Si avvicinano i click day 2024 previsti dal Decreto Flussi, la norma attraverso la quale il nostro Paese ha stabilito quale debba essere il numero dei lavoratori provenienti dall’estero. E soprattutto quali debbano essere le modalità di ingresso. L’obiettivo è quello di dare una risposta concreta al mercato del lavoro italiano, indipendentemente che serva a soddisfare le esigenze delle famiglie o delle imprese.
Il datore di lavoro che abbia intenzione di assumere un cittadino straniero è tenuto a presentare una domanda di nulla osta ed ottenere una quota. A seguito dell’emissione del nulla osta è possibile richiedere il visto d’ingresso per motivi di lavoro nel consolato italiano del paese di origine del lavoratore stesso.
Con nota del Ministero dell’interno alle Prefetture del 29 gennaio 2024 sono stati prorogati al 18, 21 e 25 marzo marzo 2024 i click day e modificate le ripartizioni delle quote. Il DPCM è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 1 febbraio 2023.
Aggiornamento: è stata pubblicata in data 29 febbraio la circolare interministeriale 1695 con le indicazioni in vista dei click day di marzo per il decreto flussi 2024. Fino ai giorni precedenti l’invio delle richieste, è possibile precompilare i moduli di domanda. I click day inizieranno alle ore 9.00 e dalle 8.35 si potranno svolgere le operazioni preliminari di accesso.
Decreto Flussi, quando ci sono i click day di marzo 2024
In questo momento non è ancora possibile iniziare a compilare la domanda. Sarà possibile farlo in nel momento in cui la procedura verrà attivata sul Portale ALI, a cui si potrà accedere con lo SPID, la CIE o chiedendo il supporto dei Patronati. È importante ricordare che la domanda può essere inviata solo e soltanto telematicamente.
Ecco le nuove date e orari da rispettare per i click day (prorogati):
- dalle ore 9 del 18 marzo potranno essere inviate le domande per i lavoratori subordinati non stagionali cittadini di Paesi che hanno accordi di cooperazione con l’Italia;
- dalle ore 9 del 21 marzo potranno essere inviate le domande per gli altri lavoratori subordinati non stagionali (anche del settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria);
- dalle ore 9 del 25 marzo potranno essere inviate le domande per i lavoratori stagionali.
5 febbraio 2024, ore 9:00: per il lavoro subordinato non stagionale nei settori specificati per i lavoratori dei paesi in elenco;
7 febbraio 2024, ore 9:00: per il settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria e conversioni;12 febbraio 2024, ore 9:00: per il lavoro stagionale.
I diretti interessati si devono ricordare che è possibile effettuare l’invio della domanda fino al 31 dicembre 2024, ma le quote previste dal Decreto Flussi, però, si esauriscono nell’arco di pochi minuti dalla partenza del click day. Per potervi accedere è necessario farlo immediatamente.
Novità, proroga e aumento dei numeri dei click day
Con nota nota 231/2024 la direzione immigrazione precisa che, sulla base dei dati in possesso, sono state attribuite agli Uffici, sul sistema SILEN:
- ulteriori quote destinate a ingressi per motivi di lavoro subordinato stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero
- e ulteriori quote destinate alle conversioni in permessi di soggiorno per lavoro subordinato e autonomo, come specificato nei due prospetti riepilogativi allegati.
Complessivamente, grazie al Decreto Flussi, nel 2024 potranno entrare in Italia 151.000 lavoratori dei quali:
- 89.050 subordinati stagionali;
- 61.950 subordinati NON stagionali.
Decreto Flussi e lavoro subordinato non stagionale
I datori di lavoro hanno la possibilità di richiedere il nulla osta per i lavoratori che provengono da Paesi con i quali l’Italia ha siglato degli accordi di cooperazione, tra i quali ci sono:
- Albania;
- Algeria;
- Bangladesh;
- Bosnia-Erzegovina;
- Corea (Rep. Di Corea);
- Costa d’Avorio;
- Egitto;
- El Salvador;
- Etiopia;
- Filippine;
- Gambia;
- Georgia;
- Ghana;
- Giappone;
- Giordania;
- Guatemala;
- India;
- Kirghizistan;
- Kosovo;
- Mali;
- Marocco;
- Mauritius;
- Moldova;
- Montenegro;
- Niger;
- Nigeria;
- Pakistan;
- Perù;
- Repubblica di Macedonia del Nord;
- Senegal;
- Serbia;
- Sri Lanka;
- Sudan;
- Tunisia;
- Ucraina.
I settori nei quali i lavoratori stranieri possono essere impiegati sono i seguenti:
- autotrasporto merci per conto terzi;
- settore dell’edilizia;
- turistico-alberghiero;
- settore della meccanica;
- telecomunicazioni;
- alimentare;
- cantieristica navale;
- trasporto passeggeri con autobus;
- pesca;
- acconciature;
- elettricisti;
- idraulici.
Il datore di lavoro deve essere in possesso di un reddito imponibile o un fatturato pari o superiore a 30.000 euro.
Assistenza familiare
Il Decreto Flussi, inoltre, ha previsto 9.500 quote per il settore dell’assistenza familiare e sociosanitaria. Stiamo parlando, in altre parole, dei collaboratori familiari, anche dette badanti. In questo caso possono arrivare in Italia da tutti i paesi.
È prevista una retribuzione mensile che sia conforme al CCNL e che non deve essere, ad ogni modo, inferiore a 534,41 euro al mese.
Il datore di lavoro deve avere una capacità reddituale compresa tra i 20.000 ed i 27.000 euro in relazione al nucleo familiare. Nel caso in cui il datore di lavoro sia affetto da patologie o disabilità, non deve necessariamente essere in possesso del requisito reddituale.