Mentre si discute dell’inserimento nel prossimo decreto di Aprile della sospensione del pagamento dei tributi locali, alcuni comuni hanno già provveduto in autonomia rimandandone il termine di versamento.
Oltre alla sospensione delle cartelle esattoriali e delle ingiunzioni fiscali già disposte dal decreto “Cura Italia”, i contribuenti residenti nei comuni per i quali è disposta specifica proroga potranno rimandare il pagamento dei tributi locali quali IMU, TARI, Contributo di Soggiorno, COSAP, CIP, Canoni mercatali ecc.
Ecco un breve riepilogo delle misure di sospensione del pagamento dei tributi già attivi sul territorio nazionale.
Sospensione delle cartelle esattoriali e delle ingiunzioni di pagamento
Gli art.67 e 68 del decreto Cura Italia (D.L. 18/2020), hanno disposto rispettivamente:
- dall’8 Marzo al 31 Maggio 2020 sono sospesi i termini relativi alle attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso;
- nello stesso periodo sono sospesi le cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione e delle ingiunzioni fiscali emesse dagli enti territoriali. Nonchè agli accertamenti esecutivi per i tributi comunali (Legge 160/2019).
I versamenti oggetto di sospensione devono essere effettuati in unica soluzione entro il 30 giugno 2020.
Sospensione IMU, TARI, TASI e altri tributi locali per coronavirus
Nel prossimo decreto legge di aprile alla quale il governo sta già lavorando, si introdurrà la possibilità per i comuni di disporre la sospensione oltre il termine del 31 maggio dei tributi comunali; pensiamo ad esempio ad IMU, TARI, Contributo di Soggiorno, Cosap, CIP, Canoni mercatali ecc.
Visto il blocco alle attività commerciali rafforzato per via del decreto MISE 25 marzo 2020, ad esempio agli operatori commerciali titolari di attività di somministrazione di alimenti e bevande, potrebbero non pagare le rate residue del Canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (Cosap).
Il blocco dei pagamenti potrebbe riguardare l’acconto IMU in scadenza il prossimo 16 giugno.
La sospensione del pagamento dei tributi locali dovrebbe essere operativa fino al 30 novembre 2020 grazie all’intervento della Cassa depositi e prestiti.
Tributi comunali IMU, TARI, TASI e altri: provvedimenti di sospensione già operativi
In attesa del decreto di aprile, alcuni comuni hanno già provveduto autonomamente alla sospensione del pagamento dei tributi locali.
Sospensione tributi locali a Roma
Nel comune di Roma Capitale, gli operatori commerciali titolari di attività di somministrazione di alimenti e bevande, oppure di posteggi all’interno e all’esterno di mercati, non pagheranno le rate residuali del Canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (Cosap), relativamente all’annualità 2020. Stesso provvedimento varrà per le Associazioni di gestione dei servizi nei mercati rionali (Ags); queste per l’anno in corso sono esentate dal pagamento della quota di canone di concessione dovuta a Roma Capitale.
Si dispone inoltre la sospensione fino al 30 giugno prossimo dell’invio di avvisi di accertamento, pagamento e ingiunzioni fiscali in materia di IMU, TASI, TARI, Contributo di Soggiorno, Cosap, CIP, Canoni mercatali. I versamenti delle corrispondenti entrate sono congelati al 30 settembre 2020.
Differito al 30 settembre 2020 il Canone di iniziativa pubblicitaria (CIP) dovuta entro al 30 aprile 2020; senza applicazione di interessi e sanzioni.
Sospensione tributi locali alti comuni
Ad oggi il comune di Pisa ad esempio, ha sospeso le intimazioni, le ingiunzioni, le rateazioni, i pagamenti relativi ai servizi scolastici, al suolo pubblico e alla pubblicità. Sospeso altresì l’invio dei bollettini per la prima rata della Tari.
Ancora, il comune di Crotone ha disposto la dilazione ed il rinvio delle scadenze in corso degli adempimenti e dei pagamenti ordinari dei tributi: Tassa Rifiuti, Imu, Tosap, Imposta Comunale di Pubblicità, Diritti delle Pubbliche Affissioni, Tassa di Soggiorno; questi scadranno in un periodo che va dal 31 maggio 2020 al 31 ottobre 2020.
Per altri comuni vi invitiamo a visitare i vari siti istituzionali del comune di residenza o dove si è in possesso di immobili e attività per conoscere tutte le iniziative in corso.
Sospensione tributi locali rafforzata a Bologna
L’intervento del comune di Bologna è stato ancora più estensivo. Il Comune prevede il differimento al 30 novembre del termine di versamento dell’imposta di soggiorno del primo secondo e terzo trimestre 2020.
I gestori devono comunque trasmettere al Comune la dichiarazione trimestrale entro 15 giorni dalla chiusura del trimestre. In riferimento alla Tari, la scadenza della prima rata, prevista per il 18 maggio, viene prorogata tutti i contribuenti al 30 settembre; i dieci milioni in avanzo derivanti dell’attività di riscossione della Tari nel 2019 verranno destinati a scontare la tassa alle attività commerciali e produttive.
Con riguardo a Imposta pubblicità, Cosap e Tari giornaliera non verranno applicate sanzioni e interessi per i versamenti tardivi:
- della seconda rata dell’Imposta Comunale sulla Pubblicità prevista per il 31 marzo 2020. Purché risulti versata entro il 30 giugno (quando si dovrà versare anche la terza rata);
- delle rate del Cosap permanente e temporaneo in scadenza al 31 marzo, al 30 aprile e al 31 maggio 2020, se versate entro il 30 giugno;
- le rate della Tari giornaliera, in scadenza al 31 marzo, al 30 aprile e al 31 maggio 2020, se versate entro il 30 giugno.