Negli ultimi anni stanno prendendo piede nel mondo del lavoro gli Istituti Tecnici Superiori (in sigla ITS), nati nel 2010 come vera e propria novità nel panorama formativo italiano, in quanto espressione di una strategia fondata sulla connessione delle politiche d’istruzione, formazione e lavoro, con i processi industriali. Si tratta di un segmento di formazione terziaria non universitaria, strettamente collegata all’apprendistato, che risponde all’esigenza delle imprese di avere nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche per promuovere i processi di innovazione.
Ricordiamo infatti che fra le sue varie forme, vi è l’apprendistato di alta formazione e ricerca, pensato per i giovani dai 18 e i 29 anni compiuti, finalizzato al conseguimento di titoli di studio universitari e dell’alta formazione, compresi i dottorati di ricerca, i diplomi relativi ai percorsi degli istituti tecnici superiori, per attività di ricerca nonché per il praticantato per l’accesso alle professioni ordinistiche.
Fatta questa utile premessa analizziamo in dettaglio cos’è e come funziona il sistema ITS – Istituto Tecnico Superiore.
Cosa sono gli ITS?
Gli ITS (Istituti Tecnici Superiori) si qualificano come scuole di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica post-diploma, grazie alle quali si consegue il titolo di tecnico superiore.
Sono espressione, si legge sulla pagina dedicata del Ministero dell’Istruzione (“miur.gov.it – Argomenti e Servizi – Scuola – Percorsi post diploma”) di una strategia “fondata sulla connessione delle politiche d’istruzione, formazione e lavoro con le politiche industriali”.
Ad oggi, in Italia, si contano 124 Istituti Tecnici Superiori, mentre sei sono le aree tecnologiche interessate:
- Efficienza energetica;
- Mobilità sostenibile;
- Nuove tecnologie della vita;
- Nuove tecnologie per il Made in Italy (Sistema agroalimentare, Sistema casa, Sistema meccanica, Sistema moda, Servizi alle imprese);
- Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali / Turismo;
- Tecnologie della informazione e della comunicazione.
La forma giuridica utilizzata per gli ITS è la “Fondazione di partecipazione”, un esempio particolare di ente privato, utilizzato dalla Pubblica amministrazione per svolgere attività di pubblica utilità con il concorso di soggetti privati. I corsi ITS, non a caso, sono realizzati in collaborazione con imprese, università, centri di ricerca ed enti locali.
A cosa servono gli Istituti Tecnici Superiori
Grazie alle sei aree tecnologiche e strategiche per lo sviluppo economico e la competitività del Paese, su cui si fonda la formazione negli ITS, si vuole sostenere il tessuto produttivo italiano, in particolare in termini di fabbisogno di innovazione e trasferimento tecnologico delle piccole e medie imprese.
Realizzati secondo il modello organizzativo della Fondazione di partecipazione, in collaborazione con imprese, università, centri di ricerca scientifica e tecnologica, enti locali e sistema scolastico e formativo, gli ITS formano tecnici superiori in aree strategiche per lo sviluppo e la competitività del sistema Italia, preparando i quadri intermedi specializzati, che nelle aziende possono altresì aiutare, governare e sfruttare le potenzialità di Industria 4.0.
Istituti Tecnici Superiori: come accedere ai corsi
L’accesso ai corsi ITS avviene per selezione, riservata a coloro che sono in possessi di:
- Diploma di istruzione seconda superiore;
- Diploma quadriennale di istruzione e formazione professionale cui si somma un corso annuale IFTS.
Una buona conoscenza dell’informatica e della lingua inglese “costituisce requisito preferenziale per l’ammissione ai percorsi” (sito Miur).
In ogni caso è garantita la possibilità di frequentare moduli di preparazione specifica, finalizzati a riallineare le competenze mancanti.
Quando durano i corsi e come sono organizzati
Per quanto riguarda la durata, i corsi organizzati da un Istituto Tecnico Superiore interessano di norma quattro semestri (ma possono arrivare anche fino a sei) per un totale di 1.800 / 2.000 ore.
Il 30% della durata dei corsi (fino ad 800 ore) è svolto in azienda, grazie a progetti ed attività su misura per lo studente.
Oltre allo stage, l’esperienza lavorativa in azienda può essere svolta in regime di apprendistato “garantendo una maggiore integrazione tra formazione e lavoro, per ridurre il disallineamento tra domanda e offerta di figure e competenze professionali” (sito Miur).
Organizzazione didattica
I corsi sono tenuti per almeno il 50% da docenti professionisti del settore, messi a disposizione dalle aziende che collaborano con l’ITS.
