L’Inail ha come principale attività l’erogazione di prestazioni economiche e sanitarie al verificarsi di infortuni sul lavoro e malattie professionali, da cui può derivare un’inabilità al lavoro permanente (totale o parziale) o temporanea assoluta, se non addirittura la morte. Al pari di quanto avviene con le polizze “classiche” per casa e auto, anche l’Ente assicuratore Inail obbliga i datori di lavoro a pagare un premio annuo, calcolato con il meccanismo dell’autoliquidazione, in funzione delle retribuzioni dei dipendenti assicurati e della copertura applicata. Quest’ultima prende il nome di “voce di tariffa” ed è specifica per il tipo di lavorazione svolta dal dipendente ed il rischio connesso. Il premio, da pagare entro il 16 febbraio di ogni anno, si calcola moltiplicando le retribuzioni dei lavoratori per il tasso comunicato dall’Inail relativo alla singola voce di tariffa.
L’intera procedura per il calcolo e la liquidazione del premio prende il nome, come anticipato, di autoliquidazione INAIL. In questi giorni i datori di lavoro sono alle prese con l’autoliquidazione 2022 – 2023 in cui si determina: il saldo del premio 2022 la cosiddetta “regolazione”; l’acconto del premio 2023, la cosiddetta “rata”.
Analizziamo l’intera procedura in dettaglio.
Autoliquidazione Inail 2023: le basi di calcolo
L’autoliquidazione inizia con la richiesta e la visualizzazione delle basi di calcolo diffuse dall’Inail. In sostanza, per ogni voce assicurativa aperta dall’azienda, l’Istituto fornisce:
- Il tasso medio di tariffa;
- tasso applicabile;
- tasso applicato;
con riferimento alla regolazione (saldo) 2022.
Stessa cosa per la rata (acconto) 2023.
Il datore di lavoro, ai fini della determinazione del premio assicurativo, dovrà pertanto utilizzare il “tasso applicato” reso noto dall’Inail all’interno delle basi di calcolo.
Il documento in questione si ottiene collegandosi al portale “inail.it – Servizi online – Autoliquidazione – Richiesta basi di calcolo”. Il relativo file può essere acquisito in formato “.zip”, pdf e nella nuova versione “Json” che in futuro sostituirà il formato “txt”.
I tassi sono forniti distinti per voce di tariffa (ad esempio “0722”) con cui si identifica il tipo di lavorazione svolta, gestione tariffaria e, per finire, Posizione Assicurativa Territoriale (PAT).
Per la sola regolazione è indicato anche il periodo di apertura della voce di tariffa nel 2022. Se, ad esempio, una voce è attiva per l’intero anno, nel documento si troverà indicato il periodo dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022.
Cos’è e come si invia la dichiarazione dei salari
Il datore di lavoro ha l’obbligo di comunicare all’Inail l’ammontare delle retribuzioni effettivamente corrisposte nel 2022.
La denuncia dev’essere trasmessa attraverso il servizio telematico disponibile sul portale “inail.it”, entro il 28 febbraio 2023, utilizzando le funzionalità (disponibili collegandosi a “inail.it – Servizi online – Autoliquidazione”)
- Invio dichiarazione salari
- o AL.P.I. online.
La violazione dell’obbligo in parola è punita con la sanzione amministrativa da 125 a 770 euro, se la mancata o tardiva comunicazione non determina una liquidazione del premio inferiore al dovuto.
Al contrario, come affermato nella guida all’autoliquidazione 2022 / 2023 diffusa dall’Inail, nel caso in cui “la mancata comunicazione all’Inail abbia determinato una richiesta di premio, su tale importo sono dovute le sanzioni civili” ai sensi dell’articolo 116, Legge 23 dicembre 2000 numero 388.
La dichiarazione dei salari deve altresì riportare la volontà dell’azienda di pagare il premio in quattro rate, anziché in un’unica soluzione entro il 16 febbraio 2023.
Come si calcola il premio?
Il premio assicurativo 2023 è il risultato della somma di due elementi:
- La regolazione (saldo) 2022;
- La rata (acconto) 2023.
Regolazione 2022
La regolazione 2022 si calcola applicando alle retribuzioni dei lavoratori dipendenti, registrate da gennaio a dicembre dell’anno precedente, il tasso relativo alla voce di tariffa, risultante dalle basi di calcolo comunicate dall’Inail.
Ipotizziamo che la voce di tariffa sia la 0722. Ai fini della regolazione 2022 l’Inail ha comunicato:
- Il tasso medio di tariffa pari a 4,00 per mille;
- Il tasso medio applicabile pari a 3,80 per mille;
- Il tasso applicato corrispondente a 3,80 per mille.
