Il Governo ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 23 novembre il Decreto Ristori ter (Decreto Legge n. 154 del 23 novembre 2020). Si tratta di un nuovo provvedimento che interviene con un ulteriore stanziamento di risorse per l’economia “reale”, pari a 1,95 miliardi di euro per l’anno 2020.
Il ristoro è destinato infatti alle attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle misure disposte a tutela della salute, al sostegno dei lavoratori in esse impiegati.
Nello specifico, il testo prevede:
- l’incremento di 1,45 miliardi, per il 2020, della dotazione del fondo previsto dal decreto Ristori bis per compensare le attività economiche che operano nelle Regioni che passano a una fascia di rischio più alta;
- l’inclusione delle attività di commercio al dettaglio di calzature tra quelle che, nelle cd. “zone rosse”, sono destinatarie del contributo a fondo perduto;
- l’istituzione di un fondo con una dotazione di 400 milioni di euro, da erogare ai Comuni, per l’adozione di misure urgenti di solidarietà alimentare (cd. “buoni spesa per le famiglie”);
- l’aumento di 100 milioni per il 2020 della dotazione finanziaria del Fondo per le emergenze nazionali, allo scopo di provvedere all’acquisto e alla distribuzione di farmaci per la cura dei pazienti affetti da COVID-19.
Ecco in breve tutte le novità previste nel testo del Decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Decreto Ristori ter: contributo a fondo perduto
Importante novità, nel novero degli aiuti anti Covid-19, è l’inclusione delle attività di commercio al dettaglio di calzature tra quelle destinatarie del contributo a fondo perduto nelle Regioni zone rosse.
Il codice Ateco corrispondente, introdotto nell’allegato precedente, è il 47.72.10. Queste attività dovrebbero ottenere indennizzi pari al 200%.
Ristori ter: buoni spesa per le famiglie
Altro capitolo importante di questo nuovo provvedimento è quello degli aiuti alimentari. Infatti per far fronte alle difficoltà economiche derivanti alla pandemia di Covid-19, il Governo ha predisposto un nuovo bonus spesa, che permette di erogare buoni per le prime necessità direttamente alle famiglie.
Nel testo pubblicato in Gazzetta ufficiale, si legge:
“Al fine di consentire ai comuni l’adozione di misure urgenti di solidarietà alimentare, è istituito nello stato di previsione del ministero dell’Interno, un fondo di 400 milioni di euro nel 2020, da erogare a ciascun Comune, entro 7 giorni dall’entrata in vigore del presente decreto legge”.
Sul piano pratico, si dovrebbe riproporre lo schema già adottato lo scorso aprile per l’erogazione dei buoni spesa da parte del Comune di riferimento.
Dovrebbero essere quindi gli enti territoriali a stabilire le modalità di utilizzo dei buoni spesa e a individuare chi ne ha diritto.
Anche questa volta, quindi, i cittadini molto probabilmente dovranno far riferimento alle regole specifiche indicate dal proprio Comune di residenza.
I buoni, si ricorda, potranno essere spesi unicamente all’interno degli esercizi commerciali individuati da ogni singolo Comune.
Decreto Ristori ter: farmaci per curare gli affetti da Covid-19
Previsto, altresì, l’aumento di 100 milioni per il 2020 della dotazione finanziaria del Fondo per le emergenze nazionali; questo servirà per l’acquisto e alla distribuzione di farmaci per la cura dei pazienti affetti da Covid-19.
Decreto Ristori quater: sospensioni fiscali
Infine, si fa presente che l’Esecutivo si è messo già a lavoro sul “Decreto Ristori quater”; questo dovrebbe arrivare tra giovedì 26 e venerdì 27 novembre 2020.
L’obiettivo è quindi quello di sospendere in extremis i secondi acconti IRPEF in scadenza il 30 novembre 2020.
Decreto Ristori ter, testo in Gazzetta Ufficiale (Dl 154/2020)
Alleghiamo di seguito il testo definitivo del Decreto-Legge n. 154 del 23 novembre 2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Decreto Legge n. 154 del 23 novembre 2020 (51,1 KiB, 943 hits)