Nuove agevolazioni contributive per le aziende che intendono assumere con contratto a tempo indeterminato giovani diplomati che concludono il ciclo scolastico. L’assunzione, però, è subordinata ad alcune condizioni previste dalla legge, tra le quali è possibile annoverare l’obbligo di donare un importo non inferiore a 10.000 euro. I soldi serviranno alle istituzioni scolastiche per la realizzazione, la riqualificazione e l’ammodernamento di laboratori professionalizzanti. L’incentivo, valevole per 12 mesi dalla data di assunzione del giovane, non copre totalmente i contributi INPS, ma solo parzialmente e non riguarda i premi e contributi dovuti all’INAIL.
La novità è rinvenibile all’interno del cosiddetto Decreto Crescita (Dl 34/2019, convertito con modificazioni in Legge 58/2019), pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 giugno 2019 e entrato in vigore dal giorno successivo. Il governo ha pertanto riconosciuto per l’incentivo in commento risorse finanziarie per un importo di:
- 3 milioni di euro per l’anno 2021;
- 6 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2022.
Al relativo onere il governo si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all’art. 1, co. 748, della L. 30 dicembre 2018, n. 145.
Ma andiamo per ordine e vediamo nel dettaglio come funziona la nuova misura rivolta ai giovani neo diplomati.
Agevolazioni assunzioni giovani diplomati: novità Decreto Crescita
Al fine di favorire e di potenziare l’apprendimento delle competenze professionali richieste dal mercato del lavoro e l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, il Decreto Crescita ha previsto uno sgravio contributivo per chi assume con contratto a tempo indeterminato giovani diplomati che abbiano appunto concluso il ciclo scolastico.
L’incentivo spetta alle aziende che effettuano erogazioni liberali, per un importo non inferiore a 10.000 euro, in favore di istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado. L’agevolazione è comunque riconosciuta sotto forma di parziale esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi e dei contributi dovuti all’INAIL. La durata massima è di 12 mesi decorrenti dalla data di assunzione.
L’operatività non è però immediata, in quanto vale a decorrere dall’esercizio finanziario 2021, ed esclusivamente per i titolari di reddito di impresa. Inoltre:
- non è cumulabile con altre agevolazioni previste per le medesime spese
- è riconosciuto solo nel caso in cui le erogazioni liberali siano effettuate sul conto di tesoreria delle istituzioni scolastiche di cui all’articolo 34-bis, comma 1, del Dl 34/2019 con sistemi di pagamento tracciabili.
Erogazioni liberali superiori a 10 mila euro: interventi ammessi
Ai fini del riconoscimento dell’incentivo, sono ammesse le seguenti tipologie di interventi:
- laboratori professionalizzanti per lo sviluppo delle competenze;
- laboratori e ambienti di apprendimento innovativi per l’utilizzo delle tecnologie;
- ambienti digitali e innovativi per la didattica integrata;
- attrezzature e dispositivi hardware e software per la didattica.
Incentivi contributivi per giovani diplomati, decreto di attuazione
L’operatività dell’agevolazione in commento è correlata all’adozione, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della L. n. 58/2019, di un decreto del MIUR, di concerto con il MEF, che ha il compito di definire:
- le modalità ed i tempi per disporre delle erogazioni liberali;
- la misura dell’incentivo sulla base di criteri di proporzionalità;
- le modalità per garantire il rispetto, anche in via prospettica, del limite di spesa previsto.
In tal contesto, l’INPS provvede, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili dalla legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica:
- al riconoscimento dell’incentivo;
- al monitoraggio delle minori entrate contributive.
Sgravi INPS Decreto Crescita: obblighi dell’istituzione scolastica
Per beneficiare dell’agevolazione contributiva, le istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione secondaria di secondo grado hanno il compito di pubblicare nel proprio sito internet istituzionale:
- l’ammontare delle erogazioni liberali ricevute per ciascun anno finanziario;
- le modalità di impiego delle risorse, indicando puntualmente le attività da realizzare o in corso di realizzazione.
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