Dal 1° agosto sarà possibile fare domanda di ISCRO, l’indennità di 800 euro per alcuni lavoratori autonomi. L’INPS ha rilasciato la Circolare numero 84 del 23-07-2024 con la quale fornisce le istruzioni operative per la fruizione del cosiddetto bonus autonomi, i quali possono fare domanda a partire dal 1° agosto e fino al 31 ottobre 2024. Il documento di prassi dell’Istituto recepisce e illustra le novità introdotte in materia dalla Legge di Bilancio 2024 e dal decreto Coesione.
L’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (in sigla ISCRO) è erogata dall’INPS a beneficio dei lavoratori autonomi, iscritti in via esclusiva alla Gestione separata ed in possesso di determinati requisiti reddituali e contributivi. La misura è quindi una specie di disoccupazione o Cassa integrazione per gli autonomi colpiti da una contrazione di reddito e fatturato.
Analizziamo nel dettaglio la misura.
Cos’è ISCRO?
L’ISCRO (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa) è una misura di sostegno economico introdotta in Italia per i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata dell’INPS. Questa indennità è pensata per fornire un aiuto economico temporaneo a quei lavoratori che si trovano in difficoltà a causa di una riduzione del reddito, simile alla NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) destinata ai lavoratori dipendenti.
La misura è stata resa strutturale dalla Legge di Bilancio 2024 dopo un periodo di sperimentazione nel triennio 2021/2023 e poi la normativa ha subito modifiche e integrazioni con il Decreto Coesione.
ISCRO autonomi da 800 euro: a chi spetta
La Legge di Bilancio 2024 ha reso strutturale la misura ISCRO dopo la fase sperimentale nel periodo 2021/2023.
L’indennità è riconosciuta quindi ai liberi professionisti, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplice con reddito da lavoro autonomo iscritti alla Gestione separata dell’INPS e a nessuna altra cassa. Si parla quindi di professionisti senza cassa e senza albo e gli stessi per fare domanda devono essere in possesso anche dei seguenti requisiti:
- non devono titolari di trattamento pensionistico diretto e non devono essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;
- non devono beneficiare dell’assegno di inclusione;
- devono aver prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, inferiore al 70% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei 2 anni precedenti;
- devono aver dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito inferiore a 12 mila euro;
- devono essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria;
- devono essere titolari di partita IVA attiva da almeno 3 anni, alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla Gestione Separata.
Quanto spetta di ISCRO 2024?
L’indennità ISCRO autonomi è corrisposta in misura pari al 25% “su base semestrale, della media dei redditi da lavoro autonomo dichiarati dal soggetto nei due anni precedenti all’anno precedente alla presentazione della domanda”, secondo quanto previsto dalla Manovra 2024 (articolo 1, comma 147).
La prestazione comunque non può superare:
- il limite di 800 euro mensili;
- non può essere inferiore a 250 euro mensili.
L’indennità è corrisposta mensilmente dall’Inps direttamente al beneficiario.
Come fare domanda di ISCRO
La circolare INPS spiega altresì le modalità di invio della domanda di ISCRO 2024. La richiesta dovrà essere presentata una sola volta dal 1° agosto 2024 ed entro il 31 ottobre 2024.
L’istanza dovrà essere inoltrata all’INPS attraverso la procedura online predisposta da parte dell’Istituto e raggiungibile dal sito inps.it seguendo il percorso “Prestazioni e Servizi – Prestazioni – Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO)”. Si può accedere alla domanda solo se si è in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS.
L’INPS, una volta acquisita la domanda, comunicherà all’Agenzia delle entrate i riferimenti anagrafici dell’interessato, al fine di consentire a quest’ultima i controlli sul possesso dei requisiti. Una volta accolta la richiesta di sussidio, questo avrà decorrenza a partire dal giorno successivo la data di presentazione della domanda.
Quanto dura ISCRO e come si decade dal beneficio?
La durata dell’ISCRO è di 6 mensilità e si può decadere dal beneficio in caso di:
- cessazione della partita IVA
- titolarità di trattamento pensionistico diretto
- iscrizione ad altre forme previdenziali obbligatorie
- titolarità dell’Assegno di inclusione
La legge di Bilancio 2024 prevede, infine, che l’erogazione della indennità ISCRO debba essere accompagnata dalla partecipazione, da parte dei beneficiari della prestazione, a percorsi di aggiornamento professionale. Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali è il soggetto deputato a monitorare la partecipazione ai citati percorsi.
L’indennità ISCRO è inoltre incompatibile con la fruizione della:
- indennità di disoccupazione NASpI, DIS-COLL, ALAS
- e dell’indennità di discontinuità per i lavoratori dello spettacolo.