Importanti novità sono contenute nel nuovo protocollo di sicurezza in tema di concorsi pubblici 2022. Esse sanciscono un riavvicinamento alla normalità pre pandemia con lo stop all’obbligo di tampone e di Green Pass. Si tratta di quanto contenuto in un provvedimento ad hoc pubblicato nella GU dello scorso 31 maggio.
Tutti coloro che intenderanno sostenere le prove di selezione dovranno invece continuare ad indossare la mascherina FFP2. Tre ore per il completamento delle prove dei concorsi pubblici, e non più i 60 minuti previsti dalle regole introdotte in fase di emergenza sanitaria. Anche questo è un ulteriore passo verso il ritorno alle regole anteriori alla fase di emergenza.
Facciamo allora il punto della situazione, onde capire cosa davvero cambia – in tema di regole sanitarie – per tutti coloro che vogliono provare ad ottenere uno dei posti messi in palio dalla tante selezioni pubbliche degli ultimi tempi.
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Concorsi pubblici, nuovo protocollo di sicurezza: addio tampone negativo e green pass
Grazie agli ultimi aggiornamenti, le linee guida in tema di modalità di svolgimento dei concorsi pubblici sono nuovamente modificate: si tratta di regole che troveranno applicazione fino al 31 dicembre di quest’anno. Il protocollo citato si fonda peraltro sui contenuti dell’ordinanza emanata dal Ministero della Salute, su proposta del Ministero della Pubblica Amministrazione.
Insomma, nonostante la forte diffusione delle varianti del coronavirus e la necessità di continuare a combatterlo, le autorità sono giunte alla conclusione che, almeno nella situazione attuale, sussistono gli estremi per alleggerire le regole anti-contagio anche in ambito concorsi pubblici 2022.
In particolare, coloro i quali vorranno recarsi presso le sedi delle prove, non saranno più sottoposti all’obbligo di mostrare il tampone che acclari la negatività. In precedenza i partecipanti alle prove dovevano effettuare il tampone entro le 48 ore anteriori all’effettuazione della selezione.
Oltre allo stop al tampone, le nuove regole prevedono altresì l’eliminazione della verifica preventiva del Green pass. Ciò non stupisce affatto se pensiamo che dal primo giugno è caduto anche l’obbligo di presentare il Green pass per volare in Europa e già da inizio maggio le nuove regole hanno in pratica sancito l’addio al documento in tutta Italia.
Tuttavia la certificazione in oggetto resta obbligatoria, almeno fino al 31 dicembre, per il personale medico e del settore sanità – per cui vale l’obbligo di vaccinazione pena la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione.
Concorsi pubblici: quali obblighi permangono anche con il nuovo protocollo di sicurezza?
Come accennato in apertura, al momento confermate altre regole in tema di svolgimento dei concorsi pubblici. Infatti permane obbligatorio rispettare la distanza interpersonale minima di un metro, ma anche di indossare una mascherina FFP2 per tutta la durata del concorso pubblico a cui si partecipa.
Non vi sono dubbi particolari a riguardo: in merito all’obbligo di mascherina, il nuovo protocollo in materia di sicurezza e prevenzione dei contagi da coronavirus indica che tutti i candidati debbono essere muniti di dispositivi di protezione delle vie aeree. D’altronde ciò ben si comprende se pensiamo che le prove sono svolte da un ampio numero di candidati in uno spazio relativamente ristretto.
Da notare altresì questo dettaglio: saranno direttamente le amministrazioni a rendere disponibili le mascherine FFP2; mentre i partecipanti alle prove potranno dunque usare in sede di concorso solo i dispositivi forniti. Si tratta di regole a cui non potrà essere detto no: infatti, in caso di rifiuto il candidato non potrà sostenere la selezione.
Sempre in un’ottica di tutela della sicurezza sanitaria, ribadiamo la conferma dell’obbligo di distanziamento, che non deve essere minore di un metro.
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Dal 15 giugno addio alle mascherine? Ecco in quali contesti
In altri ambiti dal 15 giugno un ulteriore allentamento delle restrizioni anti-coronavirus. Ciò si spiega con il ridimensionamento del rischio sanitario: le varianti sono assai contagiose ma certamente fanno preoccupare molto meno che nella fase iniziale della pandemia.
Ebbene, concorsi pubblici a parte, nel nostro paese da metà giugno dovrebbe cadere l’obbligo di usare le mascherine nei luoghi al chiuso in cui detta imposizione è finora rimasta attiva. Pensiamo ai cinema, ai teatri, ai bus e ai treni, giusto per fare qualche esempio.
Analogamente ai concorsi pubblici, invece, le mascherine continueranno ad esserci a scuola per tutto l’anno scolastico, inclusi gli esami di terza media e di maturità.