Aumenti e bonus di 350 per i lavoratori del CCNL Terziario, distribuzione e servizi nel 2023. In questi giorni si parla moltissimo di Legge di Bilancio 2023 e delle misure previste o emendate dal testo da approvare in modo definitivo entro il 31 dicembre, ma – in verità – notizie di rilievo su bonus ed agevolazioni vi sono anche al di fuori della Manovra. Qui di seguito vogliamo considerare infatti gli ultimi aggiornamenti per i lavoratori appartenenti al terziario: in attesa che i CCNL scaduti il 31 dicembre 2019 siano rinnovati a livello nazionale, i lavoratori subordinati del macro settore terziario e coloro che operano nella distribuzione moderna organizzata e nella distribuzione cooperativa potranno contare su un contributo specifico, erogato il prossimo anno.
Di che si tratta in concreto? Quali sono le novità in arrivo per una platea di persona di circa tre milioni di persone? Facciamo chiarezza sul punto e vediamo insieme come funziona il bonus 350 euro per i lavoratori del CCNL Terziario, distribuzione e servizi. I dettagli.
Bonus 350 euro lavoratori CCNL Terziario, distribuzione e servizi 2023: cos’è, a chi spetta e quando arriva il contributo
Ebbene, negli ultimi tempi – nonostante il cambio di Governo – i bonus sono rimasti una priorità delle scelte delle istituzioni, almeno nel breve termine. D’altronde si tratta di un periodo dominato dall’inflazione e dal caro bollette, e ciò costituisce una ragione sufficiente per introdurre la previsione per cui, nel 2023, i dipendenti di quarto livello che lavorano nel settore della distribuzione riceveranno un contributo a sostegno contro gli aumenti generalizzati.
In particolare, il contributo in oggetto sarà una tantum e giungerà direttamente in busta paga, suddiviso in due tranche. Si tratta in buona sostanza di un premio di 350 euro che rientra in una sorta di ‘protocollo straordinario’, frutto del compromesso e dell’intesa trovata tra Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, con Confcommercio, Federdistribuzione, Confesercenti e le Associazioni delle cooperative di consumo, per dare una prima risposta concreta contro i rincari dei prezzi dei beni e il caro energia.
In base a quanto emerso dall’accordo citato, il bonus 350 euro dipendenti settore terziario avrà un profilo ben preciso. Per chiarezza lo ricapitoliamo nei termini seguenti:
- il bonus di 350 euro è da intendersi lordo e, come accennato, una tantum ovvero erogato una volta sola;
- beneficiari del contributo saranno tutti i dipendenti inquadrati al quarto livello;
- l’assegnazione della somma avverrà in due distinte tranche da 200 e 150 euro;
- i primi 200 euro saranno accreditati nel 2023 già con la busta paga di gennaio, mentre per i rimanenti 150 euro gli interessati dovranno attendere lo stipendio di marzo;
- non bisogna presentare alcuna domanda per ottenerlo, in quanto andrà direttamente in busta paga.
Chi sono i lavoratori del terziario
Il CCNL del Terziario, della Distribuzione e dei Servizi si applica ai settori:
- Commercio dettaglio/ingrosso tradizionale, distribuzione moderna ed organizzata, importazione, commercializzazione e assistenza veicoli, ausiliari del commercio e commercio con l’estero;
- Servizi, ICT, servizi alle imprese/alle organizzazioni, servizi di rete, servizi alle persone, ausiliari dei servizi.
Aumenti mensili in busta paga da aprile 2023 oltre il bonus una tantum
Non è finita qui, perché se è vero che siamo in attesa che i contratti collettivi del settore, scaduti il 31 dicembre 2019 siano rinnovati su base nazionale, è altrettanto vero che dal mese di aprile 2023 arriverà un incremento di 30 euro ogni mese, che sarà rivolto ai lavoratori inquadrati al quarto livello. Si tratta di una specie di anticipo in busta paga, il quale intende in qualche modo essere una misura sostitutiva in attesa del rinnovo dei contratti collettivi nazionali della filiera.
La linea intrapresa con il bonus 350 euro e gli aumenti in busta paga è ben comprensibile, se pensiamo che l’accordo, firmato il 12 dicembre da parte dei sindacati e associazioni delle cooperative di consumo, mira a dare una risposta concreta in una difficile ed incerta fase socioeconomica per i lavoratori e per tutto il paese.
Conclusioni
Nella nota i sindacati scrivono:
“la firma del protocollo riafferma la volontà di trovare soluzioni tangibili a beneficio dei lavoratori”.
Insomma la firma del protocollo costituisce di sicuro un passo avanti molto importante per la tutela dei dipendenti del comparto, i quali risentono della complessa congiuntura economica i cui effetti implicano una oggettiva riduzione della redditività delle aziende, come anche la perdita del potere d’acquisto delle retribuzioni. Ecco perché contro l’inflazione, oltre al bonus 350 euro, i 30 euro extra mensili vanno letti come “acconto” sui futuri aumenti contrattuali. Questo è l’orientamento che emerge nelle parti firmatarie dell’accordo citato.
In base a quanto emerso, le trattative e la discussione sulla definizione dei nuovi Ccnl riprenderanno nel mese di gennaio, in modo da dettagliare compiutamente la parte normativa e salariale dei CCNL di settore.
Conseguentemente i lavoratori dipendenti del macro settore terziario e coloro che lavorano nella distribuzione moderna organizzata e nella distribuzione cooperativa potranno a breve aspettarsi nuove risposte, ancor più dettagliate sul piano della tutela delle loro condizioni.