Il percorso del decreto Aiuti bis deve ancora completarsi con il ritorno al Senato (terza e ultima lettura) dopo il voto favorevole alla Camera, ma già si sta pensando al nuovo maxi provvedimento in favore di cittadini, famiglie e imprese. Ci riferiamo al Dl Aiuti ter che è stato in queste ore oggetto principale del dibattito in Consiglio dei Ministri.
Dopo i miliardi stanziati dal DL Aiuti bis, eccone 14 in arrivo con il nuovo testo che si fonda su ben precise esigenze del paese, alla luce delle tensioni internazionali in atto, del boom dell’inflazione e delle difficoltà economiche di milioni di famiglie, gravate da spese in forte aumento negli ultimi mesi.
Ebbene, è notizia recente quella per la quale tutti gli schieramenti politici hanno votato in modo favorevole a Palazzo Madama, per ciò che riguarda la relazione del MEF sulla situazione dei conti pubblici e il parere dell’ufficio parlamentare di bilancio, che indica la possibilità di usare i 6 e più miliardi di extragettito, allo scopo di finanziare almeno parzialmente il nuovo decreto-legge Aiuti ter.
Ma verso quali ambiti e interventi potranno essere indirizzati i 14 miliardi del provvedimento in arrivo? Vediamolo insieme nel corso di questo articolo, dando alcune anticipazioni sul maxi provvedimento.
Dl Aiuti ter: no allo scostamento di bilancio da parte del Governo
Come accennato, si tratta di un provvedimento che si fonda su motivi di urgenza e sulle necessità concrete del mondo del lavoro: come si sa, con l’aumento dei costi e l’arrivo dei mesi autunnali sono a rischio chiusura moltissime imprese e, pertanto, ben si comprende la volontà di varare nuovi stanziamenti, che si tradurranno in altri sostegni economici per famiglie ed aziende in grave difficoltà per inflazione e caro energia.
E proprio del decreto Aiuti ter dovrà discutere il Governo dimissionario, ma nella piena consapevolezza che ormai il tempo stringe e le elezioni politiche sono sempre più vicine. L’Esecutivo uscente, incaricato del mero disbrigo degli affari correnti e dello svolgimento degli atti di ordinaria amministrazione, non pare intenzionato ad utilizzare alcuno scostamento di bilancio.
Peraltro, proprio su questo punto si registrano opinioni divergenti tra le varie forze politiche, in vista delle elezioni e dei passi successivi da compiere dopo l’insediamento del nuovo Governo.
Prime indiscrezioni sul decreto-legge Aiuti ter: sale il tetto ISEE bonus bollette e ipotesi nuova rateazione
Non vi è ancora nulla di certo o ufficiale in merito a quello che sarà il prossimo decreto Aiuti ter a seguito dell’esame delle Camere, ma arrivano importanti conferme per quanto attiene ad un nuovo aumento della soglia del valore ISEE nell’ambito del quale le famiglie con maggiori difficoltà economiche e i soggetti con patologie fisiche – che utilizzano macchinari collegati alla rete elettrica – possono usufruire del bonus bollette, con sconti e agevolazioni sui costi di gas ed energia elettrica.
In particolare il tetto salirebbe a 15mila euro grazie ad una norma ad hoc nel decreto Aiuti ter, mentre attualmente il decreto Aiuti ha fissato il limite 2022 a 12mila euro (invece dei soliti 8.265 euro). Da definire comunque se il nuovo tetto avrà applicazione retroattiva o se atterrà soltanto l’ultimo trimestre 2022.
Interessante poi ricordare che detto bonus bollette interviene come sconto automatico in bolletta, compiuto dalle compagnie su indicazione dell’istituto di previdenza e dell’Agenzia nazionale per l’energia ARERA.
Non mancano anche novità con riferimento ad una possibile nuova rateazione bollette, già attuata nel recente passato e ora scaduta per le famiglie lo scorso giugno. In cantiere è infatti la possibilità di dilazione del pagamento fino a sette mesi, che potrebbe anche riguardare lavoratori autonomi e microoimprese, ovvero alcuni dei soggetti maggiormente gravati dal caro energia.
Credito d’imposta imprese: probabile sì alla proroga dell’agevolazione nel decreto Aiuti ter
Non c’è solo questo ovviamente nel testo che andrà a comporre il prossimo decreto Aiuti. Giungono infatti conferme anche per quanto riguarda la proroga dei crediti di imposta imprese, sui costi delle bollette. Anzi, l’agevolazione in oggetto potrebbe anche essere estesa a nuove tipologie di aziende.
Sul punto in questo periodo sono particolarmente attive le regioni, che propongono – oltre ad un scostamento di bilancio che però è già stato escluso dal Governo – l’aumento delle aliquote dei crediti di imposta, ma anche il blocco della contabilizzazione societaria degli aumenti dei costi energetici e delle materie prime e il sopra citato allargamento della possibilità di rateazione delle bollette.
Tetto al prezzo del gas per aziende più colpite dal caro energia?
D’altronde gli enti locali comprendono più da vicino quelle che sono le esigenze e le problematiche delle imprese del territorio, perciò non deve sorprendere che, nel cantiere che porterà al nuovo decreto Aiuti ter, si discuta altresì di una nuova norma che assicuri un prezzo del gas calmierato almeno alle aziende dei settori maggiormente colpiti dagli aumenti come ceramica o siderurgia, per fare qualche rapido esempio.
Sempre in tema lavoro e impresa, non possiamo infine dimenticare che, nel quadro del testo del decreto Aiuti ter, altre novità potrebbero essere le ulteriori tranche di settimane di Cig scontata per le imprese maggiormente gravate dalla crisi e dalle bollette fuori controllo. Ci riferiamo dunque soprattutto alle aziende energivore e gasivore ma anche a quelle dell’agroindustria, del legno e il settore automotive.