Il Presidente del Consiglio ha annunciato in conferenza stampa le misure per il contenimento dell’emergenza Covid-19 nella cosiddetta Fase 2 contenute nel DPCM 26 aprile 2020. Dal 4 maggio l’Italia passerà quindi ufficialmente alla fase successiva dell’emergenza, ovvero al periodo durante il quale si avrà la riapertura graduale delle attività produttive. Si tratta pertanto di un periodo transitorio di estrema importanza, in quanto un’errata gestione delle misure precauzionali, specie in ambito lavorativa, potrebbe ricreare nuovi focolai epidemici.
Il Comitato tecnico scientifico (Cts) istituito presso la Protezione Civile, al quale l’INAIL ha partecipato con un suo rappresentante, ha pubblicato un documento tecnico che indica le misure essenziali di contenimento del contagio da Coronavirus.
Il documento è composto da due parti:
- la prima riguarda la predisposizione di una metodologia innovativa di valutazione integrata del rischio che tiene in considerazione il rischio di venire a contatto con fonti di contagio in occasione di lavoro;
- la seconda parte si è focalizzata sull’adozione di misure organizzative, di prevenzione e protezione, nonché di lotta all’insorgenza di focolai epidemici.
Contestualmente l’INAIL ha reso noto l’elenco dei DPI dispositivi di protezione individuale validati dall’Istituto.
Fase 2 Covid-19: le strategie di prevenzione
In base a quanto affermato dal documento tecnico, vi è la necessità di adottare una serie di azioni che vanno ad integrare il documento di valutazione dei rischi (DVR). Tali misure possono essere cosi classificate in misure:
- organizzative;
- di prevenzione e protezione;
- specifiche per la prevenzione dell’attivazione di focolai epidemici.
Misure organizzative
Innanzitutto occorre che gli spazi di lavoro devono essere rimodulati nell’ottica del distanziamento sociale compatibilmente con la natura dei processi produttivi.
Nel caso di lavoratori che non necessitano di particolari strumenti e/o attrezzature di lavoro e che possono lavorare da soli, gli stessi potrebbero, per il periodo transitorio, essere posizionati in spazi ricavati ad esempio da uffici inutilizzati, sale riunioni, ecc.
Per gli ambienti dove operano più lavoratori contemporaneamente potranno essere trovate soluzioni innovative come ad esempio:
- il riposizionamento delle postazioni di lavoro adeguatamente distanziate tra loro;
- l’introduzione di barriere separatorie (pannelli in plexiglass, mobilio, ecc.).
Per gli spazi comuni, comprese le mense aziendali, i punti di ristoro e gli spogliatoi, i servizi igienici deve essere prevista una ventilazione continua degli ambienti.
Cambierà anche la gestione dell’entrata e dell’uscita dei lavoratori, poiché devono essere favoriti orari scaglionati e laddove possibile, prevedere una porta di entrata ed una di uscita dedicate.
Inoltre, devono essere limitati al minimo indispensabile gli spostamenti all’interno dell’azienda, comunque nel rispetto delle indicazioni aziendali.
Quanto all’accesso di fornitori esterni potrà avvenire secondo modalità, percorsi e tempistiche ben definite dall’azienda; per le attività di carico/scarico si dovrà rispettare il previsto distanziamento.
Misure di prevenzione e protezione
Altro aspetto fondamentale è quello di mettere in atto un’incisiva ed efficace attività di informazione e formazione. Pertanto, in più punti dell’azienda devono essere affissi poster/locandine/brochure che pubblicizzano le suddette misure. Inoltre, l’azienda deve mettere a disposizione idonei mezzi detergenti per una raccomandata frequente pulizia delle mani.
Qualora il lavoro imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è comunque necessario l’uso delle mascherine, e altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc.) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie.
Evitare focolai epidemici
Infine, per evitare il rischio di una riattivazione di focolai nei luoghi di lavoro l’INAIL intende rafforzare in azienda tutte le misure di igiene. Quindi, laddove la temperatura risultasse superiore ai 37,5°, non sarà consentito l’accesso ai luoghi di lavoro.
Le persone in tale condizione saranno momentaneamente isolate e fornite di mascherine, non dovranno recarsi al Pronto Soccorso e/o nelle infermerie di sede (ove presenti). In tali casi, questi ultimi dovranno contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni.
Documento tecnico INAIL misure anti-contagio
Di seguito alleghiamo il documento tecnico dell’INAIL sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione.
Doc tecnico INAIL misure anti-contagio (23 aprile) (unknown, 2.355 hits)
Covid-19: elenco dei DPI validati dall’Inail
L’INAIL ha pubblicato l’elenco dei dispositivi di protezione individuale (dpi) – occhiali, visiere, semimaschere, indumenti di protezione, guanti e calzari – validati positivamente dall’Inail in attuazione del terzo comma dell’articolo 15 del decreto Cura Italia dello scorso 17 marzo, che ha attribuito questa funzione all’Istituto in via straordinaria, fino al termine dell’emergenza Covid-19.
Contiene le schede per ciascun dispositivo di protezione individuale e riporta:
- la data di validazione,
- la tipologia di prodotto,
- il nominativo della ditta produttrice/importatrice
- e un’immagine, se disponibile.
In un mese la task force a cui è stata affidata la procedura ha processato circa 1.700 pratiche.
Tabella dispositivi di protezione individuale validati INAIL
Di seguito alleghiamo la tabella in oggetto.
Elenco dpi validati INAIL (23 aprile) (1,0 MiB, 1.973 hits)