Interessanti novità in arrivo per gli studi professionali e per coloro che vi lavorano: una certificazione UNI ad hoc conterrà standard specifici per questi luoghi di lavoro, e secondo le ultime indiscrezioni emerse, toccherà diversi temi di importanza primaria per i liberi professionisti. Tra essi, ad esempio la conciliazione vita lavoro e la sostenibilità, ma non solo.
Appare opportuno parlarne di seguito, in considerazione del fatto che la nuova norma UNI reca il titolo: “Principi organizzativi e gestione dei rischi connessi all’esercizio della professione per la creazione e protezione del valore“. Si tratta di indicazioni, linee guida o norme di comportamento di cui i professionisti potranno beneficiare per il successo economico dello studio professionale. La norma UNI potrà infatti applicarsi agli studi di ogni dimensione e forma giuridica. Ecco qualche ulteriore dettaglio in merito.
Certificazione UNI studi professionali: consultazione pubblica fino al 2 luglio
Le norme UNI non sono un obbligo, ma una scelta volontaria; si tratta comunque della soluzione più idonea per realizzare un prodotto, condurre un processo o svolgere una professione. Per definire dette norme è prevista una consultazione pubblica fino al 2 luglio; pertanto non deve stupire che il processo che porterà alla ufficializzazione della certificazione UNI chiama in gioco non solo gli esperti del settore e coloro che redigono il progetto, ma anche tutti gli utilizzatori finali.
La consultazione pubblica serve proprio ad affinare ulteriormente ciò che sarà poi la certificazione UNI studi professionali nella sua forma finale. Un iter chiaro, articolato e che vede il contributo di vari soggetti: ecco perché ogni norma UNI stabilisce uno standard ed è così autorevole.
Il nuovo standard è attualmente in consultazione sul sito UNI, in cui si può valutare e commentare con segnalazioni e richieste (qui il link di riferimento). L’inchiesta pubblica dovrà tener conto dei commenti degli operatori, per conseguire così il consenso più allargato possibile.
Lo rimarchiamo: c’è tempo fino al prossimo 2 luglio per dire la propria su queste novità. D’altronde – come indicato nel sito UNI – ogni certificazione UNI, compresa dunque anche quella relativa agli studi professionali, deve ritenersi frutto dell’attività di una piattaforma partecipativa e democratica a disposizione del Paese, delle imprese, delle istituzioni, delle associazioni e dei cittadini. Ben si comprende insomma la sua utilità.
Leggi anche: pagamento pensioni giugno 2022, date da ricordare e novità bonus 200 euro
Certificazione UNI studi professionali: cos’è e a cosa serve
La norma UNI è una specifica di buona organizzazione ed efficienza per i servizi degli studi professionali; ma anche di rispetto di regole in tema di non discriminazione in ufficio, sicurezza sul lavoro, sostenibilità ambientale, equilibrio tra vita privata e lavoro.
Ricordiamo altresì che finora era applicata la norma UNI ISO 9001 sulla qualità valida per tutti, ma il nuovo documento indirizzato agli studi professionali di avvocati e dottori commercialisti abbraccia molti altri aspetti ed argomenti degni di nota e di cruciale importanza per i liberi professionisti.
Tra gli elementi clou considerati nell’iter di certificazione UNI studi professionali, abbiamo i seguenti:
- applicazione dei principi di equità, valorizzazione delle differenze e lotta alla discriminazioni in ufficio;
- aggiornamento continuo dei membri dello studio professionale;
- elaborazione di documenti di rischio sanitario e di protocolli di sicurezza;
- elaborazione di una politica di comunicazione efficace con i clienti e di indagine sulla loro soddisfazione;
- rispetto della sostenibilità lavorativa con la possibilità dello smart working, il pieno rispetto dei periodi di ferie e congedi e la garanzia del diritto alla disconnessione;
- il rispetto della sostenibilità ambientale grazie all’uso di materiali riciclati e ecosostenibili, alla raccolta differenziata e alla lotta degli sprechi.
Leggi anche: assegno unico, come modificare la domanda già inviata
Certificazione UNI studi professionali: quando arriva
Ci si potrebbe domandare entro quando i nuovi standard UNI potranno ritenersi applicabili. Ebbene, a seguito della chiusura della consultazione pubblica, le novità in arrivo dovrebbero essere rese definitive e dunque utilizzabili entro la fine dell’anno, da parte delle cd. società di certificazione della qualità. Saranno poi i singoli studi professionali a scegliere se dotarsi della certificazione in oggetto.
Infine, non bisogna dimenticare che le norme UNI non sono leggi ma norme di comportamento il cui uso e applicazione sono da intendersi volontari e del tutto liberi. Ed anche questa norma UNI, come tutte le altre norme di questo tipo, sarà sottoposta a revisione periodica.