Più tempo per le casse di previdenza private per decidere se aderire allo stralcio delle cartelle e alla rottamazione-quater per i professionisti iscritti. Rispetto alla pace fiscale della Legge n° 197/2022, Legge di bilancio 2023, entro lo scorso 31 gennaio, le casse hanno potuto decidere di: non aderire all’annullamento dei debiti fino a 1.000 euro in favore dei propri iscritti con apposita delibera; aderire alla rottamazione delle cartelle sempre con specifica delibera. Dunque, nel primo caso era eventualmente richiesta una delibera di diniego, nel secondo caso una delibera di autorizzazione.
Detto ciò, qualcosa potrebbe cambiare in fase di conversione in legge del DL 198/2022, decreto Milleproroghe. Infatti, è stato discusso un emendamento con il quale si da più tempo alle casse private per decidere cosa fare ossia, se aderire o meno alla definizione agevolata. Lo stesso discorso vale per i Comuni, per le Regioni, ecc.
I dettagli.
Saldo e stralcio per le casse private
Partiamo dal presupposto che il Governo non ha voluto imporre agli enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, l’annullamento o la riduzione dei crediti vantati nei confronti dei contribuenti.
Decisione forse saggia, ma che porterà ad un trattamento differenziato tra i cittadini, infatti ci saranno cittadini di serie A che potranno accedere alla definizione agevolata e cittadini di serie b che invece dovranno pagare i propri debiti per intero.
Detto ciò, anche laddove non abbiano adottato “delibera di diniego” entro lo scorso 31 gennaio, per i suddetti Enti compresi le casse private:
- lo “Stralcio” riguarda esclusivamente le sanzioni e gli interessi, compresi gli interessi di mora (restano dovuti: il capitale, le somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e le spese di notifica delle cartelle);
- per quanto riguarda le multe stradali e le altre sanzioni amministrative, (diverse dalle sanzioni irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali), lo “Stralcio” si applica limitatamente agli interessi, comunque denominati, e non annulla le sanzioni e le somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notifica della cartella di pagamento.
Dunque, si tratterà comunque di uno stralcio parziale.
Rottamazione-quater per le casse private
Rispetto alla rottamazione-quater ossia alla definizione agevolata delle cartelle con carichi affidati per il recupero dal 1° gennaio del 2000 al 30 giugno 2022, per quanto riguarda i soli carichi degli enti di previdenza privati, la Legge n. 197/2022, prevede che tali debiti possano rientrare nella Definizione agevolata solo: con apposita delibera pubblicata sul sito internet dello specifico ente, entro il 31 gennaio 2023.
La delibera doveva essere comunicata entro la stessa data ad Agenzia delle entrate-Riscossione mediante posta elettronica certificata (pec).
Rispetto agli altri Enti, non è stata riconosciuta alcuna autonomia decisionale. Posto che in applicazione della definizione agevolata, l’eventuale perdita registrata riguarda esclusivamente: interessi e sanzioni, gli interessi di mora nonché il cd. aggio. Rispetto alle sanzioni amministrative diverse da quelle tributarie, comprese quelle per violazioni del Codice della strada, la “Definizione” si applica limitatamente agli interessi, comunque denominati, e alle somme maturate a titolo di aggio.
Stralcio cartelle e rottamazione-quater professionisti: quali novità nel DL Milleproroghe?
In fase di conversione in legge del DL 198/2022, decreto Milleproroghe, potrebbe cambiare qualcosa. Infatti, è stato discusso un emendamento con il quale si da più tempo alle casse private per decidere cosa fare ossia, se aderire o meno alla definizione agevolata, stralcio e rottamazione. Difatti, ci dovrebbe essere una proroga del precedente termine del 31 gennaio. Inoltre, potrebbe essere concessa a tutti gli Enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, di applicare uno stralcio totale. Tale possibilità dovrebbe riguardare anche le casse private, Comuni, Regioni, ecc. In discussione anche una rottamazione delle c.d ingiunzioni fiscali.
Poco cambia però rispetto alle casse che già hanno deciso di non aderire alla pace fiscale applicata tramite stralcio o rottamazione.
Infatti, non hanno aderito alla pace fiscale: la Cassa dei commercialisti CNPADC; la Cassa geometri, Cassa notariato; l’EPAP e INARCASSA. C’è chi ha aderito solo in via parziale, vedi ad esempio la cassa dei giornalisti rispetto alla rottamazione-quater. Stessa cosa dicasi per la Casa Forense, la Cassa dei biologi ENPAB e per la Cassa ragionieri.
Nei fatti, la proroga del termine, potrebbe rivelarsi del tutto inutile.