A questo punto si moltiplica il monte retributivo (ipotizziamo 90 mila euro) generato nel 2022 dai dipendenti assicurati nella voce 0722, per il tasso applicato (3,80 per mille).
Al risultato ottenuto 90.000 * 3,80 per mille = 342,00 euro si deve sommare l’1% di quest’ultima cifra, a titolo di addizionale, per un valore della regolazione pari in definitiva a 342,00 + (342*1%) = 345,42 euro.
Ultimo passaggio consiste nel sottrarre la rata 2022 pagata in acconto, corrispondente a 250,30 euro.
In definitiva, la regolazione 2022 sarà di 345,42 – 250,30 = 95,12 euro.
Rata 2023
Per il calcolo della rata (acconto) 2023 si considera di norma lo stesso monte retributivo dell’anno precedente, a meno che l’azienda non invii una dichiarazione di riduzione dei compensi presunti.
Immaginando dall’Inail lo stesso tasso applicato (3,80 per mille), la rata corrisponderà a 345,42 euro.
La stessa guida sull’autoliquidazione afferma che la rata dev’essere calcolata “in base alle retribuzioni effettivamente corrisposte nell’anno precedente, che si considerano come presunte”.
Il premio assicurativo 2023
In definitiva, l’azienda dovrà pagare come premio assicurativo la somma di:
- 95,12 euro a titolo di regolazione 2022;
- 345,42 euro come rata 2023;
per un totale di 440,54 euro.
Può accadere che la rata 2022 sia di importo superiore a quello che è il saldo, ad esempio a seguito di una diminuzione del numero dei dipendenti nel corso dell’anno che ha determinato logicamente un minor monte retributivo.
Dalla differenza tra saldo e rata si otterrà quindi un valore negativo (premio a credito per l’azienda) che sarà compensato con la rata 2023.
Immaginiamo:
- Rata 2022 euro 250,00;
- Regolazione 2022 euro 200,00.
Dall’operazione 200,00 – 250,00 si ottiene un -50,00 euro.
La rata 2023 è pari ad euro 150,00 di conseguenza il premio complessivo da versare corrisponderà a:
- 50,00 euro (regolazione 2022) + 150,00 (rata 2023) = 100,00 euro.
Come e quando si paga il premio INAIL
Il premio assicurativo (regolazione 2022 + rata 2023) dev’essere pagato dal datore di lavoro con modello F24 entro il 16 febbraio prossimo.
In alternativa, l’azienda può optare per il pagamento del premio in quattro rate trimestrali, dandone comunicazione direttamente nella dichiarazione delle retribuzioni.
La liquidazione della prima rata (corrispondente al 25% del totale) deve avvenire sempre entro il 16 febbraio 2023.
Le rate successive (ognuna corrispondente al 25% del premio annuale) hanno come scadenze:
- 16 maggio 2023;
- 21 agosto 2023;
- 16 novembre 2023;
e devono essere maggiorate degli interessi calcolati applicando il tasso medio di interesse dei titoli di Stato per l’anno 2022, pubblicato in “dt.tesoro.it/it/debito_pubblico/dati_statistici/principali_tassi_di_interesse”.
Ipotizziamo che il premio annuo sia pari a 5.219,79 euro. L’azienda, avendo optato per il pagamento in quattro rate (ognuna pari a 5.219,79 / 4 = 1.304,95), dovrà versare:
Scadenza | Premio | Coefficiente interesse | Interessi (*) | Totale da versare |
16 febbraio 2023 | 1.304,95 | / | / | 1.304,95 |
16 maggio 2023 | 1.304,95 | 0,004169590% | 5,39 | 1.310,34 |
21 agosto 2023 | 1.304,95 | 0,008479730% | 10,96 | 1.315,91 |
16 novembre 2023 | 1.304,95 | 0,012789860% | 16,52 | 1.321,47 |
(*) L’interesse si calcola moltiplicando il coefficiente per il premio |
Cos’è e come fare la riduzione del presunto
Il servizio online presente sul portale Inail (“inail.it – Servizi online – Autoliquidazione”) “Riduzione presunto”, permette di inviare la comunicazione motivata di riduzione delle retribuzioni su cui viene calcolata la rata 2023.
In particolare dev’essere indicata, per ogni singola voce di rischio, le minori retribuzioni su cui devono essere calcolati i premi anticipati.
La dichiarazione in parola dev’essere trasmessa entro il 16 febbraio 2023.
Cosa fare in caso di cessazione dell’attività
In caso di chiusura della posizione INAIL (compresa la cessazione dell’attività) il datore di lavoro deve comunicare la cessazione all’INAIL e poi inviare il calcolo delle retribuzioni per il calcolo del premio di chiusura della posizione.