L’assegno di maternità dei Comuni, è un contributo economico rivolto alle madri che non hanno accesso ad altre indennità di maternità. Si tratta di un supporto fondamentale per le famiglie con un basso reddito, concesso dai Comuni e pagato dall’INPS.
Nel 2025, l’importo e la soglia ISEE necessari per accedere al beneficio sono stati rivalutati in base all’inflazione. La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha comunicato che il tasso di adeguamento ISTAT per il 2024 è stato pari allo 0,8%, determinando un incremento dell’importo dell’assegno e della soglia di reddito.
Di seguito, vediamo tutti i dettagli su chi può richiedere l’assegno, come funziona e quali documenti sono necessari per presentare la domanda.
Quanto spetta con l’assegno di maternità 2025?
L’importo dell’assegno di maternità viene aggiornato annualmente in base alla variazione ISTAT. Per il 2025, il valore mensile dell’assegno è pari a 407,40 euro. Poiché il contributo viene erogato per un massimo di 5 mesi, l’ammontare totale del beneficio raggiunge i 2.037 euro.
Per poter beneficiare dell’assegno, il reddito familiare non deve superare la soglia ISEE di 20.382,90 euro.
Come funziona l’assegno di maternità dei Comuni?
L’assegno di maternità è una misura di assistenza economica destinata alle madri che:
- Non ricevono un’indennità di maternità dall’INPS o dal datore di lavoro;
- Hanno un ISEE inferiore alla soglia stabilita;
- Sono residenti in Italia al momento della nascita, adozione o affidamento preadottivo del minore.
L’assegno viene concesso per un massimo di cinque mesi e viene erogato direttamente dall’INPS, su richiesta del Comune di residenza della madre.
Quali sono i documenti richiesti?
Per presentare la domanda, la madre deve allegare la seguente documentazione:
- Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il calcolo dell’ISEE;
- Autocertificazione con l’indicazione della residenza e della cittadinanza;
- Documento d’identità in corso di validità;
- Permesso di soggiorno, se la richiedente è una cittadina extracomunitaria.
Nel caso in cui la madre abbia diritto a un’altra indennità di maternità, ma di importo inferiore a quello dell’assegno comunale, può richiedere un’integrazione fino al valore massimo stabilito dalla normativa.
A chi fare domanda per l’assegno di maternità?
La richiesta dell’assegno deve essere effettuata presso il Comune di residenza della madre, il quale verifica la sussistenza dei requisiti e trasmette la pratica all’INPS per il pagamento.
Il Comune può fornire ulteriori indicazioni sulla procedura e potrebbe richiedere documentazione aggiuntiva in base a regolamenti specifici.
Nei seguenti casi particolari, la domanda può essere presentata da soggetti diversi dalla madre:
- Padre del bambino, nel caso in cui la madre sia minorenne o deceduta;
- Affidatario o adottante, se il minore è stato adottato o affidato preadottivamente;
- Tutore legale, nel caso in cui il bambino non sia stato riconosciuto dai genitori.
Quali sono le scadenze per fare domanda?
La richiesta di assegno di maternità deve essere presentata entro 6 mesi dalla nascita del bambino o dall’adozione/affidamento preadottivo.
Se la domanda viene inoltrata dopo questa scadenza, il beneficio non potrà essere riconosciuto.
Si consiglia di presentare la richiesta il prima possibile, in modo da evitare ritardi nell’elaborazione della pratica da parte del Comune e dell’INPS.
Assegno di maternità 2025: tabella riepilogativa
Informazione | Dettaglio |
---|---|
Importo mensile | 407,40 euro |
Durata del beneficio | 5 mesi |
Importo totale | 2.037 euro |
Soglia ISEE | 20.382,90 euro |
Chi può richiederlo | Madri disoccupate o prive di altra indennità |
Dove fare domanda | Comune di residenza |
Termine per la richiesta | Entro 6 mesi dalla nascita o adozione |
Ente pagatore | INPS |
Si raccomanda di consultare il proprio Comune di residenza per verificare la documentazione richiesta e assicurarsi di rispettare le tempistiche previste dalla normativa.
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