Notizie assai attese, per coloro che hanno ottenuto la laurea in giurisprudenza ed intendono cimentarsi nell’esame per diventare avvocato. Lo scorso 4 agosto il Ministero della Giustizia ha infatti pubblicato in In G.U. 4ª s.s. – Concorsi ed Esami n. 59 del 4 agosto 2023 il bando che dispone l’avvio della procedura concorsuale per l’abilitazione alla professione di avvocato.
Ecco allora i principali dettagli da sapere sulle modalità di effettuazione delle prove, come anche sulla domanda e le date di riferimento. I dettagli.
Leggi anche: concorsi Agenzia delle Entrate per 4.500 funzionari, ecco la proroga scadenza domanda
Concorso avvocati 2023: le novità
Chi intende diventare avvocato e dunque assistere cittadini, imprese, enti e organizzazioni nello svolgimento di cause in tribunale, come pure fornire consulenze e pareri di ambito giuridico, deve sapere che l’esame di avvocato 2023 sarà svolto secondo le novità e le modalità di cui al decreto n. 51 suddetto.
Nei mesi scorsi l’associazione giovani avvocati aveva manifestato in una comunicazione al ministro della Giustizia la preoccupazione per la circolare interna – diretta alle Corti d’Appello – che pareva annunciare il ritorno ad esami di abilitazione con modalità ordinarie e l’archiviazione della selezione tramite doppio orale – previsto a seguito della pandemia. L’associazione chiese infatti la proroga delle attuali regole sul doppio orale, quanto meno per l’esame da avvocato 2023.
Di fatto detta raccomandazione è stata considerata ed almeno parzialmente accolta: infatti compare nella legge di conversione del decreto 51/2023, di cui alla Gazzetta Ufficiale il 5 luglio scorso. Ciò significa che l’esame di avvocato 2023 sarà ancora organizzato in base alla normativa speciale, pur con alcune integrazioni. In ogni caso, l’esame orale avrà un ruolo preponderante, con tre differenti fasi atte a valutare la preparazione di ogni singolo/a candidato/a.
Con la fine delle regole previste per il periodo di emergenza si torna alla prova scritta, e non più soltanto il doppio orale rafforzato.
Prova scritta: come funzi0na?
La prima parte dell’esame di avvocato 2023 comporterà la redazione, da parte di ogni partecipante, di un atto giudiziario su argomenti selezionati dal Ministero della Giustizia nelle tre aree civile, penale ed amministrativa.
Al candidato la possibilità di scegliere l’argomento, evidentemente in base al tipo di percorso svolto durante la pratica forense. 7 ore di tempo in totale per completare la prova, a partire dalla dettatura.
Prova orale: come funziona?
Questa parte dell’esame sarà accessibile soltanto a coloro che allo scritto riescono a conseguire almeno 18/30, ovvero la sufficienza. L’orale, come abbiamo accennato, avrà un ruolo nient’affatto secondario rispetto allo scritto, come richiesto dall’associazione giovani avvocati. Ecco i dettagli delle tre fasi in cui è composta:
- esame e discussione di una questione giuridica pratico applicativa, e pertanto il singolo/a candidato/a dovrà cimentarsi nella soluzione di un caso concreto, che presuppone approfondite conoscenze di diritto sostanziale e di diritto processuale. In questa fase la materia viene scelta preventivamente dal partecipante, tra diritto civile, diritto penale e diritto amministrativo. Si tratta di qualcosa di simile a quanto visto negli ultimi anni con la prima prova dell’orale rafforzato;
- discussione di brevi questioni che comprovino però le abilità argomentative e di analisi giuridica del candidato/a. La capacità di argomentare è fondamentale in ogni buon avvocato e perciò il partecipante all’esame dovrà altresì cimentarsi in tre materie, di cui una di diritto processuale, da lui scelte previamente tra diritto civile, diritto penale, diritto amministrativo, diritto processuale civile e diritto processuale penale;
- colloquio mirato alla valutazione della conoscenza dell’ordinamento forense e dei diritti e doveri dell’avvocato.
La possibilità di effettuare la prova orale da remoto, ovvero a distanza e con l’utilizzo degli strumenti informatici, sarà valutata di volta in volta da ogni Presidente della commissione d’esame.
Entro quando fare domanda e quando inizia l’esame
Gli interessati e le interessate a fare l’esame avvocato 2023 debbono ricordare che le domande vanno inviate nel periodo compreso tra il 3 ottobre e all’11 novembre prossimo, in forma telematica. Di riferimento è il sito del Ministero della Giustizia, sezione Strumenti/concorsi, esami, assunzioni. E’ necessaria la registrazione al servizio e l’autenticazione tramite le consuete credenziali SPID di secondo livello, CIE oppure CNS.
Affinché sia possibile fare validamente domanda, oltre a fornire tutti i dati richiesti dalla procedura di candidatura occorre adempiere all’obbligo del versamento della tassa di iscrizione sulla PagoPA, pari a 78,91 euro.
Ricordiamo infine che c’è ancora tempo prima della fatidica data di inizio delle sessioni di esame di abilitazione alla professione: infatti la prova scritta sarà il 12 dicembre prossimo nei diversi distretti di corte d’appello. Sarà possibile partecipare soltanto a condizione di aver terminato la pratica forense entro il 10 novembre.
Ricordiamo altresì che all’orizzonte vi è il passaggio dal 2024 ad una nuova formula che non permetterà più l’utilizzo dei codici e ciò certamente renderà più impegnativo l’esame.
Il bando dell’esame di avvocato è visualizzabile in questa pagina.
Leggi anche: concorso per 1.740 posti da insegnanti educazione motoria, ecco requisiti, prove e domanda