In questi giorni è in esame nella commissione lavoro presso la Camera dei deputati il progetto di legge sull’istituzione del cosiddetto congedo mestruale, un apposito congedo di 3 giorni mensili per le donne che soffrono di dismenorrea ovvero di ciclo mestruale doloroso.
La proposta di legge a firma dei deputati Mura, Sbrollini, Iacono e Rubinato, è stata presentata alla Camera lo scorso 27 aprile 2016 e prevede l’istituzione per tutte le lavoratrici (con contratti di lavoro subordinato o parasubordinato, a tempo pieno o parziale, a tempo indeterminato o determinato ovvero a progetto) di un congedo per un massimo di tre giorni al mese, durante la fase di picco del ciclo mestruale.
Non siamo i primi al mondo ad introdurre questa tipologia di congedo (prima di noi Sud Corea, Taiwan, Giappone) che, sebbene possa far sorridere i più, ha il suo perchè nella condizione psico fisica in cui la donna si viene a trovare durante il periodo mestruale.
Come si legge nella relazione sulla proposta di legge (nr. C- 3781), in Italia “dal 60 al 90 % delle donne soffrono durante il ciclo mestruale e questo causa tassi dal 13 al 51 % di assenteismo a scuola e dal 5 al 15 % di assenteismo nel lavoro”.
Alcune grandi realtà aziendali, si legge nella relazione, come la Nike o, più di recente la Coexist, un’azienda di Bristol, hanno introdotto nei loro regolamenti aziendali la possibilità per le lavoratrici di usufruire di un congedo mensile che garantisca loro di restare a casa nei giorni in cui i dolori mestruali sono più forti.
Non dimentichiamo inoltre che il “particolare stato” psico fisico in cui la donna si viene a trovare durante il periodo mestruale è oggetto di studi criminologici ed è ormai riconosciuta a livello sanitario la cd. “sindrome premestruale” o PMS che consiste in una serie di disturbi dell’umore che vanno dalla depressione allo stato d’ansia.
Congedo mestruale, 3 giorni di permesso retribuiti con apposito certificato
Ad ogni modo, la proposta di legge, formata da un solo articolo, prevede il cosiddetto “Congedo mestruale” ossia il diritto della donna lavoratrice che soffre di dismenorrea, in forma tale da impedire l’assolvimento delle ordinarie mansioni lavorative giornaliere, di astenersi dal lavoro per un massimo di tre giorni al mese.
Il congedo potrà essere richiesto previa esibizione di un certificato medico specialistico relativo alle condizioni sopra descritte. La certificazione medica dovrà essere rinnovata entro il 31 dicembre di ogni anno e presentata al datore di lavoro entro il successivo 30 gennaio. La stessa proposta di legge prevede che “durante l’astensione dal lavoro per congedo mestruale, alla lavoratrice sono dovute una contribuzione piena e un’indennità pari al 100% della retribuzione giornaliera.
Inoltre la proposta di legge precisa che, non essendo il congedo mestruale equiparato alle altre cause di impossibilità della prestazione lavorativa, l’indennità spettante non sarà equiparata all’indennità per malattia.
Speriamo diventi legge al più presto, anche questo è un atto di civiltà e soprattutto di rispetto per la donna.
Congedo per le donne che soffrono di dismenorrea - Proposta di legge (106,3 KiB, 1.063 hits)
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