Lo scorso 4 giugno è iniziata la nuova campagna nazionale a sostegno del piano di prevenzione sulle malattie professionali, promossa dall’INAIL insieme ai ministeri del Lavoro e delle Politiche sociali e della Salute, le Regioni e le Province autonome, in collaborazione con le organizzazioni sindacali e di rappresentanza dei datori di lavoro.
La campagna affianca e sostiene il Piano nazionale di prevenzione sulle malattie professionali e punta ad innalzare i livelli di prevenzione sul lavoro favorendo una ampia acquisizione di conoscenze e una maggiore consapevolezza dei rischi, con l’obiettivo di incidere sui comportamenti quotidiani di tutti.
La campagna informativa, composta da manifesti, banner e spot, sarà visibile per tutto il mese di giugno e, si rivolge a un target eterogeneo, che comprende tutti i soggetti chiamati a svolgere un ruolo attivo per la tutela della salute nei luoghi di lavoro: datori di lavoro, lavoratori, responsabili dei servizi di prevenzione e protezione, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e medici (di famiglia, ambulatoriali, competenti, etc.).
I dati statistici dell’INAIL attestano un andamento delle malattie professionali in forte crescita negli ultimi anni in tutte le aree del nostro Paese. Le denunce, infatti, sono passate dalle 26.745 del 2006 alle 42.397 del 2010. Questo aumento sostenuto si spiega con le numerose iniziative avviate dall’Istituto, con il contributo delle parti sociali e dei medici di famiglia, volte a sensibilizzare i lavoratori e i datori di lavoro per favorire l’emersione delle cosiddette malattie “nascoste”, e con l’entrata in vigore, con il decreto ministeriale del 9 aprile 2008, delle nuove tabelle che hanno incluso molte patologie che in precedenza ne erano escluse, esonerando il lavoratore dall’onere della prova della loro origine lavorativa e incentivando così il ricorso alla tutela assicurativa.
In quasi due casi su tre problemi osteo-articolari e muscolo-tendinei. Circa il 60% delle denunce riguarda malattie osteo-articolari e muscolo-tendinee, dovute prevalentemente a sovraccarico bio-meccanico. Tra queste, in particolare, spiccano le affezioni dei dischi intervertebrali (oltre novemila denunce) e le tendiniti (più di ottomila), che sono più che raddoppiate nell’ultimo quinquennio. Seguono l’ipoacusia da rumore (circa seimila casi all’anno e fino al 2008 la patologia più diffusa), le malattie da asbesto (asbestosi, neoplasie e placche pleuriche), con oltre duemila casi all’anno e in crescita, e le malattie respiratorie, che sono circa duemila all’anno, escludendo quelle correlate all’asbesto.
C’è una sezione sul sito del Ministero del lavoro, interamente dedicata all’argomento dove, è possibile visionare documenti, prendere informazioni e, consultare dati destinati a tutti coloro che vogliano accrescere i livelli di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro e più in generale nella vita di tutti i giorni. Nella sezione sono richiamate anche le misure di tutela previste dalla normativa in caso di insorgenza della malattia.
La campagna prende in esame tre settori lavorativi a maggior rischio di malattie professionali: trasporti, agricoltura e grande distribuzione, e fa riferimento, in particolare, a due principali patologie: i disturbi muscolo-scheletrici e le malattie respiratorie, comprese le allergopatie.
E’ stata realizzata una creatività di forte impatto e di facile memorizzazione, multi soggetto, maschile e femminile, rappresentativi delle due malattie professionali mediante una iperbole e indirizzata ad un target di riferimento specifico quale quello dei lavoratori, datori di lavoro e medici.
Il visual maschile vuole rappresentare una postura non consona tenuta durante un’attività lavorativa caratterizzata dal sollevamento di pesi, postura che peraltro diventa un elemento identificativo del disturbo. Le scatole assumono la sembianze di una spina dorsale rappresentative di un messaggio fortemente esplicativo:“La salute nei luoghi di lavoro è importante. Non voltarle le spalle.”
L’altro visual utilizza la figura di una donna intenta a “diserbare” un terreno agricolo con l’uso di un macchinario dal quale vengono inalati fumi nocivi. Qui l’elemento iconico è rappresentato dai polmoni identificativi dell’apparato respiratorio interpretati dal messaggio “La salute nei luoghi di lavoro è importante. Non buttarla all’aria.”
Il piano prevede poi la realizzazione sul territorio di momenti di approfondimento, giornate di informazione e formazione focalizzate sulle esigenze dei singoli target per incidere significativamente su consapevolezze e comportamenti di ciascuno.
La campagna sul sito del Ministero del lavoro
Segui gli aggiornamenti su Google News!
Segui Lavoro e Diritti su WhatsApp, Facebook, YouTube o via email