E’ un periodo molto interessante per tutto ciò che riguarda i concorsi pubblici in uscita e le possibilità di impiego e inserimento stabile nella PA. Non ci riferiamo infatti soltanto alle assunzioni previste nell’ambito del PNRR e degli obiettivi inclusi nel Piano, ma anche e soprattutto alle figure da inserire nel contingente ordinario, e di cui ogni amministrazione necessita.
In altre parole, ecco tantissime nuove occasioni per provare ad ottenere uno dei posti di lavoro a tempo indeterminato, sempre molto ambiti da diplomati e laureati. Le ultime notizie a riguardo ci indicano che saranno presto in arrivo nuove opportunità di lavoro, con gli imminenti nuovi concorsi Pubblica Amministrazione, mirati al reclutamento di 11mila unità di personale presso 23 Ministeri, enti ed Agenzie. Vediamo allora qualche ulteriore dettaglio a riguardo, onde non rischiare di perdere chance di inserimento stabile in ambito pubblico.
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Concorsi pubblici in uscita: il DPCM che autorizza nuove selezioni ed assunzioni
In fatto di assunzioni nel pubblico impiego, le prospettive occupazionali sono dunque piuttosto buone. In virtù dello sblocco del turn over nella Pubblica Amministrazione, nelle prossime settimane e mesi saranno due le svolte di rilievo:
- potranno essere portate a termine le assunzioni già pianificate;
- potranno esserne indette nuove selezioni, per il reclutamento di ulteriori figure, con bandi ad hoc.
A questo proposito non possiamo non ricordare l’annuncio del Dipartimento della Funzione pubblica, che fa riferimento al relativo DPCM, a firma congiunta del Ministro per la PA e di quello del MEF. Si tratta di un nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, il quale ha di fatto dato l’ok all’apertura delle prossime procedure di reclutamento, allo scopo di assumere circa 11mila unità di personale. In particolare, tramite bando e selezione saranno individuati soprattutto funzionari, dirigenti e amministrativi.
Ribadiamo che si tratta di concorsi pubblici rivolti sia a diplomati che a laureati e riguarderanno decine e decine di uffici della PA. In palio contratti a tempo pieno e indeterminato, sottoscritti da coloro che supereranno le prove previste.
Nuovi concorsi pubblici, in arrivo oltre 11 mila assunzioni nella PA
Moltissimi i posti disponibili, in particolare all’Inps e nei ministeri degli Interni e della Difesa. Vediamo allora nel dettaglio quante sono le figure ricercate, in base allo specifico ministero, agenzia o ente che intende procedere a nuove assunzioni.
Ministeri
- Ministero dell’Interno: 2.570 posti;
- Ministero della Difesa: 2.430 posti;
- MEF: 885 posti;
- Presidenza del Consiglio dei Ministri: 406 posti;
- Ministero della Salute: 147 posti;
- Avvocatura dello Stato: 122 posti;
- Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: 120 posti;
- Consiglio di Stato: 101 posti;
- Ministero della Giustizia: 82 posti;
- Ministero della Transizione Ecologica: 14 posti.
Previste anche 4 assunzioni presso il CNEL (Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro).
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Inps, agenzie e parchi
- INPS (Istituto nazionale della previdenza sociale): 3.722 posti;
- AID (Agenzia Industrie Difesa): 128 posti;
- AIFA (Agenzia italiana del farmaco): 52 posti;
- ITA ex ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane): 39 posti;
- AGEA (Agenzia per le erogazioni in agricoltura): 9 posti;
- ARAN (Agenzia per la rappresentazione negoziale delle pubbliche amministrazioni): 6 posti;
- ANSV (Agenzia nazionale per la sicurezza del volo): 3 posti;
- AGENAS (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali): 1 posto;
- Parco Nazionale del Gran Paradiso: 13 posti;
- Parco Nazionale delle Cinque Terre: 1 posto.
Previsti altresì 77 assunzioni nell’ambito della Protezione Civile.
Ricordiamo infine che proprio per lo sblocco del turn over nella PA potranno essere completate le assunzioni già programmate e potranno essere compiute quelle di nuova programmazione. In particolare, l’inserimento di nuove risorse potrà compiersi non soltanto con nuovi bandi, ma anche attraverso lo scorrimento di graduatorie in vigore da anteriori concorsi. Di ciò è infatti data chiara indicazione nel decreto Assunzioni.