Assegno unico figli per genitori divorziati o separati, quali sono le regole da seguire per ottenere l’assegno? Chi, come e quando fare domanda e quanto spetta? Come noto, dal 1° marzo 2022, l’INPS eroga l’assegno universale unico per i figli, in luogo di Assegni Familiari, bonus bebè e detrazioni per figli a carico. Per ottenere l’assegno, i genitori possono già fare domanda sul sito dell’INPS, oppure avvalersi del Contact Center Integrato o degli Istituti di Patronato. Infatti, c’è tempo fino al 30 giugno 2022 per presentare l’istanza e per recuperare anche gli arretrati dal mese di marzo. Dal 1° luglio 2022, invece, la prestazione decorrerà dal mese successivo a quello di presentazione.
Ciò detto, si pone una particolare problematica in relazione ai genitori divorziati o separati. Chi deve presentare la domanda? A chi spetta la prestazione e in che misura? Quale ISEE bisogna prendere a riferimento? I genitori devono mettersi d’accordo su chi deve presentare la domanda?
Aggiornamento del 20/04/2022: con il messaggio 1714 del 20 aprile 2022 l’INPS ha fornito ulteriori precisazioni in merito alla disciplina dell’assegno unico e universale con particolare riferimento al riconoscimento della maggiorazione, ai genitori separati e ai figli maggiorenni.
Nelle seguenti righe snoccioliamo, step-by-step, tutte le informazioni che i genitori divorziati o separati devono sapere se intendono presentare la domanda di assegno unico per i figli.
Assegno unico figli per genitori divorziati o separati: chi deve fare la domanda
Prima cosa da sapere è chi deve presentare la domanda per ottenere la prestazione. Chiaramente la responsabilità genitoriale è di entrambi, tuttavia soltanto uno dei due genitori può presentare la domanda. Tra l’altro, l’istanza può essere presentata una sola volta l’anno per lo stesso figlio. Quindi, l’anno prossimo bisogna naturalmente ripresentare la domanda.
Quindi, il genitore che si prende l’onere di presentare la domanda può indicare all’interno della stessa tutti i figli per i quali ha intenzione di ottenere la prestazione. Si ricorda, al riguardo, che l’importo sarà ovviamente maggiore se nella domanda figurano più figli. Inoltre, il genitore richiedente ha l’obbligo di indicare il CF dell’altro genitore per ciascun figlio all’interno della domanda stessa. Questa è una novità rispetto a quanto succedeva con gli ANF (assegno per il nucleo familiare).
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Come fare richiesta di assegno unico in caso di genitori divorziati o separati
Sia che i genitori siano divorziati o sperati sia che convivono insieme, la domanda deve essere presentare allo stesso modo.
Il richiedente, al tal proposito, ha tre opzioni a suo favore:
- online, sul sito internet dell’INPS;
- Contact center integrato;
- istituti di Patronato.
Nel primo caso, si ricorda solamente che bisogna essere in possesso di credenziali SPID di livello 2 o superiore o di una Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o di una Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Nel secondo caso, invece, è possibile contattare il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).
Nella terza fattispecie, invece, è possibile utilizzare i servizi offerti gratuitamente dagli istituti di Patronato.
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Quali documenti allegare e quali dati serve conoscere per fare domanda
Nell’ipotesi di genitori divorziati o separata, il richiedente dell’assegno unico in sede di invio dell’istanza deve indicare i seguenti dati:
- codice fiscale dei figli per i quali si richiede l’assegno unico;
- codice fiscale dell’altro genitore;
- i dati di pagamento.
Da notare che all’atto della compilazione online della domanda, l’utente avrà davanti a sé differenti casistiche per indicare la propria situazione familiare.
Va da sé che laddove il richiedente abbia ad esempio l’affido esclusivo del figlio dovrà selezionare la casella che prevede che “Il nucleo familiare comprende uno solo dei due genitori”.
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Quanto spetta di assegno unico per i figli per divorziati o separati
Ma quanto spetta a ciascun genitore qualora siano divorziati o separati? La prestazione spetta interamente al genitore richiedente? Ovviamente no. Entrambi i genitori hanno diritto in egual misura alla prestazione, ossia concorrono ciascuno per il 50%.
Questa percentuale non cambia mai. Nel senso che prescinde dal fatto che il genitore X versi, ad esempio, l’assegno di mantenimento al genitore Y, o viceversa.
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È possibile scegliere che la prestazione venga erogata per intero a soltanto uno dei genitori? Certamente sì. La procedura permette anche di scegliere in fase di richiesta che la prestazione venga assegnata per intero al genitore richiedente. Inutile dire che è necessario l’accordo dell’altro genitore affinché l’INPS proceda con l’erogazione del 100% dell’assegno a uno dei due genitori.
In quest’ultimo caso, afferma la norma, che il genitore non richiedente non ha l’obbligo di confermare tramite la procedura che è d’accordo con la scelta di concedere il 100% della prestazione all’altro genitore. Tuttavia, rimane in capo al genitore non richiedere la facoltà di poter chieder e in un secondo momento che la ripartizione avvenga al 50% ciascuno. Questa opzione può essere esercitata direttamente sul sito dell’INPS loggandosi dell’area riservata. In pratica, bisogna recuperare la domanda già inviata e inserire anche i propri dati tra i beneficiari della prestazione in modo tale da ottenere anche la propria quota.
In poche parole, il genitore che non richiede la prestazione non ha l’obbligo di dare il nulla osta all’altro genitore per inviare la domanda. Tuttavia, resta salva la possibilità di concorrere per la prestazione in un secondo momento.
Ulteriori precisazioni INPS del 20/04/2022
Come detto in premessa l’INPS con il messaggio n. 1714 del 20 aprile 2022, fornisce ulteriori chiarimenti sul riconoscimento della maggiorazione nelle seguenti condizioni familiari particolari:
- genitori entrambi lavoratori;
- nuclei numerosi;
- genitori separati.
Per quanto riguarda i genitori separati l’assegno unico e universale è erogato in uguale misura tra coloro che esercitano la responsabilità genitoriale, ovvero l’affidamento condiviso dei figli. Tuttavia, può essere stabilito che il contributo venga interamente erogato solo a uno dei due, attestando in procedura l’accordo tra le parti.
Messaggio INPS n. 1714 del 20 aprile 2022
Di seguito il messaggio INPS in oggetto per maggiori approfondimenti.
INPS, Messaggio 1714 del 20 aprile 2022 (84,7 KiB, 861 hits)