Fino al 31 ottobre 2023 si può ancora fare domanda per accedere al Contributo fondo perduto 2023 Superbonus 90%. Il superbonus è stato al centro di molti dibattiti, specialmente a causa delle modifiche, talvolta repentine, alle normative per l’accesso a questo sostegno. In molti casi questo incentivo, ma anche altri bonus per l’edilizia, è stato al centro della scena a causa dei rallentamenti e blocchi del credito, soprattutto per ciò che riguardava la cessione a terzi.
Il Decreto indigenti del 25 agosto, garantisce un sostegno ad alcune categorie di cittadini: in particolare si mettono a disposizione delle risorse per coloro a basso reddito per l’accesso al superbonus 90%. Dal 2 ottobre e fino al 31 ottobre 2023 i contribuenti con redditi bassi che hanno realizzato, tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2023, lavori con il superbonus 90% sulla prima casa possono richiedere un contributo fino al 10%.
Il blocco in alcuni casi è difficile da sciogliere proprio a causa delle difficoltà economiche, per cui interviene il Decreto Indigenti. Per poter accedere ad un supporto per la ripartenza dei lavori è tuttavia necessario rispettare alcuni requisiti, come vedremo tra poco.
Contributo fondo perduto 2023 Superbonus 90%: come funziona
Il Fondo indigenti mette a disposizione un contributo a fondo perduto a coloro che rientrano entro certi parametri economici, e che sostengono la spesa per gli interventi edilizi in linea con le disposizioni del superbonus 110%.
Sono infatti inclusi nella possibilità di accedere al fondo coloro che sostengono le spese per lavori di efficienza energetica, di miglioramento sismico dell’immobile, o per l’installazione di un impianto fotovoltaico o di colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
Di fatto questo fondo copre la parte di spesa non coperta dal Superbonus. Ricordiamo che questo sostegno è stato abbassato per l’anno in corso, dalla vecchia agevolazione al 110%, all’attuale percentuale del 90%.
Il Fondo indigenti va quindi a coprire le spese che, chi si trova in una situazione economica di disagio, non può permettersi di sostenere accedendo al superbonus al 90%. Per accedervi è necessario rispettare alcuni requisiti e rientrare entro certi parametri, e va considerato che l’accesso al fondo non produce alcun beneficio di tipo fiscale al contribuente.
Chi può accedere al contributo superbonus 90% per redditi bassi
Il Fondo perduto indigenti per il superbonus è disponibile per le persone fisiche che sostengono i costi per uno degli interventi relativi al superbonus. Questo vuol dire che ne sono esclusi i soggetti giuridici, come imprese o enti commerciali, e il fondo si colloca al di fuori dello svolgimento di un’attività di impresa, di arti o professioni.
Andiamo ad analizzare da vicino quali sono i requisiti delle persone interessate a questa misura. Dato che si tratta di un fondo destinato ad aiutare chi si trova in una situazione economica svantaggiata, il primo parametro da prendere in considerazione è il reddito, che nel 2022 non deve superare 15.000 euro.
Il secondo parametro da verificare riguarda il diritto di proprietà o eventuale altro diritto presente sull’immobile su cui vengono svolti i lavori con accesso al superbonus. Chi richiede l’accesso al fondo deve quindi avere un diritto reale sull’immobile, o sull’unità immobiliare che fa parte di un condominio.
Il terzo punto riguarda la tipologia di abitazione su cui vengono svolti i lavori. Chi richiede l’accesso al fondo deve dimostrare che la casa su cui vengono svolti i lavori è la sua abitazione principale. Il campo di azione di questo fondo viene quindi così limitato alle persone che sostengono le spese per lavori inerenti il superbonus sulla propria abitazione principale, e che si trovano in una condizione di svantaggio economico.
Come funziona il contributo fondo perduto indigenti superbonus
Il Fondo garantisce un contributo alla spesa, con limite di 20 milioni di euro per il 2023, e spetta nel caso di accesso al superbonus con il 90% di agevolazione. Esiste anche un limite massimo di spesa agevolabile, ovvero quello di 96.000 euro.
Questo Fondo non offre alcuna agevolazione di tipo fiscale ulteriore, ma unicamente un contributo che va a coprire la parte di costi che il cittadino non può sostenere autonomamente. Le spese a cui si fa riferimento sono quelle per cui sono state emesse delle fatture nel periodo che va dal 1 gennaio 2023 al 31 ottobre 2023.
Come visto precedentemente, questo sostegno viene garantito solamente per le prime case dei richiedenti, ovvero non è possibile richiederlo per spese sostenute per lavori presso seconde case, case vacanze oppure immobili adibiti ad attività commerciali.
Sarà l’Agenzia delle Entrate, in base a specifici parametri, a valutare quale sarà il sostegno economico da erogare ai singoli beneficiari, verificando prima di tutto il rispetto dei requisiti da parte del beneficiario. L’Agenzia terrà anche conto del totale delle risorse a disposizione, e del totale delle richieste presentate.
La percentuale del contributo
Il contributo viene calcolato in percentuale sul rapporto tra il totale delle risorse stanziate dal fondo e il totale dei contributi richiesti:
- Se il rapporto è superiore al 100%, il contributo erogato è del 100% del contributo richiesto;
- Se il rapporto rientra tra il 10% e il 100%, il contributo erogato si calcola applicando la percentuale che ne deriva;
- Se il rapporto è inferiore al 10%, il contributo si calcola applicando la percentuale del 10%.
Come accedere al fondo perduto indigenti superbonus
Per poter accedere al contributo, è necessario come prima cosa accertarsi di rispettare tutti i requisiti che abbiamo indicato sopra. Oltre a questo, gli interessati devono presentare una apposita domanda dal 2 ottobre al 31 ottobre 2023, telematicamente all’Agenzia delle Entrate.
L’Agenzia pubblicherà nel prossimo periodo una comunicazione apposita con le istruzioni specifiche per compilare e presentare correttamente la richiesta. Ogni persona fisica interessata non potrà presentare più di una richiesta, direttamente collegata alla prima casa.
Se la spesa per i lavori viene sostenuta da diversi soggetti, il limite di spesa massima agevolabile di 96.000 euro viene ricalcolato in base alla somma spesa da ciascuno.