Sono 30.850 i lavoratori non comunitari che l’Italia si prepara ad accogliere, per l’anno 2019, nell’ambito del Decreto Flussi 2019. Infatti, il 9 aprile 2019 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 84 il Dpcm 12 marzo 2019, recante la “programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori non comunitari nel territorio dello Stato per l’anno 2019”.
Le domande telematiche di nulla osta partiranno dalle ore 9:00 del 16 aprile 2019, e riguardano il lavoro subordinato non stagionale, autonomo e per le conversioni. Mentre i datori di lavoro che intendono richiedere manodopera per lavoro stagionale, devono attendere fino alle ore 9:00 del 24 aprile 2019.
Decreto flussi 2019: ripartizione delle quote d’ingresso
Le quote di ingresso, che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali provvederà a ripartire tra le regioni e le province autonome, sono così distinte:
- 12.850 per lavoro subordinato non stagionale, autonomo e conversioni. Si tratta di cittadini non comunitari che abbiano completato programmi di formazione e istruzione nei Paesi di origine e di lavoratori di origine italiana residenti in Argentina, Uruguay, Venezuela e Brasile, e di cittadini non comunitari per lavoro autonomo.
- 18.000 per lavoro subordinato stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero. Si tratta di cittadini non comunitari per lavoro subordinato stagionale di Albania, Algeria, Bosnia-Herzegovina, Corea – Repubblica di Corea, Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia e Ucraina.
Per quest’anno non possono richiedere l’ingresso per lavoro stagionali i cittadini pakistani.
Ingresso di lavoratori non stagionali ed autonomi
Come anticipato, il Decreto flussi 2019 stabilisce l’ingresso di 12.850 lavoratori subordinati non stagionali ed autonomi, così ripartiti:
- 500 cittadini stranieri non comunitari residenti all’estero, che abbiano completato programmi di formazione ed istruzione nei Paesi d’origine (ai sensi dell’art. 23 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286;
- 100 lavoratori di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado in linea diretta di ascendenza, residenti in Argentina, Uruguay, Venezuela e Brasile.
Sempre nella quota di cui sopra, il Decreto flussi 2019 stabilisce che sarà possibile convertire in permessi di soggiorno per lavoro subordinato:
- 4.750 permessi di soggiorno per lavoro stagionale;
- 3.500 permessi di soggiorno per studio, tirocinio e/o formazione professionale;
- 800 permessi di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo rilasciati ai cittadini di Paesi terzi da altro Stato membro dell’Unione europea.
Sarà invece possibile convertire in permessi di soggiorno per lavoro autonomo:
- 700 permessi di soggiorno per studio, tirocinio e/o formazione professionale;
- 100 permessi di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, rilasciati ai cittadini di Paesi terzi da altro Stato membro dell’Unione europea.
Come presentare le domande di nulla osta
I datori di lavoro che intendono assumere mediante il “Decreto flussi”, devono fare domanda online sul sito del Ministero dell’Interno, al seguente indirizzo https://nullaostalavoro.dlci.interno.it. L’accesso è consentito previo possesso di credenziali SPID.
I moduli per la precompilazione delle istanze di tutte le tipologie di ingressi, sono quindi disponibili dall’11 aprile 2019.
Le domande telematiche di nulla osta possono essere presentate:
- dalle ore 9:00 del 16 aprile 2019 per lavoro subordinato non stagionale, autonomo e per le conversioni;
- dalle ore 9:00 del 24 aprile 2019 per lavoro stagionale.
Infine precisiamo che il termine ultimo per presentare le domande è il 31 dicembre 2019.
DPCM 12 marzo 2019 – testo completo del Decreto flussi
Ecco in ultimo il testo completo del DPCM 12 marzo 2019 così come pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Decreto Flussi DPCM 12 marzo 2019 (72,1 KiB, 737 hits)