Ieri è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il Decreto Occupazione, contenente misure urgenti per il rilancio dell’occupazione. I provvedimenti sono stati poi illustrati in Conferenza stampa dal Presidente del Consiglio, Enrico Letta, dal Vice Presidente Alfano e dai ministri interessati. Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Enrico Giovannini, nel corso del suo intervento, si è soffermato sulle azioni in programma.
Il Decreto Occupazione si sviluppa su 5 assi:
- l’accelerazione della creazione di posti lavoro a tempo determinato e indeterminato, con particolare riferimento ai giovani e ai disoccupati;
- l’anticipo della cosiddetta ‘garanzia giovani’, la politica europea che partirà dal primo gennaio 2014;
- gli interventi in materia previdenziale e di politiche sociali;
- il miglioramento della legge 92/2012, con l’obiettivo di rendere il mercato del lavoro più fluido;
- il rafforzamento delle tutele per i lavoratori e le imprese.
Incentivi per nuove assunzioni a tempo indeterminato
Stanziati 794 milioni di euro nel quadriennio 2013-2016 (500 milioni per le regioni del Mezzogiorno, 294 milioni per le restanti) per incentivare l’assunzione di lavoratori in età compresa tra i 18 e i 29 anni e che godano di almeno una di queste condizioni:
- Siano privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;
- Siano privi di un diploma di scuola media superiore o professionale;
- Siano lavoratori che vivono da soli con una o più persone a carico.
L’incentivo per il datore di lavoro sarà pari a un terzo della retribuzione lorda imponibile ai fini previdenziali complessiva per un periodo di 18 mesi e non potrà superare i 650 euro per lavoratore. Per le trasformazioni di contratti in essere da determinato a “indeterminato” il periodo di incentivazione è di 12 mesi. Alla trasformazione deve comunque corrispondere un’ulteriore assunzione di lavoratore.
Apprendistato di valore
Entro il 30 settembre 2013 la conferenza Stato-Regioni dovrà adottare le linee guida che disciplinino il contratto di apprendistato professionalizzante che le piccole e medie imprese e le microimprese dovranno adottare entro il 31 dicembre 2015.
Favorire i tirocini formativi
- Fino al 31 dicembre 2015 è istituito presso il Ministero del lavoro un fondo di 2 milioni di euro annui per permettere alle amministrazioni che non abbiano a tal fine risorse proprie di corrispondere le indennità per la partecipazione ai tirocini formativi.
- È anche autorizzata la spesa di 15 milioni di euro per promuovere l’alternanza tra studio e lavoro e quindi l’attività di tirocinio curriculare per gli studenti iscritti ai corsi di laurea nell’anno 2013-2014.
- Per creare nuove opportunità di lavoro e di formazione per i giovani, per ridurre la disoccupazione e l’inattività. Il provvedimento prevede il finanziamento di un ampio programma di tirocini formativi per giovani residenti nel Mezzogiorno che non lavorano, non studiano e non partecipano ad alcuna attività di formazione, di età compresa fra i 18 e i 29 anni;
Aiuti al Mezzogiorno
- In considerazione della grave situazione occupazionale che interessa i giovani residenti nelle aree del Mezzogiorno il Governo ha deciso di rifinanziare:
- l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità;
- il Piano di Azione Coesione rivolta a enti e organizzazioni del privato sociale che coinvolgano giovani in progetti di valorizzazione dei beni pubblici e per l’inclusione sociale;
- borse di tirocinio formativo per giovani disoccupati, che non studiano, che non partecipano ad alcuna attività di formazione.
- Per ridurre la povertà e per sostenere le famiglie del Mezzogiorno in difficoltà, viene avviato il programma “Promozione dell’inclusione sociale, finanziato con 167 milioni di euro.
Migliorare il funzionamento del mercato del lavoro
Si prevedono una serie di interventi, in particolare relativi alla legge 92/2012 volti a chiarire la natura dei contratti e di semplificazione. In particolare sui contratti a termine e di somministrazione (come l’abrogazione del divieto di proroga del contratto “acausale”), contratti di lavoro intermittente, lavoro a progetto e lavoro accessorio.
Rafforzare le tutele per i lavoratori e migliorare la trasparenza
In particolare, in caso di tentativo di conciliazione la mancata presentazione di una delle parti sarà valutata dal giudice nella sua decisione finale; estensione anche ai co.co.pro. delle norme contro le cosiddette “dimissioni in bianco”; rivalutazione del 9.6% delle ammende con rivalutazione della metà del flusso che ne deriva al rafforzamento di misure di vigilanza e prevenzione in materia di sicurezza sul luogo del lavoro; il monitoraggio dei contratti aziendali con deposito obbligatorio presso le direzioni territoriali del lavoro; comunicazioni obbligatorie relative all’assunzione, cessazione, trasformazione e proroga dei contratti valgono a tutti gli effetti.
Politiche Sociali
Sul fronte delle politiche sociali, è stato previsto il prolungamento fino alla fine del 2013 della vecchia social card per poi passare alla nuova “carta per l’inclusione sociale”, già in sperimentazione.
Ovviamente approfondiremo il Decreto Occupazione quando sarà possibile leggerlo interamente, probabilmente alla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale o poco prima, in rete si parla già una bozza, ma non ci è stato possibile reperirla per leggerne meglio il contenuto.
Sul portale del Governo è comunque possibile vedere le due conferenze stampa del Governo e dei Ministri interessati.
Fonte: comunicato stampa Ministero del Lavoro e comunicato stampa del Governo