Nuove occasioni lavorative per quasi mille dirigenti scolastici, grazie ad un decreto del 3 ottobre scorso – pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 21 novembre, con cui il Ministero dell’istruzione e del merito potrà bandire nuove selezioni per individuare queste figure professionali.
Di fatto nulla di nuovo perché i bandi di concorso sono attesi da tempo, e sono appunto due: uno ordinario e l’altro rivolto a chi non ha passato il concorso tenutosi nel 2017 e ha fatto ricorso. Nel complesso si dovranno reperire 979 unità di personale che saranno individuate e messe sotto contratto per lavorare nella dirigenza di istituti scolastici, per gli anni scolastici 2023/2024, 2024/2025 e 2025/2026.
Nelle due distinte selezioni la suddivisione dei posti segue quanto previsto dal decreto Milleproroghe, ovvero il DL n. 198 del 2022 poi convertito nella legge n. 14 di quest’anno. Ebbene, vi saranno 587 posti disponibili per il concorso ordinario dirigenti scolastici, mentre 392 posti saranno quelli per il concorso riservato dirigenti scolastici.
In attesa di leggere i testi dei bandi dei concorsi dirigenti scolastici, che saranno pubblicati prossimamente, facciamo il punto su quanto si sa al momento su queste nuove selezioni.
Concorso dirigenti scolastici 2023
Di seguito le informazioni al momento note su questa specifica procedura di selezione, con la precisazione che il bando è atteso in pubblicazione entro l’anno, e comunque prima del bando del concorso riservato.
Quali sono i requisiti
Non basta un titolo di studio idoneo, per partecipare al concorso ordinario dirigenti scolastici. Infatti chi intende competere per un posto dovrà rispettare le seguenti condizioni:
- avere un titolo di studio idoneo tra laurea magistrale o specialistica, diploma di laurea secondo gli ordinamenti precedenti al DM n. 509/1999, diploma accademico di secondo livello dalle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, o diploma accademico del vecchio ordinamento insieme con un diploma di scuola secondaria superiore;
- comporre il personale docente di una istituzione scolastica statale o far parte del personale educativo di un’istituzione educativa statale;
- essere sotto contratto a tempo indeterminato con le istituzioni scolastiche o educative statali (con conferma nel ruolo dopo l’anno di prova);
- avere almeno un quinquennio di servizio;
- non presentare alcuna situazione di incompatibilità con il ruolo di dirigente scolastico, possedendo i requisiti generali di impiego nelle PA.
Si tratta di condizioni che debbono sussistere alla data di scadenza per la presentazione della domanda di partecipazione al concorso ordinario dirigenti scolastici. Detta data sarà resa nota con la pubblicazione del bando, attesa – come accennato – entro quest’anno.
Come sono suddivisi i posti
In particolare, per quanto riguarda il concorso ordinario per 587 posti, una nota informativa ministeriale dello scorso 23 ottobre ha reso nota la suddivisione dei posti regione per regione. Eccoli nel dettaglio:
- Abruzzo – 12 posti;
- Calabria – 11 posti;
- Campania – 34 posti;
- Emilia Romagna – 28 posti;
- Friuli Venezia Giulia – 11 posti;
- Lazio – 50 posti;
- Liguria – 6 posti;
- Lombardia – 155 posti;
- Marche – 14 posti;
- Piemonte – 65 posti;
- Puglia – 32 posti;
- Sardegna – 11 posti;
- Sicilia – 26 posti;
- Toscana – 54 posti;
- Umbria – 5 posti;
- Veneto – 71 posti.
Norme di riferimento e prove previste
Il concorso ordinario per dirigenti scolastici sarà strutturato sulla scorta delle linee guida del decreto n. 194 del 2022, recante la definizione delle modalità svolgimento delle procedure concorsuali per l’accesso ai ruoli della dirigenza scolastica (in base all’art. 29 del d. lgs. n. 165 del 2001).
Detto regolamento è un vero e proprio punto di riferimento normativo, in quanto non regolerà soltanto questa selezione, ma anche tutte quelle future.
Tre le fasi della selezione dei dirigenti scolastici in oggetto, ovvero:
- prova preselettiva, ma eventuale. Infatti, in ogni sede regionale avrà luogo una prova preselettiva (50 quesiti a risposta multipla), soltanto in ipotesi in cui il numero dei candidati che hanno fatto domanda di ammissione alla procedura di reclutamento sia maggiore di quattro volte il numero dei posti complessivamente a concorso;
- prova scritta, caratterizzata da cinque quesiti a risposta aperta, più due quesiti di lingua inglese;
- prova orale, tesa a valutare le effettive capacità dirigenziali dei candidati.
Concorso riservato dirigenti scolastici: primi chiarimenti
Anche il bando riservato al reclutamento di dirigenti scolastici sarà caratterizzato da una selezione per esami, mirata alla partecipazione ad un corso di formazione ad hoc con valutazione finale (test scritto e colloquio orale) per l’assunzione in ruolo.
Per essere ammessi alla prova d’accesso al corso intensivo di formazione, gli interessati debbono trovarsi – al 28 febbraio 2023 – in una situazione di ricorso e contenzioso, a causa del mancato superamento della prova scritta o orale del concorso del 2017. Analogamente possono partecipare i candidati che abbiano superato sia la prova scritta, che quella orale, in virtù di un provvedimento giurisdizionale cautelare – anche se detto provvedimento è poi decaduto o non più in vigore.
Per quanto attiene invece alla suddivisione per regione dei 392 posti individuati con procedura concorsuale riservata, il Ministero dell’istruzione e del merito non ha ancora dato dettagli.
Che succede in caso di mancato completamento delle assunzioni?
Sopra abbiamo ricordato che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, un decreto che autorizza, per gli anni scolastici 2023/2024, 2024/2025 e 2025/2026, l’avvio di concorsi pubblici per il reclutamento di complessivi 979 posti di dirigente scolastico.
Ma cosa accadrà in ipotesi di non completamento delle assunzioni entro il 2025/2026? Ebbene, i vincitori conserveranno comunque il diritto all’assunzione oltre detto periodo.