Al via dal 1° settembre i nuovi bonus assunzioni per i contratti stabili per giovani, donne e Zes previsti dal decreto Coesione. Queste assunzioni agevolate si vanno ad aggiungere agli altri incentivi previsti dal Governo per l’occupazione di determinate categorie considerate più svantaggiate.
Il Governo infatti ha inoltre prorogato fino a dicembre il bonus decontribuzione Sud e ha previsto la maxi deduzione fino al 120% che può toccare il 130% in caso di assunzioni per particolari categorie di lavoratori (bonus più assumi e meno paghi). Ma vediamo nel dettaglio come funzionano gli incentivi alle assunzioni denominati ZES, giovani e donne previsti nel decreto coesione.
Bonus assunzioni Giovani Decreto Coesione
Al fine di incrementare l’occupazione giovanile stabile, il Decreto Coesione prevede un esonero contributivo a beneficio dei datori di lavoro privati per le assunzioni stabili dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025 di under 35 ossia di soggetti che, alla data dell’assunzione incentivata, non hanno compiuto il trentacinquesimo anno di età e non sono mai stati occupati a tempo indeterminato.
Lo sgravio giovani, escluso per i rapporti di lavoro domestico e di apprendistato, porta in dote all’azienda l’abbattimento totale dei contributi previdenziali a suo carico, esclusi i premi e contributi dovuti all’INAIL, per un periodo massimo di 24 mesi. L’ammontare dei contributi sgravati non può comunque eccedere la somma mensile di 500,00 euro per singolo lavoratore.
Tuttavia, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo occupazionale della Zona Economica Speciale Unica per il Mezzogiorno e di contribuire alla riduzione dei divari territoriali, la soglia mensile passa da 500,00 a 650,00 euro per i datori di lavoro privati che assumono in una sede o unità produttiva ubicata in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.
Attenzione ai licenziamenti!
L’esonero contributivo è riservato ai datori di lavoro che, nei sei mesi precedenti l’assunzione, non hanno proceduto a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo (GMO) ovvero a licenziamenti collettivi, nella stessa unità produttiva interessata dall’assunzione agevolata.
Al tempo stesso, incorre nella revoca dello sgravio (oltre al recupero di quanto già fruito) il datore di lavoro che, nei sei mesi successivi all’assunzione incentivata, procede al licenziamento per giustificato motivo oggettivo del lavoratore assunto con l’esonero ovvero di un altro dipendente impiegato con la stessa qualifica nella medesima unità produttiva.
Bonus assunzioni Donne
Il Decreto Coesione introduce un esonero contributivo per i datori di lavoro privati che dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025 assumono a tempo indeterminato lavoratrici svantaggiate (sovrapponibile al Bonus assunzione donne della Legge Fornero).
Il Bonus assunzione donne spetta per un periodo massimo di 24 mesi in misura pari al 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, eccezion fatta per premi e contributi Inail, nel rispetto del tetto mensile di 650,00 euro per ciascuna lavoratrice.
Il beneficio è riconosciuto ai datori di lavoro privati a fronte dell’assunzione a tempo indeterminato di:
- Donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, residenti nelle regioni della Zona Economica Speciale unica, ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione Europea e nelle aree di cui al Regolamento (UE) numero 651/2014 della Commissione, datato 17 giugno 2014, annualmente individuate con Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, adottato di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze;
- Donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti.
Incremento netto dell’occupazione
Per poter legittimamente fruire del Bonus Donne è necessario che, a seguito dell’assunzione incentivata, il datore di lavoro ottenga un incremento occupazionale netto, calcolato sulla base della differenza tra:
- Il numero dei lavoratori occupati rilevato in ciascun mese;
- Il numero dei lavoratori mediamente occupati nei dodici mesi precedenti.
Bonus assunzioni ZES
Il Bonus assunzioni ZES spetta ai datori di lavoro privati che dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025 assumono con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato personale non dirigenziale che, alla data dell’assunzione, hanno compiuto 35 anni di età e sono disoccupati da almeno 24 mesi.
L’esonero è riconosciuto altresì con riguardo ai soggetti che alla data dell’assunzione incentivata sono stati occupati a tempo indeterminato alle dipendenze di un diverso datore di lavoro che ha beneficiato parzialmente del Bonus ZES.
Possono accedere alla misura in argomento esclusivamente i datori di lavoro privati che, congiuntamente:
- Occupano fino a 10 dipendenti;
- Assumono presso una sede o unità produttiva ubicata in una delle regioni della Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno lavoratori delle medesime regioni.
Importo del Bonus assunzioni ZES
Lo sgravio si concretizza in un abbattimento totale dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, eccezion fatta per premi e contributi dovuti all’Inail, per un periodo massimo di 24 mesi e nel rispetto di un tetto mensile di 650,00 euro per ciascun lavoratore.
Licenziamenti
Per l’accesso allo sgravio e la successiva revoca della misura valgono le disposizioni sui licenziamenti, già descritte per il Bonus Giovani.
Testo del Decreto Coesione in Gazzetta Ufficiale
Qui di seguito alleghiamo il testo del DECRETO-LEGGE 7 maggio 2024, n. 60 così come pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Il Dl 60/2024 in questione, in vigore dal giorno 8 maggio, prevede tre distinte agevolazioni per assunzioni:
- Bonus giovani under 35;
- Bonus assunzione donne svantaggiate;
- Bonus ZES.
DECRETO-LEGGE 7 maggio 2024, n. 60 (Decreto Coesione) (292,1 KiB, 760 hits)