Il superbonus 110% è uno dei principali sostegni che ha coinvolto il mondo dell’edilizia, e anche uno dei più vantaggiosi in termini di credito a cui è possibile accedere. Questa agevolazione gradualmente sta terminando, per cui è ancora possibile accedervi solamente rispettando alcuni requisiti.
Recentemente è stato approvato il Decreto Omnibus, un provvedimento di ampia portata che contiene interventi su diverse aree di interesse, a partire dalla questione delle licenze ai taxi, fino ad arrivare ad alcune modifiche alle scadenze per il superbonus 110%.
In particolare questa modifica riguarda una proroga alla scadenza del 20 settembre 2023 fino al 31 dicembre 2023, per le persone fisiche che accedono all’agevolazione, entro alcuni requisiti per lo svolgimento dei lavori. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Proroga superbonus 110% con il Decreto Omnibus
Con il Decreto Omnibus vengono prorogate le scadenze che riguardano l’accesso al superbonus 110% per tutte le persone fisiche che svolgono lavori agevolati su edifici unifamiliari e unità immobiliari indipendenti e autonome, tuttavia questa possibilità è consentita solamente se viene rispettato un requisito sullo svolgimento dei lavori.
Questa proroga del sostegno è riservata a coloro che al 30 settembre 2022 avevano raggiunto almeno il 30% del completamento dei lavori. Su questo punto è necessario seguire le indicazioni scritte sul sito ufficiale dell’ENEA, ed è poi indispensabile inviare diversi documenti sullo svolgimento dei lavori.
Per accedere al sostegno infatti è importante avere la dichiarazione del direttore dei lavori, con lo stato di avanzamento effettivo, con rilievo fotografico e copia dei documenti al committente e all’impresa, che devono essere inviati con una comunicazione a valenza legale come la PEC o la raccomandata.
La proroga del superbonus 110% a dicembre 2023 riguarda quindi solamente questi beneficiari, mentre, va ricordato, il sostegno progressivamente subisce delle variazioni, secondo le ultime decisioni del governo, che ne diminuiscono la percentuale di agevolazione.
Come cambia il superbonus 110%
Il superbonus 110% cambia percentuale di agevolazione, nei prossimi mesi, per i lavori effettuati sulle seguenti tipologie di immobili:
- Condomini;
- Edifici composti da un massimo di 4 unità immobiliari ad uso residenziale;
- Appartamenti che si trovano in condomini vincolati.
In tutti questi casi, la percentuale di agevolazione non sarà più del 110%, ma scende progressivamente, ovvero al 90% per i costi sostenuti nel 2023, al 70% per quelle nell’anno 2024, e al 65% per quelle relative all’anno 2025.
L’unico caso in cui l’agevolazione può rimanere al 110% fino al 31 dicembre 2023 è quello per cui è stata effettivamente approvata una delibera per avviare i lavori entro il 24 novembre 2022, e per cui la CILAS è stata correttamente presentata entro il 25 novembre. Oppure ancora, è accettata la percentuale al 110% per la delibera approvata entro il 18 dicembre 2022 e CILAS presentata entro il 31 dicembre.
Superbonus al 100%: la nuova ipotesi
Oltre ai cambiamenti che coinvolgeranno il superbonus nei prossimi anni, è importante anche evidenziare l’ultima proposta di cui si discute al governo di introduzione di un superbonus, ovvero un ecobonus, al 100% per alcune particolari categorie di beneficiari.
Si tratta in questo caso di una agevolazione che non viene estesa a tutti, ma solamente a coloro che percepiscono un reddito basso oppure ai giovani. La proposta è stata ipotizzata, e deve essere approvata dalla Commissione Europea, in merito alle recenti modifiche del PNRR, nella direzione di seguire i nuovi obiettivi europei in termini di sostenibilità ambientale.
Se questa ipotesi sarà confermata, verranno stanziati 4 miliardi di euro per un vero e proprio ecobonus sociale in linea con il progetto REPowerEU europeo. Il sostegno sarà accessibile per lavori su condomini, immobili monofamiliari, cooperative di abitazione a proprietà indivisa, enti sportivi e case popolari, al fine di rinnovare gli edifici sul piano della sostenibilità ambientale.
Per il momento questo nuovo ecobonus deve essere ancora confermato, tuttavia si tratterebbe di un sostegno erogato a chi ha un reddito basso oppure ai giovani sotto ad una certa età anagrafica. L’obiettivo del sostegno è quello di favorire la transazione energetica aiutando le categorie di popolazione più svantaggiate economicamente.
Superbonus e remissione in bonis
Un altro fattore da considerare sul superbonus è quello della possibilità di remissione in bonis per ciò che riguarda l’omessa opzione per le spese sostenute nel 2022. A questo proposito è possibile avvalersi dello strumento della remissione in bonis per rimediare.
Il termine per la presentazione è stato recentemente portato in avanti al 30 novembre 2023, e questa possibilità riguarda le situazioni in cui il cessionario è un soggetto qualificato, come una banca o un intermediario finanziario, o in alternativa una società assicurativa.
Il funzionamento di questo strumento è garantito dietro al pagamento di una sanzione fissa di 250 euro, ma è così possibile andare oltre alle regole di termine ordinario per l’invio all’Agenzia delle Entrate della scelta dello sconto in fattura o della cessione del credito sul 2022. Il contratto di cessione tuttavia non deve essersi concluso al 31 marzo 2023.
Riassorbimento dei crediti del superbonus
Intorno al superbonus e ai bonus per l’edilizia, la cessione del credito negli scorsi mesi ha incontrato parecchie difficoltà, soprattutto a causa dei diversi crediti bloccati, e allo stop di banche e società intermediarie nell’acquisizione di questi crediti.
Arrivano tuttavia notizie positive da alcune principali banche italiane, dalle Poste Italiane e da alcune apposite piattaforme online, che riguardano la riapertura della possibilità di acquisto dei crediti derivati dai bonus per l’edilizia.
La situazione sarebbe quindi parzialmente sbloccata, consentendo ai contribuenti e alle imprese di procedere con le cessioni dei crediti secondo quanto stabilito dalle recenti normative.