L’organizzazione didattica è strutturata per competenze anziché per materie. La competenza (si legge sul sito ufficiale “sistemaits.it – chi siamo” è la “capacità di mettere a frutto quello che si sa per realizzare qualcosa”.
Gli approcci didattici più utilizzati negli Istituti sono “learning-by-doing, problem solving, design thinking” (sito ufficiale).
Industria 4.0
La metà dei percorsi, stando a quanto si legge sul portale “sistemaits.it” utilizza le tecnologie che caratterizzano “Industria 4.0”.
I docenti, dal canto loro, utilizzando metodologie specifiche per imparare a lavorare “con le tecnologie 4.0 che, grazie alla collaborazione delle imprese, permettono di realizzare progetti e prodotti innovativi” (sito ufficiale).
Quali sono i percorsi formativi
Vediamo ora quali sono i percorsi formativi organizzati dagli Istituti Tecnici Superiori.
It’s green
Il percorso dedicato all’efficienza energetica si pone l’obiettivo di formare le seguenti figure professionali:
- Tecnico superiore per l’approvvigionamento energetico e la costruzione di impianti;
- ” per la gestione e verifica di impianti energetici;
- ” per il risparmio energetico nell’edilizia sostenibile.
It’s motion
Grazie all’area tecnologica dedicata alla mobilità sostenibile si ha la possibilità di diventare:
- Tecnico superiore per la mobilità delle persone e delle merci;
- ” per la produzione e manutenzione di mezzi di trasporto e / o relative infrastrutture;
- ” per l’infomobilità e le infrastrutture logistiche.
It’s tech
Le figure professionali che si formano nell’area dedicata alle nuove tecnologie della vita sono:
- Tecnico superiore per la ricerca e lo sviluppo di prodotti e processi a base biotecnologica;
- ” per il sistema di qualità di prodotti e processi a base biotecnologica;
- ” per la produzione di apparecchi e dispositivi diagnostici, terapeutici e riabilitativi.
It’s Italy
L’area dedicata al Made in Italy si preoccupa di formare le seguenti figurare – Tecnico superiore:
- responsabile delle produzioni e delle trasformazioni agrarie, agroalimentari e agroindustriali;
- per il controllo, la valorizzazione e il marketing delle produzioni agrarie, agroalimentari e agroindustriali;
- gestione dell’ambiente nel sistema agroalimentare;
- l’innovazione e la qualità delle abitazioni;
- di processo, prodotto, comunicazione e marketing per il settore arredamento;
- per l’innovazione di processi e prodotti meccanici;
- per l’automazione ed i sistemi meccatronici;
- il coordinamento dei processi di progettazione, comunicazione e marketing del prodotto moda;
- di processo, prodotto, comunicazione e marketing per il settore tessile – abbigliamento – moda;
- di processo e prodotto per la nobilitazione degli articoli tessili – abbigliamento – moda;
- processo, prodotto, comunicazione e marketing per il settore calzature – moda;
- per il marketing e l’internazionalizzazione delle imprese;
- per la sostenibilità dei prodotti (design e packaging).
It’s culture
Gli ambiti professionali del percorso dedicato alle tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – turismo sono – Tecnico superiore:
- per la promozione e il marketing delle filiere turistiche e delle attività culturali;
- per la gestione di strutture turistico – ricettive;
- la conduzione del cantiere di restauro architettonico;
- la produzione / riproduzione di artefatti artistici.
It’IT
L’area delle tecnologie per l’informazione e la comunicazione è dedicata alle seguenti figure professionali – Tecnico superiore:
- per i metodi e le tecnologie per lo sviluppo di sistemi software;
- l’organizzazione e la fruizione dell’informazione e della conoscenza;
- le architetture e le infrastrutture per i sistemi di comunicazione.
Come funziona la Verifica finale negli ITS
I corsi sopra descritti a cura degli ITS si concludono con le verifiche finali, condotte da un’apposita commissione composta da rappresentanti della scuola, dell’università, della formazione professionale ed esperti del mondo del lavoro.
Al completamento del percorso si consegue il Diploma di Tecnico Superiore, rilasciato dal Ministero dell’Istruzione e riconosciuto dallo Stato italiano.
Le competenze acquisite con l’ITS – Istituto Tecnico Superiore corrispondono al Quadro europeo delle qualifiche – EQF:
- Percorso Biennale, V livello EQF;
- Percorso Triennale VI livello EQF.
Per favorire poi la circolazione in “ambito nazionale ed europeo, il titolo è corredato dall’EUROPASS diploma supplement” (sito Miur), riconosciuto a livello internazionale, il quale fornisce una descrizione delle conoscenze e delle competenze acquisite.
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