Coloro che intendono intraprendere un percorso professionale in ambito legale, potrebbero considerare l’opportunità relativa alla ricerca di 80 laureati, da inserire come tirocinanti presso la Corte di Cassazione. Infatti proprio in questi giorni è stato pubblicato il bando di selezione, con tutti i dettagli relativi al funzionamento di un’iniziativa che vuole costituire un ponte tra mondo universitario e mondo del lavoro.
Vediamo insieme come fare a partecipare, quali requisiti sono richiesti e in che cosa si sostanzierà il tirocinio. Ecco le principali informazioni utili.
Corte di Cassazione, bando per 80 tirocini: quali sono i requisiti richiesti
Come indica il portale governativo Cliclavoro, saranno i laureati in giurisprudenza (percorso di studi di durata almeno quadriennale) – e coloro che sono iscritti allo stesso corso e che hanno superato tutti i relativi esami – a poter fare domanda ed accedere ai tirocini previsti dal bando presso la Corte di Cassazione.
Oltre a ciò gli interessati e le interessate dovranno:
- essere in possesso dei requisiti di onorabilità;
- aver riportato una media di almeno 27/30 negli esami di diritto costituzionale, privato, processuale civile, commerciale, penale, processuale penale, amministrativo e del lavoro;
- aver conseguito la laurea con un voto non inferiore a 105/110;
- non aver compiuto i trent’anni d’età alla data di scadenza del bando.
Inoltre, titoli di preferenza saranno in primis la media dei voti, il voto di laurea e la minore età anagrafica e – a seguire – la partecipazione a corsi di perfezionamento post-laurea in campo giuridico.
Nel bando non potrà essere espressa preferenza sul servizio civile o penale e il tirocinante potrà accedere al periodo di formazione teorico-pratica per una sola volta.
Stage presso la Corte di Cassazione, come funziona e quanto dura
Il tirocinio presso la Corte di Cassazione avrà una durata complessiva di 18 mesi, ossia dal 1° ottobre 2024 al 1° aprile 2026.
Come indicano le regole in materia, ogni tirocinante ammesso sarà inserito in un Ufficio per il Processo delle sezioni civili o penali presso la Suprema Corte. In particolare:
- il tirocinio sarà coordinato da due magistrati della Corte, uno per il settore civile ed uno per il penale;
- il soggetto selezionato parteciperà a ciascun settore dell’organizzazione della Corte, presenziando alle udienze del processo, accedendo e occupandosi dello studio dei fascicoli processuali e della stesura degli elaborati richiesti dagli affidatari.
Di fatto gli ammessi assisteranno e coadiuveranno il magistrato nello svolgimento delle ordinarie attività. Come indicato al comma 4 dell’art. 73 del decreto di cui sopra, agli ammessi ai tirocini presso la Cassazione il Ministero della giustizia darà le dotazioni strumentali, li metterà nella condizione di accedere ai sistemi informatici ministeriali e darà loro l’opportuna assistenza tecnica.
I tirocinanti non potranno però avere accesso ai fascicoli legati ai procedimenti, rispetto ai quali sono in conflitto di interessi per conto proprio o di terzi – inclusi i fascicoli relativi ai procedimenti trattati dall’avvocato presso cui effettuano il tirocinio. Ovviamente la formazione teorico-pratica dovrà essere svolta rispettando gli obblighi di riservatezza in merito ai dati, alle informazioni e alle notizie acquisite.
Compatibilità con altre attività
Il periodo in oggetto potrà essere effettuato contestualmente a differenti attività di utilità teorico-pratica, incluso il dottorato di ricerca, il tirocinio per l’accesso alla professione di avvocato o di notaio e la frequenza dei corsi delle scuole di specializzazione per le professioni legali, a patto che tali attività abbiano modalità compatibili con il conseguimento di un’adeguata formazione.
I tirocinanti dovranno altresì garantire la loro presenza lavorativa per almeno due giorni a settimana.
Relazione finale
Il magistrato formatore redigerà, alla fine del tirocinio, una relazione sull’andamento e sull’esito del periodo di formazione e la trasmetterà al capo dell’ufficio. Per l’accesso alla professione di avvocato e di notaio l’esito positivo dello stage in oggetto è valutato per il periodo di un anno:
- ai fini del compimento del periodo di tirocinio professionale;
- ai fini della frequenza dei corsi della scuola di specializzazione per le professioni legali.
Da notare che altresì l’esito positivo dell’esperienza rappresenterà titolo di preferenza a parità di merito, a norma dell’art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, nei concorsi varati dall’amministrazione della giustizia, dall’amministrazione della giustizia amministrativa e dall’Avvocatura dello Stato.
Quanto spetta ai tirocinanti?
I tirocini Corte di Cassazione non fanno incassare alcun compenso o retribuzione, e non determinano l’insorgenza di un alcun rapporto di lavoro dipendente, né di obblighi previdenziali o assicurativi a carico dell’Amministrazione.
Tuttavia ogni singolo tirocinante avrà diritto ad un rimborso spese in misura non superiore a 400 euro mensili, come previsto dall’art. 73 del DL 69 del 2013.
Testo del Bando e come fare domanda
Per partecipare sarà necessario fare domanda sulla piattaforma dedicata, disponibile all’interno del sito web ufficiale del Ministero della Giustizia. Dalla questo link invece è possibile reperire il bando completo.
Per partecipare bisogna ricordare due date:
- l’iscrizione alla procedura di selezione dovrà avvenire entro il 15 luglio
- entro il 25 luglio dovrà essere inviata all’indirizzo mail tirocini.cassazione@giustizia.it l’attestazione del proprio ateneo – inclusiva del voto di laurea e dei voti degli esami di cui sopra – dettagliando la data e il numero ID identificativo dell’inserimento della richiesta sull’apposita piattaforma.
Rimarchiamo infine che gli 80 tirocini in Cassazione avranno inizio il primo ottobre 2024.