Non soltanto il decreto Lavoro e le misure che il provvedimento contiene, tra cui il lancio dell’Assegno di inclusione e del Supporto per la formazione il lavoro, come pure sgravi contributivi per chi assume giovani senza occupazione.
In questo periodo le istituzioni si stanno muovendo in modo trasversale per favorire la riduzione del tasso di disoccupazione nel nostro paese e, in quest’ottica, va letta infatti l’iniziativa con cui il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con Anpal Servizi, hanno sottoscritto recentemente un accordo ad hoc con il Consorzio di imprese Elis per immettere nel mondo del lavoro – per il tramite di politiche attive di orientamento e formazione mirate – soggetti a rischio di povertà ed emarginazione sociale, come pure persone che sfruttano misure di sostegno sociale per far fronte alle necessità quotidiane.
In gioco è il cd. Distretto Italia, ovvero un progetto espressamente nato per favorire l’orientamento dei giovani nelle scelte di studio e di lavoro, formarli e inserirli nelle aziende. Di seguito ci focalizzeremo allora sull’accordo Ministero del Lavoro – Distretto Italia, nell’ambito del quale ruotano almeno 10mila posizioni vacanti – individuate dalle aziende che si fanno parte e aderiscono all’appena menzionato progetto. I dettagli.
Accordo Ministero-Distretto Italia: la finalità
Il citato accordo Ministero-Distretto Italia vuole favorire non soltanto le occasioni di lavoro ma anche lo svolgimento di corsi gratuiti per migliaia di posti disponibili – nell’ottica di un più efficace coordinamento tra enti pubblici e aziende private. Una formazione mirata per la ricerca e il conseguimento di un’occupazione, con specifico riferimento a chi beneficerà dell’Assegno di inclusione, ai soggetti NEET e a coloro che si trovano in cassa integrazione.
Un grave problema è infatti rappresentato dal disallineamento tra domanda ed offerta di lavoro: infatti nel nostro paese sono, come appena accennato, almeno 10mila le posizioni vacanti individuate dalle aziende che aderiscono a “Distretto Italia“. In particolare si tratta di posti di lavoro nei settori telecomunicazioni, energia, costruzioni e trasformazione digitale. Insomma servono competenze che le aziende non riescono a trovare, con la conseguenza che permangono migliaia di posti di lavoro disponibili e vacanti.
Per provare a trovare una soluzione al problema, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, insieme ad Anpal Servizi e al Consorzio di grandi imprese Elis hanno così sottoscritto in questi giorni un accordo mirato ad agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro con percorsi di orientamento e corsi di formazione ad hoc, svolti da tutti coloro che si trovano a rischio povertà. Basti pensare alla questione NEET: sono infatti ben 3 milioni di giovani che vivono nel nostro paese senza studiare e lavorare.
Chi sono i soggetti coinvolti e i corsi previsti
Abbiamo accennato sopra al fatto che l’accordo Ministero – Distretto Italia implica una maggior collaborazione tra enti pubblici e aziende private e, infatti, non a caso sono decine le imprese che fanno parte del Consorzio Elis coinvolto nell’iniziativa. In sintesi, il Ministero del Lavoro vuole percorrere sperimentalmente la via della collaborazione pubblico-privato per migliorare le politiche attive per il lavoro.
Nell’iniziativa troviamo così già alcuni corsi di formazione per figure molto gettonate, come ad es. quelli per posatore di fibre ottiche, impiantisti elettrici e tecnici programmatori software, ovvero figure professionali ricercate ma su cui le aziende faticano a trovare risorse formate e competenti. La durata di questi percorsi oscilla tra le 5 e le 20 settimane.
Seguiranno prossimamente vari altri corsi professionali riconducibili al citato accordo Ministero – Distretto Italia, che mireranno anzitutto a coinvolgere le persone a più alto rischio di esclusione sociale. Tutti i corsi saranno peraltro accomunati dalla gratuità per i partecipanti.
Cos’è Distretto Italia?
Abbiamo più volte nominato finora ‘Distretto Italia’, ma che cos’è di preciso? Sgomberando il campo da possibili dubbi, ricordiamo che altro non è che un progetto di orientamento, formazione e avviamento al lavoro con aziende, Agenzie per il lavoro e altri enti – in un’ottica di coordinamento tra distinti soggetti e di condivisione di competenze e know-how.
Ecco perché il Ministero del Lavoro condividerà, con le Agenzie per il lavoro aderenti a “Distretto Italia”, gli elenchi delle persone d’età inclusa tra i 18 e i 59 anni, attivabili al lavoro.
L’obiettivo è ovviamente quello di favorire il mercato del lavoro e l’occupazione e, pertanto, non sorprende che tra coloro che hanno aderito al progetto ‘Distretto Italia’ vi siano anche aziende molto note come Fincantieri, Assicurazioni Generali, Ferrovie dello Stato Trenord e agenzie per il lavoro come Synergie.
Come fare domanda di partecipazione ai percorsi formativi
Come detto, sono ben 10mila le posizioni vacanti da parte delle aziende che contribuiscono a “Distretto Italia”, in particolare nei settori tecnici e in cui sono determinanti corsi professionali svolti con assiduità e coinvolgimento diretto. Ribadiamo che le aziende ricercano risorse nelle aree telecomunicazioni, energia, costruzioni e trasformazione digitale.
Gli interessati a fare la loro candidatura potranno compilare il modulo digitale sul sito ad hoc www.distrettoitalia.elis.org. Una particolare agevolazione è data dal fatto che non sarà necessario munirsi di SPID, ovvero un requisito che in passato ha creato qualche problema a chi non se ne era dotato.
Un comunicato del Ministero del Lavoro sottolinea inoltre che i corsi organizzati dal Consorzio Elis hanno già registrato un tasso di assunzioni al termine della formazione del 98%.
In ogni caso, la formazione avrà prettamente un taglio pratico e perciò sarà strutturata sulla scorta delle necessità e delle competenze richieste dalle aziende stesse e delle posizioni vacanti e ricercate. Infine un comunicato ministeriale ha indicato che i corsi di formazione organizzati dal Consorzio Elis hanno ottenuto un altissimo tasso di assunzioni al termine del percorso – molto vicino al 100% – a conferma della bontà del percorso formativo.