Il lavoro è e resta uno dei temi caldi dell’agenda politica del Governo, tanto che – per incentivarlo – non mancheranno nel prossimo futuro nuove iniziative in tal senso. Abbiamo ad esempio già ampiamente parlato dell’archiviazione del reddito di cittadinanza che sarà sostituito da misure alternative che, almeno secondo le intenzioni dei promotori, mirano ad essere meglio calibrate rispetto alle necessità di chi cerca occupazione e, al contempo, ha bisogno di un aiuto economico – non avendo un reddito da lavoro su cui contare.
Ebbene in questo quadro sicuramente delicato sotto molti punti di vista, in cui il mercato del lavoro sta comunque mostrando segnali di ripresa, c’è però da notare – con l’arrivo della stagione estiva – il boom del lavoro stagionale nel settore della ristorazione. Proprio così: nonostante le non poche critiche degli operatori del comparto, che abbiamo ascoltato in passato e che spesso hanno preso di mira chi tra i giovani non era particolarmente interessato a svolgere un lavoro comunque impegnativo quale quello nella ristorazione, i numeri aggiornati ed indicati dal Centro Studi di FIPE – Confcommercio sono sicuramente da leggersi in senso molto positivo.
Questo perché, come accennato, si può parlare di un vero e proprio boom assunzioni nel settore del turismo nel mese di giugno, con circa un +7mila rispetto al giugno 2022. Vediamo allora più da vicino il fenomeno e perché, almeno in quest’ambito, ci sono davvero concrete opportunità di trovare lavoro. I dettagli.
Boom lavoro stagionale nella ristorazione, l’indagine: cos’è il Sistema Informativo Excelsior
Basta dare un’occhiata al comunicato sul sito web ufficiale di FIPE – Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi – per rendersi conto delle cifre che fanno ben sperare in vista dell’estate. I dati pubblicati fanno riferimento a quanto emerso dal Sistema Informativo Excelsior Unioncamere – ANPAL.
Aprendo una breve parentesi, ricordiamo che il Sistema Informativo Excelsior altro non è che uno strumento che, anno dopo anno, indica i dati di previsione sull’andamento del mercato del lavoro e sulle necessità di nuove assunzioni da parte delle imprese.
Forse non tutti sanno infatti che, Unioncamere, in coordinamento con il ministero del Lavoro, l’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) e l’UE ha messo in moto, dal lontano 1997, il cd. “Sistema informativo per l’occupazione e la formazione” Excelsior, avente lo scopo di controllare le prospettive circa la domanda di lavoro e dei fabbisogni professionali, formativi e di competenze manifestati dalle aziende sul suolo nazionale.
Nuova occupazione in ambito turismo e ristorazione: le cifre parlano chiaro
Alla luce dell’indagine sul lavoro stagionale tramite il Sistema Informativo Excelsior Unioncamere, sopra accennata, abbiamo a giugno la previsione di più di 164mila assunzioni in ambito turismo, con diverse migliaia di unità in più rispetto all’identico periodo dalla stagione di un anno fa. Di queste quasi 125mila – 124.460 per la precisione – interesseranno il settore della ristorazione.
Si tratta dunque di ben tre quarti della richiesta complessiva di nuovo personale e le ragioni di questo aumento così marcato, proprio nel comparto della ristorazione, sono dovute da un lato all’avvio delle imprese stagionali e, dall’altro, all’intensificazione delle attività dovute al turismo.
Ma attenzione: questa indagine sul lavoro stagionale ha un indubbio valore anche perché non si limita ad indicare le prospettive di nuova occupazione in ambito turistico per il mese attuale, andando oltre e spiegando infatti che – nel trimestre clou per il comparto – le nuove assunzioni turismo supereranno ampiamente quota 350mila unità. Sicuramente un dato positivo per il periodo giugno-agosto, visto che non poche persone che stanno cercando lavoro potranno trovarlo grazie – tra gli altri – ad alberghi, ristoranti e stabilimenti balneari.
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Quali contratti di lavoro si usano?
Veniamo ora ad un aspetto molto importante, ovvero quello relativo alla tipologia di contratto fatto firmare ai nuovi assunti. Ebbene, al di là dei casi di ‘lavoro nero’ che, come si sa, continuano ad affliggere il mondo dell’occupazione, con inevitabili riflessi dal lato fiscale e previdenziale, l’indagine riconducibile al Centro Studi di FIPE – Confcommercio mostra che:
- per la stragrande maggioranza dei casi, ovvero i 77% di questi ultimi, per i neo assunti è previsto un contratto a tempo determinato stagionale;
- per il 9% il contratto sarà invece a tempo indeterminato;
e per la rimanente parte saranno previsti, invece, contratti di apprendistato o differenti tipologie di contratto.
Non stupisce, a ben vedere, il dato così alto per il tempo determinato, essendo in gioco il più delle volte lavori stagionali legati a picchi delle attività.
Quali sono le figure più ricercate e le località con più chance di trovare lavoro in ambito turismo e ristorazione
In fatto di lavoro stagionale, abbiamo detto che la ristorazione ha e avrà uno spazio primario nella nuova occupazione in ambito turismo e, proprio per questo, non sorprendono altri numeri offerti dalla citata indagine, i quali indicano i camerieri al vertice delle figure professionali più richieste. Proprio così: per il mese di giugno sono ricercati quasi 65mila camerieri, quota che salirà ancora fino ad almeno 144mila figure in totale – contando tutto il trimestre giugno-agosto.
Ma migliaia sono anche le opportunità per chi lavora in cucina e al banco del bar. Infatti si ricercano non meno di 24mila cuochi per i ristoranti delle moltissime località turistiche sparse per la penisola, come pure circa 19mila baristi.
Sempre secondo l’indagine di cui si trova ampio dettaglio nel sito web ufficiale della Federazione Italiana Pubblici Esercizi, saranno Roma, Rimini e Bolzano – in quest’ordine – le località in cui gli interessati potranno trovare la maggior domanda di lavoro.
Infine, FIPE – Confcommercio fa però anche notare che, nonostante le cifre positive sopra esposte, permangono alcune difficoltà a reclutare nuovo personale. Ciò si verifica, in circa il 50% dei casi, per assenza di candidati e per il profilo delle candidature, non pienamente compatibile con le figure ricercate.