L’INPS ha rilasciato il messaggio 2263 del 1° giugno, con il quale fornisce le istruzioni per il riesame delle domande di bonus 600 euro respinte. In particolare l’INPS chiarisce la gestione delle domande respinte e poi illustra le modalità di presentazione dei riesami delle domande relative al mese di marzo 2020, per intenderci le indennità covid-19 previste dal Decreto Cura Italia.
Ci sono ancora 20 giorni a partire dalla data di pubblicazione del messaggio per richiedere il riesame della domanda, infine l’Istituto illustra anche come procedere alla rinuncia al beneficio.
Bonus 600 euro di marzo
Le indennità covid-19 a cui si riferisce il presente messaggio e per cui è possibile richiedere il riesame in caso di domanda respinta sono quelle recepite e illustrate dall’INPS con la circolare n. 49 del 30 marzo 2020, ovvero le indennità di sostegno al reddito, introdotte dal decreto-legge 18 del 17 marzo 2020 (Cura Italia) in favore di:
- alcune categorie di lavoratori autonomi iscritti all’AGO,
- liberi professionisti iscritti alla gestione separata dell’INPS,
- collaboratori coordinati e continuativi (Co.co.co),
- lavoratori dipendenti stagionali del turismo e degli stabilimenti termali,
- i lavoratori del settore agricolo a tempo determinato,
- infine i lavoratori dello spettacolo (iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo).
Leggi anche: Bonus 600 euro autonomi e partite IVA: novità
Esito delle domande
L’INPS conferma di aver completato la prima fase di gestione delle domande:
- l’Istituto ha proceduto alla verifica dei requisiti e alla erogazione delle indennità ai soggetti con tutti i requisiti in regola
- i beneficiari sono stati avvisati dell’esito della domanda accolta e del pagamento della prestazione tramite SMS.
- sono state pubblicate infine le motivazioni delle istanze respinte per non avere superato i controlli relativi all’accertamento dei requisiti previsti dalle relative disposizioni.
Gli esiti di tutte le domande, sia che l’indennità sia stata erogata, sia che la domanda sia stata respinta, sono consultabili nella sezione del sito INPS denominata Servizio “Indennità 600 euro” alla voce “Esiti”.
Si tratta, per intenderci, della stessa area in cui si presenta la domanda; si potrà accedere direttamente (tramite PIN) oppure tramite Patronato.
Domanda Bonus 600 euro respinta
In merito alle domande di bonus 600 euro respinte l’INPS ha inviato tramite SMS (e non tramite lettera cartacea) le motivazioni della mancata erogazione dell’indennità.
Nell’area Esiti, sul portale dell’INPS, accessibile come detto sopra, sono indicate le motivazioni della reiezione della domanda.
I motivi di reiezione sono i seguenti (sulla base degli articoli 28, 29, 30 e 38 del Dl Cura Italia):
- presenza di un trattamento di pensione nel mese di marzo 2020;
- percezione del Reddito oPensione di Cittadinanza nel mese di marzo 2020;
- titolarità di un rapporto di lavoro dipendente (ove non consentito);
- assenza dell’iscrizione all’AGO (gestioni Autonome per commercianti e artigiani e soci di società) ove richiesta;
- assenza di requisiti per i lavoratori dello spettacolo (contributivi e reddituali);
- mancanza del requisito della qualifica di stagionale, oppure del requisito di appartenenza ai settori turismo e stabilimenti termali;
- mancanza del requisito di cessazione involontaria per lavoratore stagionale del turismo e degli stabilimenti termali;
- assenza del requisito delle 50 giornate di attività di lavoro nell’anno 2019 per gli operari agricoli a tempo determinato.
Per alcune domande l’INPS ha inviato esiti provvisori: “preavviso di reiezione”; si informa cioè il cittadino che la sua domanda non è accoglibile e si consente di portare all’attenzione dell’Istituto elementi conoscitivi che possano determinare un supplemento di istruttoria.
Riesame domanda Bonus 600 euro respinta (amministrativo)
In caso di domanda Bonus 600 euro respinta con “preavviso di reiezione” il lavoratore può ora presentare, sia direttamente che tramite Patronato, un’istanza di riesame. Questa servirà all’INPS di verificare le risultanze dei controlli automatici ed il rispetto dei requisiti di appartenenza a ciascuna categoria.
