Il bonus 350 euro autonomi e professionisti, ovvero bonus 200 + 150 euro per redditi bassi di cui al Dl Aiuti quater, è stato esteso anche a coloro che operano senza partita IVA in virtù di una novità prevista nei decreti interministeriali del 19 agosto e 7 dicembre 2022. Ne ha dato notizia il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con una nota dello scorso 10 gennaio, con la quale si fa il punto della situazione e si annuncia di fatto l’estensione della platea dei beneficiari, includendo una fetta molto specifica di lavoratrici e lavoratori non subordinati – e tra questi sicuramente circa 30mila specializzandi in medicina e chirurgia.
Il riferimento è a quel bonus 200 euro per professionisti ed autonomi di cui al primo decreto Aiuti, ma anche all’integrazione di 150 euro di cui al DL Aiuti ter. Cambia che il lavoratore autonomo e il professionista ora può accedere anche senza avere una partita IVA.
Aggiornamento: con la circolare numero 30 del 15 marzo 2023 l’INPS ha fornito le indicazioni relative al riconoscimento dell’indennità una tantum prevista dal c.d. “Decreto Aiuti” ad autonomi e professionisti senza P. IVA . La circolare ripercorre tutto l’iter della norma di riferimento partendo, come detto sopra, dai Decreti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Dicastero dell’Economia del 19 agosto, e successivamente del 7 dicembre 2022.
Vediamo allora qualche dettaglio sull’estensione dei beneficiari del bonus una tantum, per capire come funziona e a chi spetta.
Bonus 200 e 150 euro autonomi senza partita IVA: cos’è e a chi spetta
Lo abbiamo appena accennato: il Governo ha ampliato il bonus 200 euro ad autonomi e professionisti anche non sono titolari di partita IVA. Il decreto attuativo del 19 agosto 2022, ha disciplinato i dettagli e le modalità di richiesta del bonus per autonomi e professionisti.
Il provvedimento non aveva però previsto anche chi non avesse già aperto la partita IVA: ecco allora spiegata la scelta del Governo di fare una sorta di dietrofront e stabilire espressamente l’estensione del bonus 200 euro per gli autonomi e professionisti senza partita IVA, i quali – lo ribadiamo – avranno diritto anche all’integrazione pari a 150 euro, di cui si trova traccia nel Decreto Aiuti ter.
Chi sono gli autonomi e professionisti senza partita IVA che possono accedere al bonus una tantum
A questo punto ci si potrebbe domandare delle condizioni per conseguire i bonus 200 euro e 150 euro ‘allargati’. Ebbene, si tratta di una conferma di quanto già previsto per i lavoratori con partita IVA aperta. Perciò al fine di conseguire il contributo una tantum contro il caro energia, gli interessati:
- devono avere incassato un reddito complessivo lordo non maggiore di 35mila euro nel periodo d’imposta 2021;
- non devono aver goduto del bonus 200 euro per appartenenza ad una differente categoria.
Al fine di conseguire il bonus 200 euro aumentato di 150 euro (bonus 350 euro), autonomi e professionisti senza partita IVA devono avere prodotto un reddito complessivo lordo non maggiore di 20mila euro nel 2021.
La circolare INPS precisa che non possono rientrare nella classificazione di autonomi e professionisti senza partita IVA:
- gli assicurati iscritti alla gestione autonoma in qualità di coadiuvanti e coadiutori del titolare con partita IVA o del socio di società;
- i soci di società o componenti degli studi associati.
Quali sono i requisiti
Riepilogando i requisiti di accesso sono:
- avere percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro nel periodo d’imposta 2021 oppure avere percepito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro nel periodo d’imposta 2021;
- essere già iscritti alla gestione autonoma dell’INPS con posizione attiva alla data del 18 maggio 2022;
- avere un’attività lavorativa avviata al 18 maggio 2022;
- avere effettuato entro il 18 maggio 2022, per il periodo di competenza dal 1° gennaio 2020 e con scadenze di versamento entro il 18 maggio 2022, almeno un versamento contributivo, totale o parziale, alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità;
- non essere titolare di trattamenti pensionistici diretti alla data del 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del decreto Aiuti;
- non essere percettore delle prestazioni di cui agli articoli 31 e 32 del decreto Aiuti.
Come quando fare domanda di bonus 200 + 150 euro
I lavoratori autonomi e professionisti non titolari di partita IVA come sopra individuati, iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS, per ricevere l’indennità una tantum, devono presentare domanda all’INPS esclusivamente in via telematica, entro il 30 aprile 2023.
Per accedere alla domanda si possono usare i consueti canali telematici messi a disposizione per i cittadini e per gli Istituti di patronato sul sito web INPS.
Si potrà quindi accedere e inviare la domanda:
- con SPID, CIE o CNS,
- oppure tramite patronato.
Per quanto riguarda invece la data di effettiva assegnazione della prestazione, il bonus 200 euro esteso ad autonomi e professionisti senza partita IVA presumibilmente sarà erogato il mese successivo a quello di presentazione della domanda.