A partire dal 9 febbraio, i contribuenti i quali non vogliono che le proprie spese sanitarie o solo alcune di esse siano inserite nella dichiarazione precompilata, possono sfruttare l’apposita funzionalità presente sul portale del Sistema Tessera Sanitaria.
Tale funzionalità che permette di esprimere la propria opposizione all’inserimento delle proprie spese sanitarie in precompilata sarà utilizzabile fino al prossimo 8 marzo.
Vediamo in che modo il contribuente può consultare l’elenco delle spese sanitarie e selezionare le singole voci per le quali esprimere la propria opposizione.
Come funziona l’opposizione all’inserimento delle spese sanitarie nella precompilata
Gli operatori sanitari, per legge (vedi D. Lgs 175/2014) sono tenuti a inviare al Sistema Tessera Sanitaria i dati delle spese sanitarie sostenute dai propri “assistiti”. Si pensi alle spese per visite specialistiche, farmaci, sedute di fisioterapia, ecc.
Cosicché medici, fisioterapisti, farmacisti, inviano questi dati al Sistema T.S che a sua volta li mette a disposizione dell’Agenzia delle entrate. L’Agenzia delle entrate inserisce queste spese detraibili all’interno della dichiarazione dei redditi precompilata dei contribuenti a cui le spese si riferiscono.
Potrebbe succedere che per ragioni di privacy o per altri motivi, il contribuente non voglia che la spesa sia comunicata al Fisco.
A tal fine, è possibile in fase di emissione dello scontrino parlante non comunicare il proprio codice fiscale; in caso di emissione della fattura che potrà essere solo cartacea, l’opposizione può essere manifestata chiedendo verbalmente al medico o alla struttura sanitaria l’annotazione dell’opposizione sul documento fiscale.
L’informazione di tale opposizione deve essere conservata anche dal medico/struttura sanitaria. Si veda il provvedimento prot. n° 115304 del 6 maggio 2019.
Spese sanitarie, opposizione dal 9 febbraio tramite il Sistema T.S.
Laddove il contribuente non abbia manifestato la sua opposizione all’atto della prestazione sanitaria, non è tutto perso.
Infatti, dal dal 9 febbraio 2024 all’8 marzo 2024, accedendo all’area autenticata del sito web dedicato del Sistema Tessera Sanitaria, tramite tessera sanitaria TS-CNS oppure tramite SPID è possibile ancora esprimere l’opposizione alla messa a disposizione dei dati al Fisco.
Come fare la comunicazione di opposizione all’AdE
A tal fine, c’è un’apposita funzionalità che permette di:
- consultare l’elenco delle spese sanitarie e
- selezionare le singole voci per le quali esprimere la propria opposizione all’invio dei relativi dati all’Agenzia delle Entrate per l’elaborazione della dichiarazione precompilata.
In realtà ci sarebbe anche un altro modo per comunicare la propria opposizione.
Infatti, il proprio dissenso può essere espresso comunicando direttamente all’Agenzia delle entrate: la tipologia di spesa da escludere, i dati anagrafici (nome e cognome, luogo e data di nascita), il codice fiscale, il numero della tessera sanitaria e la relativa data di scadenza.
Ciò avviene tramite apposito modello disponibile sul portale dell’Agenzia.
La comunicazione può essere effettuata:
- inviando una e-mail alla casella di posta elettronica dedicata opposizioneutilizzospesesanitarie@agenziaentrate.it
- telefonando a un centro di assistenza multicanale (numero verde 800909696, 0696668907 da cellulare, +39 0696668933 dall’estero).
In tutti i casi in cui si utilizza il modello è necessario allegare anche la copia del documento di identità.
Come fare la comunicazione senza modulo AdE
Se si utilizza la e-mail o il telefono, è possibile comunicare l’opposizione all’utilizzo dei dati sanitari anche in forma libera (non utilizzando il modello), indicando le medesime informazioni richieste dal modello, il tipo di documento di identità, numero e scadenza.
Tuttavia c’è da dire che la comunicazione diretta al Fisco era ammessa solo nel periodo che va dal 1° ottobre 2023 al 31 gennaio 2024.
Dunque, per chi volesse opporsi non rimane che sfruttare l’apposita funzionalità del portale del Sistema Tessera Sanitaria.