Con la circolare n. 25 del 29 gennaio scorso, Inps indicato l’aggiornamento dei massimali di importo per i trattamenti di disoccupazione e cassa integrazione, validi per l’anno in corso. Il documento dell’istituto di previdenza ha estremo rilievo poiché annualmente, e sulla scorta di specifiche disposizioni legislative, sono aggiornate le somme massime dei vari ammortizzatori sociali. I valori rispecchiano l’aumento derivante dalla variazione annuale dell’indice Istat dei prezzi al consumo, ovvero per il 2024 tengono conto dell’aumento dell’inflazione registrata lo scorso anno.
Il messaggio Inps in oggetto riguarda, come accennato, gli ammortizzatori sociali, ovvero quella serie di misure aventi la finalità di offrire sostegno economico ai lavoratori, che hanno perso il posto di lavoro. Sono altresì strumenti a cui devono fare riferimento le aziende, che si trovano in crisi e devono occuparsi della riorganizzazione la loro struttura, ridimensionando il costo del lavoro.
Vediamo insieme le principali cifre di riferimento, concentrandoci in particolare sui trattamenti NASpI, DIS-COLL, ALAS e ISCRO. I dettagli.
Importi massimi 2024 per Naspi e DIS-COLL
A seguito dell’aumento dell’inflazione registrata lo scorso anno, crescono del 5,4% tetti e massimali degli ammortizzatori sociali nel 2024: lo rende noto l’istituto nella circolare citata, con cui ogni dodici mesi si provvede ad adeguare – per l’anno nuovo – i parametri di riferimento delle prestazioni per la cassa integrazione, Naspi, DIS-COLL e non solo.
Ecco perché l’Inps con la circolare n. 25, pubblicata il 29 gennaio 2024, rende noto l’importo massimo previsto per l’anno in corso per i trattamenti di cassa integrazione e di disoccupazione, ed in riferimento alla nota prestazione di disoccupazione Naspi, dettaglia l’aggiornamento dei massimali per il relativo calcolo. Ricordiamo che questo sussidio contro la disoccupazione involontaria fu introdotto dal Jobs Act a partire dal primo maggio 2015 ed è fondato su precisi presupposti, ovvero stato di disoccupazione e requisito contributivo.
Ebbene, per il 2024, l’ammontare massimo versabile al beneficiario è uguale a 1.550,42 euro lordi. In particolare, per ciò che attiene alle prestazioni per la disoccupazione versate quest’anno, la circolare n. 25 dell’istituto indica – anzitutto – il valore della retribuzione da usare come riferimento per il calcolo dell’indennità della Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego – appunto la Naspi. Per l’anno in corso detto valore è uguale a 1.425,21 euro. Ma in ogni caso, l’ammontare massimo per l’indennità non potrà oltrepassare una soglia massima 2024 – fissata nei suddetti 1.550,42 euro.
Analoghi importi massimi valgono anche per la DIS-COLL, ovvero quella specifica indennità di disoccupazione prevista a favore di collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, assegnisti di ricerca e dottorandi di ricerca (collaboratori iscritti presso la gestione separata dell’Inps).
ALAS, importo massimo 2024
E nessuna variazione anche per l’indennità che prende il nome di ALAS, ovvero quella somma erogata mensilmente ai lavoratori autonomi dello spettacolo, in stato di disoccupazione involontaria.
Infatti, per i beneficiari gli importi massimi 2024 di retribuzione, da prendere come riferimento, e indennità sono dunque gli stessi visti sopra, vale a dire 1.425,21 e 1.550,42 euro. Da ricordare altresì che i lavoratori e le lavoratrici iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo – da gennaio – hanno trovato la nuova indennità di discontinuità, in sostituzione dell’ALAS.
Tuttavia quest’ultima indennità è ancora attiva nel 2024, per chi l’ha richiesta entro lo scorso anno. La durata è semestrale ed è proporzionale al reddito percepito.
ISCRO, importo massimo 2024
Per quanto riguarda invece l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa – ISCRO, rivolta alle partite Iva iscritte alla gestione separata Inps, il reddito da considerare come riferimento per il riconoscimento della prestazione nell’anno in corso (reddito dichiarato nell’anno anteriore alla presentazione della richiesta) è uguale a 12mila euro. In base a quanto disposto dall’ultima legge di Bilancio, l’importo mensile dell’ISCRO per l’anno 2024 non può essere comunque di importo più basso di 250 euro, e non può oltrepassare l’importo di 800 euro.
Ricordiamo altresì che la cassa integrazione per lavoratrici e lavoratori autonomi è stata resa strutturale dalla manovra 2024 dopo la conclusione della fase sperimentale.
Importi massimi 2024 per i trattamenti di cassa integrazione
Infine, anche l’ammontare della cassa integrazione guadagni (CIGO, CIGS, CISOA) e dell’AIS (il nuovo assegno di integrazione salariale corrisposto dal FIS-Fondo di integrazione salariale) viene aggiornato al 2024 ed, infatti nella circolare si precisa che:
- tutti i lavoratori subordinati (ed anche le aziende con un unico dipendente) in presenza di una sospensione o riduzione dell’attività di lavoro (per le causali di cui alle norme di legge)
- possono avvalersi di una integrazione del reddito fino all’80% dell’ultimo stipendio, ma comunque entro un tetto pari a 1.391,89 euro lordi al mese (1.311,56 euro netti tenuto conto della trattenuta del 5,84% prevista dalla legge)
Non solo. La circolare Inps specifica altresì che detto ammontare massimo deve essere aumentato, in rapporto a quanto disposto dall’art. 2, comma 17, della legge n. 549 del 1995, nella misura del 20% per i trattamenti di integrazione salariale concessi in favore delle imprese del settore edile e lapideo per intemperie stagionali (1.671,48 lordi, corrispondenti a 1.573,86 netti).
Per il dato relativo ad ulteriori prestazioni minori, rimandiamo al testo completo del messaggio Inps, pubblicato in questa pagina.