Gli assegni familiari dei comuni sono una prestazione sociale che spettava ad alcuni cittadini a determinati requisiti erogati dai comuni, ma pagati dall’INPS. Si tratta quindi di un assegno al nucleo familiare, concesso dal comune di residenza ma, formalmente erogato dall’INPS. Tale assegno è cumulabile con qualsiasi altra prestazione a favore delle famiglie e, non costituisce reddito ai fini fiscali e previdenziali.
ATTENZIONE: la misura è stata di fatto pagata fino alle mensilità di gennaio e febbraio 2022, in quanto è una delle prestazioni economiche abrogate a decorrere dal 1° marzo 2022 e sostituite dall’Assegno Unico Universale. Veniva riconosciuto ai nuclei familiari con almeno tre figli minori e in possesso di determinati requisiti.
La prestazione ANF dei comuni non va confusa con l’assegno per il nucleo familiare ovvero gli ANF per dipendenti, assimilati e pensionati che sono una prestazione erogata dall’INPS, ma pagata dal datore di lavoro o direttamente dall’INPS.
Ecco i dettagli.
Assegni familiari dei comuni: a chi spetta
Hanno diritto agli Assegni familiari dei comuni:
- i cittadini italiani o comunitari residenti nel territorio dello Stato
- i nuclei familiari composto almeno da un genitore e tre figli minori (appartenenti alla stessa famiglia anagrafica), che siano figli del richiedente medesimo o del coniuge o da essi ricevuti in affidamento preadottivo;
- nuclei familiari con risorse reddituali e patrimoniali non superiori a quelle previste dall’indicatore della situazione economica (ISEE) valido per l’assegno.
Per la verifica del diritto alla prestazione il richiedente deve dichiarare redditi e patrimoni posseduti nell’anno precedente a quello per cui presenta la domanda.
I redditi sono quelli che risultano dalla dichiarazione o dai certificati fiscali dei componenti il nucleo familiare. I patrimoni, mobiliari e immobiliari, sono quelli posseduti alla data del 31 dicembre dell’anno precedente.
Come fare domanda
La domanda di Assegni familiari dei comuni deve essere presentata al Comune di residenza entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello per il quale è richiesto l’Assegno al nucleo familiare (ANF). Dovrà essere allegata, una dichiarazione sulla composizione e sulla situazione economica del nucleo familiare (I.S.E.E.).
L’INPS provvede al pagamento dell’assegno con cadenza semestrale posticipata (entro il 15 luglio e il 15 gennaio) per i dati ricevuti almeno 45 giorni prima della scadenza del semestre. Nella domanda dovrà essere indicata la modalità di pagamento preferita.
Il diritto all’assegno familiare del comune cessa dal 1° di gennaio dell’anno in cui viene a mancare il requisito del reddito o, dal 1° giorno del mese successivo a quello in cui viene a mancare il requisito relativo alla composizione del nucleo
Quanto spetta
L’ importo dell’assegno è annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice ISTAT ed è determinato a seguito di Decreto. Tutti gli anni l’INPS emana una apposita circolare con la quale rende noti gli importi aggiornati degli ANF dei comuni.