Con la progressiva diffusione delle nuove tecnologie e il passaggio ad un’informazione sempre più digitale, negli ultimi anni l’editoria è stata attraversata da profondi cambiamenti e novità sostanziali. Ecco perché il Fondo Editoria è intervenuto con incentivi ad hoc, per sostenere i lavoratori dell’ambito ed assumerli con contratto di lavoro stabile e a tempo indeterminato, proprio in questa delicata fase di radicale trasformazione di giornali, riviste e quotidiani.
In particolare, con un provvedimento in data 28 novembre, il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria ha definito le modalità per avvalersi dei contributi di cui al Fondo straordinario per gli interventi a supporto dell’editoria, in riferimento al 2023.
Il provvedimento in oggetto segue quello sulla disciplina dei contributi, per le assunzioni agevolate di professionisti e di giornalisti a tempo indeterminato e per la stabilizzazione dei contratti, ovvero il DPCM dello scorso 10 agosto (art. 4, commi 1 e 2). Quest’ultimo testo ha peraltro suddiviso le risorse del Fondo Editoria tra i diversi interventi.
Vediamo più da vicino gli aggiornamenti apportati dal decreto attuativo del Fondo straordinario per l’editoria.
Assunzioni agevolate giornalisti: contributi per l’assunzione a tempo indeterminato di giornalisti e esperti
Oltre ad occuparsi del cd. bonus edicole nei primi articoli, il provvedimento del Dipartimento dettaglia agli artt. 3 e 4 le modalità di fruizione dei nuovi bonus per le assunzioni di professionisti e giornalisti a tempo indeterminato e per la stabilizzazione dei contratti dei precari.
In particolare all’art. 3 del testo troviamo le condizioni per avvalersi del contributo per l’assunzione a tempo indeterminato di giornalisti e professionisti “under 36”. Infatti, nell’articolo si precisa che, sulla scorta dell’art. 4, comma 1, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dello scorso 10 agosto, ai datori di lavoro appartenenti alle imprese editrici di quotidiani e periodici, anche di nuova costituzione, alle agenzie di stampa e alle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, non partecipate dallo Stato, è assegnato:
un contributo forfettario nella misura di 10.000 euro per ogni assunzione con contratto di lavoro a tempo indeterminato, perfezionatosi nel corso dell’anno 2023, di giovani giornalisti e professionisti con età inferiore a 36 anni.
Attenzione però, in quanto i giovani professionisti devono avere la certificazione di una qualifica professionale ad hoc, nell’ambito della digitalizzazione editoriale, dell’informazione e della documentazione informatica, della comunicazione e sicurezza informatica, del servizio web e trasformazione digitale.
Il contributo per l’assunzione nel settore dell’editoria è previsto comunque entro il limite di 7,5 milioni di euro per l’anno in corso, che rappresenta il tetto di spesa.
Assunzioni agevolate editoria, la stabilizzazione dei contratti giornalistici
L’art. 4 del provvedimento del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria attiene invece alle modalità di fruizione del contributo per la stabilizzazione dei contratti giornalistici – un differente incentivo sicuramente degno di nota.
Ebbene, sulla scorta dell’art. 4, comma 2, del citato DPCM dello scorso 10 agosto 2023, ai datori di lavoro facenti parte di imprese editrici di quotidiani e periodici, come pure alle agenzie di stampa e alle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, non partecipate dallo Stato, viene assegnato:
un contributo forfettario nella misura di 14.000 euro per la trasformazione, nel corso dell’anno 2023, di un contratto giornalistico a tempo determinato o di collaborazione coordinata e continuativa, in contratto a tempo indeterminato.
Anche in questo caso, il contributo per la stabilizzazione è previsto entro la soglia di 7,5 milioni di euro per l’anno in corso (tetto di spesa). Non è previsto un requisito legato all’età anagrafica del beneficiario dell’incentivo.
Bonus assunzioni agevolate in editoria: chi può beneficiarne
Il provvedimento del Dipartimento specifica che sono ammesse ai contributi del Fondo Editoria le imprese che:
- hanno l’iscrizione nel registro degli operatori della comunicazione (ROC)
- non sono sottoposte a procedure di liquidazione volontaria, coatta amministrativa o
giudiziale
e che indicano, nel Registro delle imprese, un codice di classificazione ATECO tra i seguenti:
- 5813 edizione di quotidiani
- 5814 edizione di riviste e periodici
- 6391 agenzie di stampa
- 6010 trasmissioni radiofoniche
- 6020 trasmissioni televisive
Per ‘imprese’ il testo del provvedimento intende, lo ribadiamo, i datori di lavoro inclusi nelle imprese editrici di quotidiani e periodici, le agenzie di stampa e le emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, non partecipate dallo Stato.
Come richiedere ed ottenere i contributi editoria
Lo dettaglia il provvedimento del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria: onde accedere alle risorse del Fondo Editoria 2023 occorre spedire le richieste, con il procedimento utilizzabile nell’area riservata del portale www.impresainungiorno.gov.it – entro il periodo compreso tra il 23 aprile (ore 10.00) al 23 maggio 2024 (ore 17.00).
Oltre alla domanda, l’impresa istante dovrà allegare la documentazione che acclara e informa sui seguenti elementi:
- il possesso dei requisiti
- gli estremi dei contratti di assunzione o stabilizzazione sottoscritti nel periodo 1° gennaio – 31
dicembre 2023 (con il dettaglio del nominativo del soggetto assunto, della data di assunzione e della qualifica professionale e le informazioni sul contratto giornalistico applicato e sulle mansioni del lavoratore assunto) - i dati sul regime de minimis nei due esercizi finanziari anteriori e nell’esercizio finanziario in corso
- il conto corrente dell’impresa (per il versamento dell’aiuto economico)
I dati dichiarati per ciò che attiene alle assunzioni saranno poi controllati dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria attraverso i flussi informativi con l’Inps. La documentazione che comprova i contratti di lavoro e le qualifiche professionali dei giornalisti e professionisti assunti dovrà essere resa disponibile dall’impresa su domanda dell’amministrazione, in sede di controllo.
Pubblicazione della graduatoria dei beneficiari
Raccolte le domande e verificati i dati, il Dipartimento per l’informazione e l’editoria procederà a redigere l’elenco delle imprese a cui sarà erogato il contributo, con l’ammontare spettante per ognuno. L’elenco sarà poi approvato con decreto del Capo del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria e reso noto sul sito istituzionale dello stesso Dipartimento.
Ricordiamo infine che il contributo del Fondo Editoria sarà versato con accredito sul conto corrente intestato all’impresa istante, indicato nella stessa domanda di accesso alle agevolazioni.
Per ogni ulteriore informazione, rimandiamo comunque al testo del decreto attuativo del fondo straordinario editoria, disponibile in questa pagina.