L’inflazione colpisce anche gli stipendi da erogare ai lavoratori domestici, alle colf e alle badanti. Gli importi che devono essere versati a questi collaboratori, a seguito dell’aumento del costo della vita, sono stati rivisti al rialzo. Sono stati introdotti, infatti alcuni nuovi minimi salariali.
Già nel 2023 c’era stato un primo incremento pari al 9,2%. Oggi le famiglie che hanno alle dipendenze delle badanti, delle colf o dei lavoratori domestici – tra i quali, ad esempio rientrano le baby sitter – devono prepararsi a sostenere dei maggiori costi. È necessario, però sottolineare che l’aumento previsto nel 2024 non segue il tasso di rivalutazione. Nel 2023 le organizzazioni sindacali e datoriali erano riuscite raggiungere un accordo, che se avesse dovuto seguire l’inflazione sarebbe dovuto esser stato superiore al 5%.
Il ritocco per lo stipendio minimo sarà, invece, lieve e sfiorerà solo lo 0,56%.
Colf e badanti: quanto devono guadagnare nel 2024
Il datore di lavoro, nel momento in cui si accinge a definire quale debba essere lo stipendio delle colf e delle badanti deve attenersi agli importi stabiliti dal contratto nazionale di categoria. In questa sede, infatti, vengono fissati quali debbano essere gli importi minimi da erogare.
L’articolo 38 del contratto nazionale stabilisce che la commissione nazionale si riunisca ogni anno per sottoscrivere un accordo sull’aumento di stipendio. Gli incontri possibili sono tre – e vedono sempre coinvolte le parti datoriali e i sindacati dei lavoratori – e nel caso in cui non si dovesse raggiungere un accordo, gli stipendi vengono adeguati d’ufficio. Quando si viene a verificare questa situazione a dettare le regole è il Ministero del Lavoro che tiene conto:
- dell’80% dell’inflazione per le retribuzioni;
- del 100% dello stesso tasso per vitto ed alloggio.
Quest’anno le tre riunioni si sono chiuse con un nulla di fatto: le parti sociali, infatti, sono rimaste ferme nelle loro posizioni. A questo punto è intervenuto il Ministero del Lavoro che ha stabilito gli incrementi salariali per colf e badanti.
A quanto ammontano gli stipendi di colf e badanti
I primi dati riguardano i lavoratori che convivono a servizio intero, che dispongono anche di vitto ed alloggio. Per questi soggetti i minimi salariali sono i seguenti (gli importi indicati sono mensili e lordi):
- Livello A: 729,25 euro;
- Livello AS: 861,86 euro;
- Livello B: 928,15 euro;
- Livello BS: 994,44 euro;
- Livello C: 1.060,76 euro;
- Livello CS: 1.127,04 euro;
- Livello D: 1.325,92 euro (più indennità di 196,07 euro);
- Livello DS: 1.391,21 (più indennità di 196,07 euro).
Un secondo elenco riguarda i lavoratori dipendenti, che sono a servizio ridotto ed inquadrati nei livelli C, B e B super. In questo elenco rientrano anche gli studenti che abbiano un’età compresa tra i 16 ed i 40 anni. Gli importi erogati si riferiscono sempre alle retribuzioni mensili e lorde:
- Livello B: 662,96 euro;
- Livello BS: 696,13 euro;
- Livello C: 769,02 euro.
Per i lavoratori domestici che non convivono i minimi retributivi sono fissati a livello orario. Gli importi indicati, come in precedenza, sono quelli lordi:
- Livello A: 5,30 euro;
- Livello AS: 6,24 euro;
- Livello B: 6,62 euro;
- Livello BS: 7,03 euro;
- Livello C: 7,42 euro;
- Livello CS: 7,83 euro;
- Livello D: 9,03 euro;
- Livello DS: 9,41.
Il personale non infermieristico
Nel caso in cui dovesse essere assunto del personale non infermieristico per delle prestazioni di assistenza discontinua notturna, sono previsti due inquadramenti:
- nel caso in cui l’assistenza sia rivolta a persone autosufficienti, l’inquadramento deve essere nel livello B super. L’importo mensile è pari a 1.143,60 euro;
- per l’assistenza alle persone non autosufficienti, il livello di inquadramento è il C super, e lo stipendio mensile è pari a 1.296,09 euro. Il personale formato ha diritto all’inquadramento D super, mentre lo stipendio è pari a 1.601,09 euro.
Quando deve essere pagato lo stipendio
È necessario redigere la busta paga in duplice copia e una deve essere firmata dal lavoratore. Il giorno in cui viene erogato lo stipendio viene, nella maggior parte dei casi, concordato tra datore di lavoro e dipendente. Spesso e volentieri, il datore di lavoro lo versa nel periodo compreso tra il primo ed il decimo giorno successivo rispetto a quello a cui fanno riferimento le competenze.
Il datore di lavoro, inoltre, deve consegnare anche la certificazione unica entro il mese di marzo dell’anno successivo.
Anche le colf e le badanti hanno diritto alla tredicesima, come tutti gli altri lavoratori. Questa deve essere erogata prima delle festività natalizie a calcolata in base alle effettive ore di collaborazione.