Il disegno di legge delega governativo per la riforma del mercato del lavoro, cosiddetto Jobs act, approvato con modifiche dalla Camera il 25 novembre scorso è stato approvato in via definitiva al Senato con voto di fiducia con 166 sì, 112 no e un astenuto.
Il Ddl prevede 5 diverse deleghe al Governo, da esercitare entro 6 mesi dall’approvazione della legge e il testo definitivo sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale probabilmente già nella giornata di oggi. Il testo comunque rimane quello approvato dalla Camera.
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Come detto sopra il disegno di legge contiene cinque deleghe legislative, che intervengono su importanti e vasti ambiti del diritto del lavoro. All’interno di questa cornice il Governo nei prossimi 6 mesi dovrà procedere all’approvazione dei Decreti delegati o decreti attuativi; il ministro Poletti, protagonista della riforma insieme al premier Renzi, ha già anticipato che per gennaio arriveranno i primi decreti riguardo al contratto a tutele crescenti che sarà accompagnato quindi dallo sgravio contributivo da approvare con la legge di stabilità 2015.
Le deleghe legislative
Delega in materia di ammortizzatori sociali, lo scopo di questa delega è di assicurare un sistema di garanzia universale, cosiddetta NASPI o sussidio universale ovvero per tutti i lavoratori, con tutele uniformi e legate alla storia contributiva dei lavoratori, nonché di razionalizzare la normativa in materia d’integrazione salariale. Si continua quindi nell’opera di razionalizzazione iniziata con la Riforma Fornero che andava adaccorpare indennità di mobilità e disoccupazione per renderla uniforme a tutti i lavoratori, in previsione del contratto a tutele crescenti e della graduale scomparsa dei contratti di collaborazione. In quest’ottica anche la Cassa integrazione in deroga dovrebbe essere superata.
Delega in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ha lo scopo di riordinare la normativa in materia di servizi per il lavoro, per garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politiche attive del lavoro su tutto il territorio nazionale, prevedendo la nascita di un’Agenzia nazionale per l’occupazione (con competenze gestionali in materia di servizi per l’impiego, politiche attive e ASpI, con il contestuale riordino degli enti operanti nel settore) e il rafforzamento dei servizi per l’impiego.
Delega in materia di semplificazione delle procedure e degli adempimenti, per conseguire obiettivi di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro, al fine di ridurre gli adempimenti a carico di cittadini e imprese. Lo scopo è quello di ridurre il numero di adempimenti inerenti il rapporto di lavoro.
Delega in materia di riordino delle forme contrattuali e dell’attività ispettiva, finalizzata a rafforzare le opportunità d’ingresso nel mondo del lavoro e ai riordinare i contratti di lavoro vigenti. In particolare, si prevede la redazione di un testo organico di disciplina delle varie tipologie contrattuali; la previsione, per le nuove assunzioni, del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all’anzianità di servizio; l’introduzione del compenso orario minimo; la ridefinizione della disciplina vigente in materia di mansioni (con la possibilità di “demansionamenti”) e controllo a distanza dei lavoratori.
Delega in materia di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro, lo scopo è quello di garantire adeguato sostegno alla genitorialità e favorire le opportunità di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per la generalità dei lavoratori. Si prevede in particolare l’estensione del congedo di maternità anche alle lavoratrici parasubordinate, la formazione di un credito d’imposta per le lavoratrici madri anche autonome, l’armonizzazione del regime delle detrazioni per il coniuge a carico e altro.