L’Istituto comunica che è previsto un termine di 20 giorni, dalla pubblicazione del presente messaggio o dalla conoscenza della reiezione della domanda se successiva, per inviare la domanda di riesame insieme ai documenti richiesti. Se l’interessato non produrrà la domanda di riesame entro il termine stabilito la domanda deve intendersi definitivamente respinta.
Come presentare domanda di riesame con “preavviso di reiezione”
Per la domanda di riesame con “preavviso di reiezione” l’utente può inviare la documentazione richiesta attraverso il link “Esiti”, nella apposita sezione del del sito INPS dove si è presentata domanda.
Bisogna quindi:
- accedere all’area “Indennità 600 euro”,
- entrare nell’area “Esiti”
- usare l’apposito strumento che provvede ad esporre i motivi di reiezione e consente di allegare i documenti richiesti per il riesame.
Alternativamente l’utente può inviare la documentazione direttamente tramite email alla Struttura territoriale di competenza all’indirizzo: riesamebonus600.nomesede@inps.it, istituita per ogni Struttura territoriale INPS. Es. per Milano sarà riesamebonus600.milano@inps.it
Domande di riesame domande respinte senza supplemento d’istruttoria
L’INPS precisa che anche nel caso di domande bonus 600 euro respinte senza supplemento d’istruttoria (cioè senza preavviso di reiezione) è possibile inviare la domanda di riesame e la documentazione prevista direttamente all’indirizzo di posta elettronica: riesamebonus600.nomesede@inps.it
L’INPS potrà approvare la domanda in autotutela qualora emerga che il provvedimento di diniego sia errato. Anche in questo caso il termine per presentare la domanda e i relativi allegati è di 20 giorni dalla pubblicazione del presente messaggio ovvero dalla conoscenza della reiezione se successiva.
Riesame d’ufficio della domanda Bonus 600 euro respinta
L’INPS informa che sono stati effettuati alcuni riesami d’ufficio, con riferimento a categorie di lavoratori o condizioni di spettanza, per le quali a seguito di chiarimenti intervenuti si è reso necessario rivedere le modalità di controllo automatico.
In particolare il riesame d’ufficio è avvenuto per i lavoratori stagionali dei settori turismo e stabilimenti termali; questi avevano avuto un esito negativo determinato dalla mancanza del requisito della qualifica di stagionale nelle denunce mensili Uniemens. A seguito di chiarimenti, il requisito di “stagionale” ora si individua nella comunicazione obbligatoria Unilav che il datore di lavoro presenta al momento dell’assunzione.
Ulteriore riesame le domande di bonus a carico dei titolari di assegno ordinario di invalidità; inizialmente l’INPS ha respinto la domanda; ma poi si è proceduto al riesame d’ufficio delle istanze a seguito dell’entrata in vigore del decreto Rilancio. Questo infatti prevede la compatibilità delle indennità COVID-19 con l’assegno ordinario di invalidità.
Leggi anche: Bonus 600 euro cumulabile con l’assegno ordinario di invalidità
Rinuncia bonus 600 euro e variazione IBAN
Infine il messaggio illustra che tramite la funzione “visualizza esiti” è possibile anche variare l’IBAN ovvero rinunciare al pagamento del bonus. La rinuncia è intesa come rinuncia definitiva al beneficio e la relativa domanda viene annullata.
Le variazioni di IBAN e la rinuncia si possono effettuare solo tramite la stessa procedura di domanda.
Pertanto, se la domanda è stata presentata con PIN del cittadino, si potrà accedere e variare l’IBAN o rinunciare solo tramite PIN. Se invece la domanda è stata presentata dal Patronato, le eventuali variazioni andranno fatte dal Patronato.
I cittadini che intendano rinunciare al bonus 600 euro, ma che hanno già ricevuto il pagamento, potranno restituire la somma, stornando il bonifico verso la Banca d’Italia (Banca emittente il bonifico) sull’IBAN IT42E010000323500000000INPS indicando il CRO del bonifico originario e dando comunicazione degli esiti alla Struttura territoriale competente.
Messaggio INPS 2263 del 01-06-2020 e allegati 1, 2 e 3
Alleghiamo infine il testo integrale del messaggio INPS e i relativi allegati numero 1, 2 e 3.
Messaggio numero 2263 del 01-06-2020 e allegati 1, 2 e 3 (554,6 KiB, 2.196 hits)
Segui gli aggiornamenti su Google News!
Segui Lavoro e Diritti su WhatsApp, Facebook, YouTube o via email