Il recente decreto legislativo n.20 del 5 febbraio 2024 in Gazzetta Ufficiale istituisce l’Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, in base alla delega del governo. Si tratta di un ente costituito come punto di riferimento per le persone portatrici di handicap in Italia, che va ad agire a loro tutela.
L’operatività del decreto è stabilita per il 20 marzo 2024, tuttavia l’Autorità arriverà dal 1 gennaio 2025: questo ente potrà agire in forma indipendente per tutelare le persone con disabilità nel paese, andando a contrastare situazioni di discriminazione e promuovendo la messa in pratica dei diritti.
La nuova Autorità Garante avrà quindi ampio spazio di intervento in numerosi aspetti che riguardano da vicino le persone disabili, a partire dalla rimozione delle barriere architettoniche fino all’attenzione per l’istruzione e le tutele nelle scuole a proposito di disabilità. Ma vediamo nello specifico di cosa si tratta.
Arriva l’Autorità Garante per le persone con disabilità
Il governo ha deciso di istituire questo nuovo ente per sostenere i diritti e le esigenze di una grande fetta della popolazione in Italia, ovvero i portatori di disabilità. Come specifica l’apposito decreto n.20 del 5 febbraio 2024 in Gazzetta Ufficiale, l’organo ha l’obiettivo di tutelare le persone con disabilità:
“Al fine di assicurare la tutela, la concreta attuazione e la promozione dei diritti delle persone con disabilità, in conformità a quanto previsto dal diritto internazionale, dal diritto dell’Unione europea e dalle norme nazionali, a decorrere dal 1° gennaio 2025, è istituita l’Autorità “Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità ”
Il testo poi continua con tutti gli interventi specifici dedicati alle persone con disabilità, di cui il nuovo Garante si occuperà con azioni operative indipendenti. Il Garante sarà attivo a partire quindi dal 2025 e verrà organizzato con un organo collegiale nominato dalla Camera e dal Senato.
Viene prima di tutto data una definizione chiara sulla disabilità, coerente con la Convenzione delle Nazioni Unite, con una classificazione in base a criteri specifici adottati già a livello internazionale. Il Garante avrà quindi delle funzioni specifiche che indichiamo qui di seguito.
Le funzioni dell’Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità
Vediamo da vicino come potrà operare il nuovo Garante, che ha sede principale a Roma, tenendo presente che avrà una propria autorità e indipendenza per raggiungere l’obiettivo di salvaguardia dei diritti delle persone con disabilità:
- Verificare il rispetto dei diritti delle persone con disabilità in relazione alle norme e agli accordi presenti sia a livello internazionale, partendo dai principi della Convenzione di New York, sia a livello nazionale;
- Contrastare situazioni di discriminazione delle persone portatrici di handicap, in qualsiasi forma (diretta, indiretta o di altri tipi);
- Accertare il godimento di tutti i diritti e le libertà fondamentali previste per tutti i cittadini, in modo che sia applicata l’uguaglianza;
- Ricevere le segnalazioni presentate da cittadini portatori di handicap o persone a loro vicine, ma anche da associazioni ed enti che si muovono per la tutela di questa categoria. Per poter ricevere tali segnalazioni, il Garante metterà a disposizione canali di comunicazione appositi e accessibili;
- Effettuare controlli e verifiche su eventuali situazioni discriminatorie verso persone con handicap;
- Richiedere alle amministrazioni e enti pubblici di fornire dei dati o documenti necessari allo svolgimento delle proprie funzioni, con la possibilità di portare avanti un ricorso se queste informazioni non vengono garantite entro 30 giorni;
- Proporre raccomandazioni e interventi in base alle segnalazioni raccolte, agli organi di competenza;
- Sensibilizzare sul tema portando avanti iniziative specifiche a livello scolastico o promuovendo la cultura del rispetto dei diritti di tutte le persone portatrici di disabilità;
- Promuovere la collaborazione con altri enti pubblici o garanti, rispetto alla tutela dei diritti delle persone con disabilità;
- Proporre la consultazione con associazioni e organizzazioni sul territorio inerenti il tema della disabilità o composte da persone con disabilità.
Oltre a queste funzioni, il Garante si impegna entro la data del 30 settembre di ogni anno a trasmettere alle Camere una relazione sui dettagli dell’attività svolta durante l’anno.
Funzioni di controllo del Garante
Il Garante dei diritti delle persone con disabilità assume quindi anche alcune importanti funzioni di controllo. Nello specifico può accedere in modo illimitato alle strutture che erogano i servizi pubblici essenziali.
Pensiamo ad esempio alle strutture residenziali e agli istituti penitenziari. Sarà data quindi al Garante la possibilità di tenere colloqui privati con le persone portatrici di disabilità, o con chiunque altro possa dare informazioni specifiche.
Questa possibilità di controllo è direttamente collegata al rispetto e alla tutela dei diritti fondamentali dei cittadini e delle persone disabili, per cui il Garante può procedere a specifici accertamenti.
Già con il Comunicato Stampa del Consiglio dei Ministri n.43 del 17 luglio 2023, con l’esame preliminare del decreto, si evidenziava la possibilità per il Garante di visitare le strutture pubbliche e effettuare colloqui riservati per individuare informazioni rilevanti. Le visite potranno essere svolte anche presso gli istituti penitenziari.
Il Garante quindi potrà agire e resistere in giudizio a per difendere le proprie prerogative, definendo raccolte di buone pratiche e collaborando con organismi indipendenti nazionali.
La proposta di istituire tale Garante, avanzata dal Ministero per le Disabilità, è quindi stata accolta per istituire un soggetto indispensabile a contrastare la discriminazione sulla disabilità, promuovendo interventi anche a livello pubblico.
Quando il Garante dei diritti delle persone con disabilità può intervenire
Facciamo un esempio pratico di un possibile intervento del nuovo Garante: nell’ultimo periodo si è parlato sempre più spesso, soprattutto in accordo con i diversi bonus per l’edilizia messi a disposizione dallo stato, di intervenire all’abbattimento delle barriere architettoniche per consentire la corretta mobilità alle persone disabili.
Il Garante a questo proposito potrà intervenire nei casi di mancato rispetto delle norme: potrà comunicare all’amministrazione di riferimento qual è la situazione specifica, proporre la necessità di un intervento e controllare l’applicazione delle norme e l’andamento dei lavori.
Un altro esempio di intervento è quello a favore dell’istruzione e la formazione nelle scuole: il Garante potrà proporre iniziative mirate alla tutela dei diritti degli studenti portatori di handicap. A questo proposito possiamo avere un’idea del possibile impatto di queste operazioni in base ai numeri Istat.
Un’analisi Istat recente riporta alcuni numeri riguardo agli alunni con disabilità per l’anno scolastico 2022 – 2023: si parla di 338.000 alunni complessivi, per i diversi gradi di istruzione, portatori di disabilità, con un +7% in più rispetto all’anno scolastico precedente.
Non è difficile quindi immaginare l’impatto che iniziative di sensibilizzazione sul tema potrà avere nelle scuole di tutta Italia.