Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera definitivo al varo del decreto Sostegni bis, tra le novità, il nome, dato che si potrà chiamare anche con il nome di Decreto “Imprese, Lavoro, Giovani e Salute”. Si tratta del secondo maxi provvedimento economico del Governo Draghi, che somiglia sempre più ad una manovra finanziaria aggiuntiva. Il motivo è semplice: si appoggia infatti a ben 40 miliardi di extra-deficit.
Tante le misure e gli interventi inclusi nel testo definitivo, mentre i destinatari sono tutti coloro che sono stati maggiormente penalizzati dalla pandemia e dagli effetti conseguenti alle restrizioni per lockdown. Dunque famiglie, giovani, imprese; liberi professionisti in generale; fasce deboli della popolazione in primis; ma anche contribuenti alle prese con debiti di natura fiscale; artigiani e negozianti gravati da tasse e bollette; lavoratori precari in cerca di sostegni mirati. Non a caso, gli osservatori lo hanno già definito un ‘decreto omnibus’.
Tra le altre novità, anche il fatto che il decreto Sostegni bis cambia nome. Infatti, se è vero che nella mattinata del 20 maggio, il Sostegni bis è stato discusso in un Consiglio dei Ministri assai atteso, è altrettanto vero che il Premier Draghi ha presentato nel pomeriggio del 20 maggio il Decreto puntando sul fatto che oltre ai sostegni per le attività economiche, le misure riguardano anche la Salute, la ripresa, i giovani e via dicendo.
Decreto Imprese, Lavoro, Giovani e Salute: il 20 maggio giornata cruciale
Come appena rimarcato, giovedì 20 maggio è stato un giorno clou per l’approvazione finale del decreto. E’ stata infatti convocata per le ore 11:15 la riunione del CdM al fine di dare l’ok finale al testo del provvedimento. Nella conferenza stampa del pomeriggio Mario Draghi ha illustrato, in linea generale, quelli che sono i punti cardine del ‘Decreto Imprese, Lavoro, Giovani e Salute’.
Con lui erano presenti anche i Ministri del Lavoro Andrea Orlando e dell’Economia Daniele Franco, ossia due dei maggiori ‘contributori’ per quanto riguarda i lavori di stesura del secondo decreto economico, durati quasi due mesi.
Pacchetto lavoro e nuovi ristori: le novità
Il capitolo lavoro è il tema dominante del provvedimento, ma ovviamente non è il solo. Tante le indiscrezioni degli ultimi giorni circa le modalità di calcolo ed erogazione dei nuovi ristori a fondo perduto.
C’è chi potrebbe chiedersi come funzionerà questa volta il meccanismo di assegnazione dei contributi a fondo perduto. Ovvero, quali sono le novità in tema nel prossimo Decreto Imprese, Lavoro e Professioni. In buona sostanza, insieme al meccanismo già sfruttato, che predispone un sostegno automatico in relazione al calo di fatturato, il decreto Sostegni bis questa volta farà valere anche la possibilità per imprese e p. iva di optare per il contributo a fondo perduto, valutato sulla scorta dei costi fissi e dei risultati d’esercizio. In sintesi, si tratta insomma di un meccanismo un po’ più complesso e parametrato sulla situazione economica di coloro i quali domandano i nuovi ristori. Le indiscrezioni delle ultime ore confermerebbero che per quest’ultimo tipo di meccanismo sono state predisposte risorse corrispondenti a circa 4 miliardi, ossia 3 miliardi di risparmi e uno di deficit.
Sempre in tema di ‘pacchetto lavoro’ nel prossimo Decreto Imprese, Lavoro e Professioni, ecco profilarsi anche le misure per tutelare i lavoratori in vista della fine del blocco dei licenziamenti e favorire le imprese nella loro ricollocazione. Insomma, sgravi contributivi in arrivo per chi intende assumere o conservare i posti di lavoro.
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Gli interventi del Governo nel secondo decreto economico: ecco la sintesi
In verità, i 40 miliardi di stanziamento complessivo per il nuovo Decreto Imprese, Lavoro e Professioni, fanno subito pensare ai corposi testi delle finanziarie che si sono avuti negli ultimi anni nel nostro paese. Ma è chiaro che, per poter varare tutte le novità del secondo decreto economico del Governo Draghi, era doveroso trovare le coperture.
Tra le novità, riportiamo di seguito – in sintesi – alcune delle più interessanti, per dare un’idea più limpida della notevole articolazione del provvedimento in arrivo il 2o maggio:
- nuovi ristori a fondo perduto;
- misure per scongiurare la perdita di posti di lavoro;
- per le p. Iva esenzione dal versamento dell’acconto IMU del 16 giugno 2021, sconti sulla Tari e varie agevolazioni in tema di bollette;
- bonus affitto (credito d’imposta del 60 per cento da gennaio a maggio 2021):
- bonus prima casa potenziato per i giovani al di sotto dei 36 anni (con esenzione imposte ipotecarie, catastali e di registro);
- indennità per i lavoratori dello sport;
- conferma del reddito di emergenza (REM) con mensilità supplementari;
- bonus 2.400 euro rivolto agli operatori del turismo e stagionali;
- novità bonus vacanze, che potrà essere ottenuto anche nelle agenzie di viaggio e non solo negli alberghi;
- nuove misure ad hoc per i lavoratori dello spettacolo.
Concludendo, sul piano fiscale, non possiamo non ricordare che nel Decreto Imprese, Lavoro e Professioni troverà altresì spazio il rinvio fino al 30 giugno per le cartelle esattoriali. E non solo: nel prossimo provvedimento economico del Governo Draghi anche misure per tutelare i Comuni contro il rischio di dissesto finanziario per debiti.
Testo definitivo Decreto Sostegni bis
In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di seguito alleghiamo il testo dell’ultima bozza di Decreto Sostegni bis approvata in CdM del 20 maggio.
Dl Sostegni bis - DECRETO-LEGGE numero 73-2021 (360,7 KiB, 918 hits)
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