Una novità introdotta in sede di conversione del DL Mezzogiorno articolo 9-bis, stabilisce che dal 1° gennaio 2018 verrà applicata quella che è già stata soprannominata la nuova tassa sulla spesa.
Oltre ai classici sacchetti per la spesa che sono già a pagamento, dal 2018 si dovranno pagare anche i sacchetti per frutta e verdura, i quali ovviamente saranno soggetti a tassazione IVA, ma le novità non finiscono qui, ecco cosa cambia con la nuova legge.
Tassa sulla spesa: I costi
A partire dal 1 gennaio 2018, tutti i consumatori saranno obbligati a pagare i sacchetti della spesa biodegradabili ricevuti al supermercato per contenere frutta e verdura.
L’articolo 9-bis del DL Mezzogiorno, era stato introdotto con l’obbiettivo di ridurre il consumo di plastica, ma con l’approvazione di questa nuova modifica si aumenterà drasticamente il suo consumo.
Con l’approvazione della cosiddetta tassa sulla spesa, i sacchetti biodegradabili per frutta e verdura, quelli trasparenti che si trovano nei reparti insieme ai guanti per intenderci, non saranno più gratuiti, ma a pagamento. Il sacchetto sarà pagato ai commercianti, ma una parte dei guadagni effettuati dalla loro vendita dovrà essere versata allo Stato in forma di IVA e imposta sul reddito. Quindi, molto probabilmente i nuovi costi sostenuti dai commercianti, saranno spalmati sui prezzi dei prodotti acquistati dai consumatori.
Tutti i commercianti saranno obbligati a distribuire i sacchetti della spesa biodegradabili a pagamento, il cui prezzo dovrà necessariamente essere riportato nello scontrino fiscale. Infatti, la legge impone il divieto di distribuire gratuitamente le buste della spesa al consumatore.
Per controllare la corretta applicazione della norma, il governo ha stabilito infatti che tutti i commercianti saranno obbligati ad inserire il sacchetto biodegradabile nello scontrino fiscale. Coloro che non rispetteranno tale obbligo, saranno sanzionati con multe abbastanza elevate.
Tassa sulla spesa: frutta e verdura
Attualmente non è stato ancora stabilito il prezzo che avranno i sacchetti utilizzati per l’acquisto di frutta e verdura, ma molto probabilmente avranno un costo compreso tra 2 e 10 centesimi. Questo importo, sarà pagato direttamente dal consumatore nel momento del conto finale della spesa.
Anche se il prezzo è di pochi centesimi, visto che ogni volta che si fa la spesa si prelevano diversi sacchetti trasparenti visto che non si possono unire vari tipi di frutta e verdura, a conti fatti tutto questo si trasformerà in una nuova stangata per le famiglie.
Sanzioni della tassa sulla spesa
Per i commercianti che non utilizzeranno sacchetti biodegradabili verrà applicata una sanzione con multe da 2.500 euro a 10.000 euro se la violazione dovesse riguardare un numero molto elevato di clienti.
Ai consumatori non verrà applicata nessuna sanzione; magra consolazione visto che comunque vedranno aumentare il conto finale della propria spesa.