Buone notizie per i lavoratori che non hanno potuto contare su un rapporto di lavoro a tempo pieno, ma soltanto sul part time ciclico verticale nel settore privato. Infatti nel decreto fiscale collegato al testo della legge di Bilancio 2024, in vigore dal 19 ottobre, c’è altresì il rinnovo per l’anno in corso del bonus 550 euro rivolto a coloro che hanno firmato un contratto di lavoro con part time cd. multiperiodale.
Fu in principio il decreto Aiuti – o meglio l’art. 2 bis inserito in sede di conversione in legge del decreto Aiuti – a prevedere una indennità una tantum del valore di 550 euro per i lavoratori dipendenti di aziende private, titolari di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale nel 2021.
L’indennità Inps, appena confermata, sarà versata una volta sola anche nel 2023, in riferimento ai contratti 2022 ammessi al beneficio. Quest’anno per il rinnovo del bonus sono stati stanziati 30 milioni di euro.
Aggiornamento: l’INPS ha rilasciato il Messaggio numero 491 del 05-02-2024 con il quale comunica che è attiva la possibilità di inviare le istanze di riesame per la domande di indennità una tantum in favore dei lavoratori dipendenti di aziende private titolari di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico nell’anno 2021 e nell’anno 2022. L’utente può fare richiesta di riesame attraverso il pulsate “Chiedi riesame” disponibile nella sezione “Dati della domanda”, accessibile secondo le indicazioni fornite nel paragrafo precedente. La richiesta di riesame prevede l’inserimento di una motivazione e il contestuale invio della relativa documentazione attraverso il link “Allega documentazione”.
Vediamo più da vicino alcuni dettagli in proposito.
Part time ciclico verticale: che cos’è
Per comprendere appieno il contesto di riferimento e a quale ambito si rivolge il bonus 550 euro Inps, ricordiamo che con l’espressione part-time ciclico si intende semplicemente un contratto a tempo parziale verticale, con ritmi di alternanza tra attività e inattività definiti e fissi nel tempo.
Questo contratto è distinto dai classici part time orizzontali e verticali, perché non basato sul monte orario giornaliero ma annuale. In sostanza, invece di lavorare soltanto per una parte della giornata o della settimana, si è attivi esclusivamente in alcuni periodi dell’anno, a seconda delle esigenze dell’azienda. Ecco perché può succedere che il lavoratore debba lavorare full time in certi periodi dell’anno e part time in altri, o anche di lavorare a tempo pieno per 7 mesi (ad esempio) e restare in pausa per i rimanenti 5.
Tipicamente si tratta di una tipologia di contratto praticata, ad esempio, nel settore alberghiero e della ristorazione e dagli stabilimenti balneari e sciistici.
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Proroga bonus 550 euro: finalità e requisiti
Nel decreto fiscale approvato il 16 ottobre dal Governo e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, è incluso un articolo che rifinanzia la misura anche per i periodi lavorati nel 2023.
Scopo del bonus in oggetto è costituire un aiuto economico, almeno parziale, per i lavoratori subordinati appartenenti ai settori commercio, turismo e servizi, che possono contare meramente su retribuzioni discontinue.
Il rinnovo del bonus 550 euro Inps va dunque letto come un’iniziativa atta a favorire il potere d’acquisto di lavoratori e famiglie in un periodo delicato dal punto di vista economico, in cui inflazione e carovita generano incertezza e aumentano le spese quotidiane.
A chi spetta il contributo? Ebbene i beneficiari debbono rispettare le seguenti condizioni:
- essere dipendenti di aziende private, titolari di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale;
- i periodi non interamente lavorati devono essere pari ad almeno un mese in via continuativa e nel complesso non al di sotto delle sette settimane e non maggiori di venti;
- non titolarità di un altro rapporto di lavoro subordinato;
- alla data di presentazione della domanda, non essere beneficiari dell’indennità di disoccupazione Naspi o di pensione.
Di fatto dunque si confermano i requisiti già precisati dalla circolare Inps n. 115 del 13 ottobre dello scorso anno.
La peculiarità di questo tipo di contratto di lavoro è che la prestazione del dipendente si compie esclusivamente in alcuni giorni del mese o solo in alcuni mesi dell’anno – appunto per cicli -e proprio la citata articolazione dell’orario, comporta la non assegnazione dello stipendio per per diversi giorni o mesi.
Ecco perché sono giunti ulteriori 30 milioni nel fondo espressamente istituito per dare una mano ai lavoratori che non possono contare su entrate fisse per dodici mensilità.
Come avere il bonus 550 euro
L’indennità Inps una tantum non è erogata in via automatica agli aventi diritto, ma sono i potenziali beneficiari a doversi attivare, presentando domanda ad hoc all’istituto di previdenza. Al momento non sono note le modalità di dettaglio, con cui richiedere il bonus 550 euro, ma si sa comunque che sarà l’istituto di previdenza ad erogare la somma – una sola volta per ciascun dipendente. L’indennità non concorrerà alla formazione del reddito, ma potrebbe essere erogata soltanto a partire dal 2024.
Cogliamo l’occasione per ricordare che lo scorso anno i lavoratori interessati, per ottenere l’indennità una tantum o bonus 550 euro Inps, hanno potuto fare domanda entro la data del 30 novembre. La richiesta fu possibile con utilizzo delle credenziali SPID, CIE o CNS, e accedendo di seguito al portale dell’istituto di previdenza (percorso “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”, selezionando la prestazione “Indennità una tantum per i lavoratori a tempo parziale ciclico verticale”).
In alternativa, lo scorso anno i beneficiari hanno potuto richiedere il bonus 550 euro Inps, tramite il servizio di Contact Center multicanale, chiamando il numero verde 803.164 da rete fissa (senza costi) o il numero 06.164164 da rete mobile (a pagamento). Terza ulteriore alternativa è stata la domanda attraverso i patronati.