Con la nuova Legge di Bilancio 2018 le operazioni sulle spese carburante da parte dei titolari di Partita Iva subiranno delle importanti modifiche. In particolare, dal primo luglio 2018 la scheda carburante è abolita ufficialmente e i pagamenti potranno essere tracciati solo con fattura elettronica.
Le nuove disposizioni, sono state inserite nella Legge di Bilancio per garantire una maggiore tracciabilità sulle operazioni in Benzina e Gasolio per i titolari di partita Iva.
Si tratta, del nuovo comma 1-bis dell’articolo 164 del TUIR che stabilisce l’obbligo per tali operazioni, della prova dei pagamenti mediante specifici mezzi elettronici. In merito, sono stati ammessi tra i pagamenti obbligatori per l’acquisto di Benzina e Gasolio, tre importanti tipologie virtuali come le carte di credito, le carte di debito e le carte prepagate.
Le nuove regole, saranno applicate anche per l’Iva e per la richiesta di detrazioni sulla stessa e che, potrà avvenire solo nel caso di pagamenti mediante mezzi di pagamento elettronici. Potranno essere accettati, pagamenti in contanti, ma gli stessi non daranno la possibilità di poter dedurre l’Iva dal costo di benzina e gasolio.
Spese carburante, cosa cambia dal primo luglio 2018
Dal primo luglio 2018, scatta anche una ulteriore novità rispetto alla fattura elettronica per gli acquisti del carburante. Quest’ultima, infatti, sarà l’unico documento da poter utilizzare per provare le suddette operazioni. Nel caso di pagamenti con mezzi elettronici come carte di credito, carte bancomat e carte prepagate, ne permetterà anche di poter richiedere la detrazione dell’Iva. Sarà abolita definitivamente, invece, la scheda carburanti.
La Legge di Bilancio prevede già ad oggi l’applicazione delle nuove regole sugli acquisti del carburante ma anche la possibilità di poter utilizzare le schede carburante per le prime operazioni dell’anno.
L’obiettivo, è assicurare un processo più graduale per la tracciabilità degli acquisti di gasolio e benzina e la detrazione delle spese. Maggiori possibilità, anche di potersi munire per tempo di tutti gli utili strumenti per la corretta applicazione delle nuove normative.
Dal primo luglio 2018, tali disposizioni saranno subito operative e i pagamenti non potranno essere più eseguiti con la scheda carburanti ma solo con la fattura elettronica.
Spese carburante, come possono essere contabilizzate fiscalmente
Per dedurre i costi carburante i titolari di partita Iva potranno richiedere contestualmente alla spesa di carburante, l’emissione della fattura elettronica direttamente al benzinaio. Non vi sarà più quindi la vecchia carta carburante. Pertanto la deduzione di queste spese, è ammessa per i pagamenti effettuati con mezzi elettronici e successiva fattura elettronica.
Non tutte le spese per gli acquisti di carburante, infatti, possono essere dedotte sul reddito del titolare della partita Iva. Tra i requisiti, infatti, è necessario un collegamento all’esercizio della sua professione.
Vale a dire, solo per il rifornimento di carburante del veicolo utilizzato nel corso dell’esercizio della professione. Lo stesso, può essere deducibile dal reddito nella misura del 20%. L’Iva, inoltre, può essere detratta da tali spese nella misura del 40%.