Il lavoratore dipendente della pubblica amministrazione che intenda verificare gli anni contributivi accreditati dall’INPS nel corso della propria carriera lavorativa, può consultare a tal fine l’Estratto conto dipendenti pubblici. Accedere al servizio telematico è molto semplice: basta collegarsi sul portale dell’INPS (www.inps.it) e in home page cliccare su “Tutti i servizi”, poi selezionare la lettera “E” e scegliere il servizio “Estratto conto contributivo”. Dopodiché bisogna inserire:
- il codice fiscale;
- il codice Pin rilasciato dall’Inps, una identità Spid o le credenziali della Carta nazionale dei servizi (Cns).
In questo modo è possibile verificare la propria situazione in relazione:
- a periodi riconosciuti con provvedimenti di riscatto, ricongiunzione o computo;
- altri periodi riconosciuti con contribuzione figurativa;
- ed, infine, le retribuzioni utili ai fini pensionistici successivi al 31 dicembre 1992, con esclusione di ogni riferimento ai periodi utili al fini del trattamento di fine rapporto (TFR).
Estratto conto dipendenti pubblici: a cosa serve
Verificare di tanto in tanto il proprio Estratto conto dipendenti pubblici è molto importante, poiché consente di tenersi aggiornati:
- su quanti contributi mancano per accedere alla pensione;
- su eventuali periodi contributivi non accreditati dal datore di lavoro.
In quest’ultimo caso, l’utente può proporre un’azione di variazione dei dati che, secondo il lavoratore, sono errati o mancanti. Prima di procedere in tal senso, è necessario innanzitutto leggere con attenzione il contenuto integrale dell’estratto conto. Inoltre va assolutamente considerato che l’estratto conto ha soltanto valore informativo e non certificativo.
Come variare l’Estratto conto dipendenti pubblici
Se anche dopo un controllo approfondito dell’estratto conto, permane comunque l’inesattezza riscontrata, è possibile – come anticipato – proporre una richiesta di variazione della posizione assicurativa (RVPA).
A tale fine, occorre allegare la documentazione probante dei periodi o le retribuzioni inesatte, utilizzando uno sei seguenti canali:
- online, presso possesso di Pin INPS, identità Spid o Cns. Il percorso sa seguire è il seguente: “Tutti i servizi” > “Fascicolo previdenziale del cittadino” > “Posizione assicurativa” > “RVPA dipendenti pubblici”.
- Contact center, chiamando da telefono fisso il numero verde gratuito 803.164 o da telefono cellulare il numero 06.164164, a pagamento in base al piano tariffario del gestore telefonico, se in possesso di Pin;
- Patronati e intermediarti dell’INPS.
A seguito dell’invio della richiesta di variazione, l’INPS di competenza avvia l’istruttoria insieme all’Amministrazione o Ente datore di lavoro.
Variazione dell’Estratto conto dipendenti pubblici da parte del datore di lavoro
Il datore di lavoro ha anche degli strumenti a disposizione che gli permettono di avviare un’azione di variazione dell’Estratto conto in completa autonomia. Tale facoltà è strettamente correlata alla collocazione temporale del periodo di servizio cui si riferiscono gli aggiornamenti da effettuare.
Ad esempio, se si tratta di periodi retributivi fino al 31 dicembre 2004, datore di lavoro può utilizzare lo strumento Passweb. Mentre per i periodi retributivi dal 1 ottobre 2012 o dal 1 gennaio 2014, il datore di lavoro deve utilizzare esclusivamente la denuncia telematica mensile Uniemens (sezione ListaPosPa).
Contributi prescritti: conseguenza datori di lavoro
Qualora si accerta che il datore di lavoro non abbia accreditato i relativi contributi al lavoratore, decorso il termine prescrizionale di 5 anni, vi è l’obbligo per il datore di sostenere l’onere contributivo. Il costo è quantificato secondo i criteri di calcolo della rendita vitalizia.
Estratto conto dipendenti pubblici, guida INPS
Di seguito alleghiamo la guida alla consultazione dell’Estratto conto dipendenti pubblici predisposta dall’INPS.
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