Ogni anno il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, tramite decreto, individua sulla base dei dati Istat relativi alla media annua dell’anno più recente disponibile, i settori e le professioni caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% la disparità media, ai fini dell’applicazione degli incentivi all’assunzione di cui all’articolo 4, commi 8-11, L. 92/2012 (Bonus assunzioni Donne).
Aggiornamento: pubblicato il decreto interministeriale n. 365 del 20 novembre 2023 con il quale il Ministero del lavoro, di concerto con il Ministero dell’Economia, individuano, i settori e le professioni caratterizzati da un alto tasso di disparità uomo-donna, utile ai fini delle assunzioni agevolate previste dalla legge Fornero L. n. 92/2012.
Vediamo in breve come funzionano questi sgravi contributivi INPS e come si potranno applicare anche per il prossimo anno.
Bonus assunzioni donne: cos’è e come funziona
Il bonus donne consiste in un incentivo per le imprese di tipo strutturale (nel senso che non è soggetto alla Legge di Bilancio) finalizzato all’assunzione di donne (ma anche di uomini) in possesso di determinati requisiti oppure residenti in aree svantaggiate o assunte in settori con un alto tasso di disparità uomo-donna.
Questi incentivi sono stati introdotti dall’art. 4, commi 8-11, della Legge 92/2012 meglio conosciuta come Legge Fornero del mercato del lavoro. Esistono quindi da ben 10 anni e non essendo legati alla Legge di Bilancio non hanno bisogno di nessuna proroga annuale.
Tuttavia periodicamente il Min. Lavoro rilascia delle tabelle di riferimento per l’applicazione degli incentivi in determinate situazioni.
Quanto spetta e quanto tempo dura l’incentivo
Le assunzioni incentivate possono essere sia a tempo determinato che indeterminato e anche in somministrazione. Per le assunzioni a termine il bonus spetta per 12 mesi ed è pari al 50% dei contributi INPS a carico del datore di lavoro. La legge di bilancio 2021 ha ampliato questo esonero portandolo a 100% dei contributi per le assunzioni nel 2021 e 2022 (fino ad un massimo di 6000 euro).
Lo sgravio dura quindi:
- per un periodo massimo di 12 mesi per le assunzioni a tempo determinato
- 18 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato (anche in caso di trasformazioni di contratti a termine precedentemente agevolati).
L’incentivo spetta anche per proroga del rapporto (effettuata in conformità alla disciplina del rapporto a tempo determinato), fino al limite complessivo di 12 mesi.
Quali sono i requisiti previsti
Ma vediamo in breve quali sono i requisiti che il lavoratore deve possedere al momento dell’assunzione per poter richiedere lo sgravio.
- Il bonus in realtà si applica sia a uomini che donne over 50 disoccupati da oltre dodici mesi (c. 8 art. 4 L. 92/2012).
- Inoltre il bonus può essere applicato anche alle assunzioni di donne di qualsiasi età disoccupate da almeno 24 mesi in qualsiasi settore e in tutte le regioni d’Italia.
- Infine l’incentivo può essere fruito per:
- l’assunzione di donne di qualsiasi età residenti nelle aree svantaggiate e prive d’impiego da almeno 6 mesi,
- oppure per l’assunzione nei settori e nelle professioni caratterizzate da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% il valore medio annuo. I settori e le professioni individuati sono individuati annualmente con Decreto del Ministero del Lavoro di concerto con il MEF.
Rapporti di lavoro esclusi
Sono esclusi dalla fruizione del bonus assunzioni donne:
- contratti di apprendistato,
- contratti di lavoro domestico,
- lavoro intermittente o a chiamata
- prestazioni di lavoro occasionale
- contratti di lavoro a tempo indeterminato di personale con qualifica dirigenziale
Come fare domanda
I datori di lavoro possono richiedere l’esonero contributivo tramite il portale web dell’Inps per poi detrarli direttamente in F24 tramite DM10.