Dopo la pubblicazione in GU del decreto Alluvioni, da giovedì 15 giugno il via effettivo alle novità a supporto economico delle aziende e dei lavoratori dipendenti, che hanno dovuto stoppare la loro attività per le recenti alluvioni che hanno interessato i territori di Emilia Romagna, Marche e Toscana.
L’iniziativa predisposta appositamente per questi eventi, intende alleggerire la burocrazia che spesso affligge gli iter di richiesta di aiuti da parte dello Stato. Agli organi di informazione il Ministero del Lavoro ha infatti recentemente spiegato che vi sarà una procedura semplificata e priva di particolari formalismi, grazie alla quale le popolazioni colpite da eventi naturali così deleteri anche sotto il profilo lavorativo, potranno appoggiarsi ad un ammortizzatore sociale unico ad hoc.
Si tratta in buona sostanza di un meccanismo che intende rendere più rapida l’erogazione della cassa integrazione emergenziale per i lavoratori delle imprese. Ma novità arriveranno anche per autonomi e professionisti, con un’indennità una tantum ad hoc. Scopriamo insieme queste novità.
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Come funziona la Cassa integrazione unica per alluvione: il decreto di riferimento e le risorse
E’ il decreto n. 61 del 2023 – il cd. decreto Alluvioni che riguarda i territori di Emilia Romagna, Marche e Toscana – a contenere gli ‘interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023‘ – così infatti indica il suo titolo. Ma per garantire detti interventi non possono che esservi risorse ad hoc, di ammontare peraltro considerevole.
Il Ministero del Lavoro ha spiegato che si tratta di 2 miliardi complessivi stanziati con il citato decreto, di essi quasi la metà – ovvero 900 milioni per i lavoratori dipendenti ed autonomi – sono rivolti allo specifico fine di proteggere il lavoro dei cittadini – e in particolare coloro che sono stati gravati dalle conseguenze di eventi alluvionali.
Chi sono i beneficiari
In apertura abbiamo accennato al varo dell’ammortizzatore unico a tutela dei lavoratori subordinati: già l’aggettivo ‘unico’ fa intuire che l’intento di chi lo ha introdotto è quello di semplificare e velocizzare tutte le pratiche per il versamento della cassa integrazione emergenziale – uno strumento di sostegno al reddito a favore dei seguenti soggetti:
- datori di lavoro, obbligati a sospendere l’attività per le conseguenze e i danni legati agli eventi alluvionali;
- lavoratori subordinati del settore privato, che non possono svolgere il loro ordinario lavoro e/o recarsi quotidianamente al lavoro.
Si tratta di novità significative che da un lato vogliono garantire un aiuto economico immediato alla generalità dei lavoratori, compresi quelli agricoli, mentre dall’altro vogliono ulteriormente sburocratizzare la macchina dello Stato.
Anzi le misure di cui al decreto Alluvioni tutelano anche non soltanto tutti i lavoratori stagionali che si trovavano in servizio alla data dell’alluvione, ma anche quei dipendenti che dovevano prendere servizio e cominciare la loro attività stagionale per il ciclo delle raccolte e delle colture. Obiettivo del decreto Alluvioni è infatti anche varare una nuova forma di ammortizzatore sociale utile ad evitare che le aziende e le attività di Emilia Romagna e delle aree alluvionate di Marche e Toscana perdano le quote di mercato acquisite nel tempo.
Cassa integrazione unica, CIG emergenziale per tutti
Pertanto, se ci si chiede che cosa cambia in concreto con il decreto Alluvioni, rispondiamo che – sul piano della tutela del lavoro – la novità in oggetto oltrepassa la previa impostazione che porta i datori a domandare il trattamento di cassa integrazione in combinazione con il loro inquadramento aziendale. Quindi – in breve – non Cig ordinaria, fondo di solidarietà bilaterale, fondo di integrazione salariale o altre distinte misure di sostegno al reddito, ma appunto un solo ed unico ammortizzatore sociale.
Quest’ultimo è la summenzionata cassa integrazione emergenziale, di cui al decreto, che sarà identica per tutti i beneficiari gravati dalle conseguenze delle alluvioni in Emilia Romagna, Toscana e Marche. In altre parole essa varrà come misura di sostegno economico al di là dell’inquadramento aziendale.
Come fare domanda di Cassa integrazione unica per alluvione
Ulteriori semplificazioni dell’erogazione degli aiuti economici dallo Stato ai lavoratori sono poi rappresentate dal fatto che la domanda di ammortizzatore “unico” prevede modalità sburocratizzate e, al contempo, la stessa domanda sarà gestita di fatto da un iter di istruttoria automatizzato. Come intuibile, per questa via, le istituzioni vogliono garantire il versamento del contributo in tempi rapidi ai lavoratori aventi diritto.
Più nel dettaglio, è e sarà uno solo il modo per fare la domanda di cassa integrazione per i lavoratori dipendenti colpiti dall’alluvione: non saranno così richieste alle aziende le documentazioni di cui la PA già dispone, ma semplicemente basterà dare i nominativi dei lavoratori subordinati interessati – con specifico rilievo per quelle aziende che sono in condizioni di oggettiva difficoltà.
Inoltre, le domande di accesso all’ammortizzatore sociale devono essere presentate entro la fine del mese posteriore a quello interessato dalla sospensione dell’attività lavorativa.
CIG a pagamento diretto dell’Inps
Insomma, nessun dubbio a riguardo: la gestione delle domande per l’ammortizzatore sociale emergenziale unico sarà – come accennato – una soltanto per tutte le tipologie di imprese, e sarà una sola anche la causale di intervento. Ad occuparsi delle varie richieste di cassa integrazione semplificata sarà Inps in via diretta, per agevolare e accelerare il più possibile l’erogazione degli aiuti economici.
Ecco perché la prestazione economica in oggetto sarà garantita ai lavoratori danneggiati dagli effetti dell’alluvione, a mezzo pagamento diretto da parte dell’Inps. Invece, nelle regole previste non trova spazio il pagamento anticipato su impulso del datore di lavoro – in busta paga – delle somme a carico dell’istituto di previdenza.
Aiuti anche per lavoratori autonomi e professionisti
Accenniamo infine anche alle novità legate al decreto Alluvioni, che prevedono un sostegno per le categorie di lavoratori autonomi e partite IVA al di fuori di quelle sopra citate. Infatti i collaboratori coordinati e continuativi, i titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale e i lavoratori autonomi o i professionisti potranno beneficiare di un’indennità una tantum ad hoc, a precise condizioni – e facendo domanda online attraverso il portale dell’istituto di previdenza.
Detto contributo sarà pari a 500 euro, per ogni periodo di stop del lavoro non maggiore di 15 giorni, per un ammontare massimo uguale a 3mila euro.
Per ulteriori dettagli sulla cassa integrazione unica rinviamo comunque ai testi della circolare Inps n. 53 dell’8 giugno con le relative istruzioni operative e contabili, e a quanto chiarito con il messaggio dell’istituto n. 2215 del 14 giugno scorso.