Con il Decreto fiscale (Dl 119/2018) collegato alla Legge di Bilancio 2019 pubblicato in Gazzetta del 23 ottobre recante disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria sono state introdotte diverse novità fra cui troviamo alcuni cenni allo scontrino elettronico, del registratore di cassa telematico e della trasmissione telematica dei corrispettivi.
Questi nuovi strumenti fiscali rappresentano un ulteriore passo in avanti verso la digitalizzazione del fisco e della contabilità per le aziende; faranno quindi il pari con la fattura elettronica fra privati che è entrata in vigore come noto ad inizio del 2019.
Ma cos’è lo scontrino fiscale elettronico, come funziona la trasmissione telematica dei corrispettivi e soprattutto quando entreranno in vigore questi provvedimenti? Vediamo insieme di fare un po’ di chiarezza su questo delicato argomento.
Scontrino elettronico: cos’è
Lo scontrino digitale rientra nelle misure antievasione previste dalla manovra finanziaria 2019, insieme alla e-fattura b2b obbligatoria e ad alcune misure volte all’incremento dei pos per commercianti e liberi professionisti. Il cosiddetto scontrino elettronico è in pratica a tutti gli effetti una ricevuta fiscale rilasciata tramite appositi registratori di cassa.
Questi svolgono contemporaneamente più funzioni:
- registrano la compravendita del bene o del servizio,
- inviano i dati in via telematica all’Agenzia delle entrate.
Quando diventa obbligatorio lo scontrino elettronico
Il decreto-legge 119/2018 ha previsto l’entrata a regime scaglionata dell’obbligo dello scontrino elettronico ovvero del registratore di cassa telematico e della trasmissione telematica del registro dei corrispettivi. Le nuove date da tenere a mente per il momento sono:
- 1° luglio 2019: data di entrata in vigore dell’obbligo di utilizzo dello e-scontrino e dell’invio online dei corrispettivi per i soggetti che nell’anno precedente hanno un volume d’affari superiori a 400.000 euro, riguarda gli esercenti più strutturati;
- 1° gennaio 2020: data di entrata in vigore dell’obbligo per la generalità delle aziende.
Saranno individuate alcune zone con un apposito decreto del MEF, in cui si potrà optare con la ricevuta fiscale o lo scontrino cartaceo anziché lo scontrino telematico. Con l’invio telematico dello scontrino digitale non si avrà più l’obbligo di compilare e tenere il registro dei corrispettivi (art. 24 D.P.R. 633/72).
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Quei soggetti che sono tenuti alla trasmissione dei dati al Sistema TS, tipo le farmacie, dovranno inviare telematicamente sia i corrispettivi che la trasmissione dei dati giornalieri al Sistema tessera sanitaria. I corrispettivi sanitari non sostituiscono il precedente obbligo di trasmissione al Sistema tessera sanitaria, ma si aggiunge ad esso.
La diffusione graduale dello scontrino elettronico obbligatorio permetterà agli operatori del settore di mettersi al pari prima del 2020, data in cui si prevede di rendere obbligatorio per tutti l’e-scontrino.
Bonus acquisto registratore di cassa telematico
Per far si che le imprese si mettano al passo con le nuove disposizioni, dovranno sostituire o adattare i registratori di cassa.
A tal fine è stato previsto un contributo:
- nella misura del 5o% della spesa sostenuta, fino ad un massimo di 250 euro per l’acquisto di un nuovo registratore di cassa telematico
- e del 50% della spesa sostenuta in caso di adattamento di uno vecchio.
A questo contributo si potrà accedere a partire dal primo gennaio del 2019. Il contributo è anticipato dal fornitore sotto forma di sconto sul prezzo praticato e sarà poi rimborsato sotto forma di credito d’imposta di pari importo.
Entro 30 giorni dall’entrate in vigore della legge, l’agenzia delle entrate dovrà emanare un provvedimento in cui vengono definite le modalità per usufruire del credito d’imposta. Il limite di spesa previsto è pari a euro 36,3 milioni per l’anno 2019 e pari ad euro 195,5 milioni per l’anno 2020.
Lotteria scontrini 2020
La lotteria dei corrispettivi, introdotta dall’articolo 1 della legge 11 dicembre 2016, n. 23, è stata rinviata al 1 gennaio 2020, in concomitanza all’entrata in vigore dell’obbligo dei Registratore di cassa telematici.
In sostanza chi acquista presso gli esercenti con registratori telematici può richiedere di inserire il proprio codice fiscale nello scontrino; in questo modo parteciperà all’estrazione a sorte di premi stabiliti da una lotteria nazionale.
Successivamente ci sarà un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli in accordo con l’Agenzia delle entrate; con questo Decreto stabiliranno le modalità ed i premi messi in palio. A questa lotteria non si applica il divieto della pubblicità di giochi e scommesse previsto articolo 9, del decreto-legge 12 luglio 2018, n.87.
Vantaggi dello scontrino elettronico
Il provvedimento dello scontrino digitale, del registratore di cassa telematico e del registro dei corrispettivi on line serve anche a rispondere all’orientamento Europeo; la UE infatti chiede la dematerializzazione dei documenti ed un approccio alla materia fiscale e contabile sempre più “virtuale”.
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Lo scontrino telematico invia inoltre i dati fiscali all’Agenzia delle entrate giornalmente, non solo, il contribuente si ritroverà il proprio scontrino in un apposita sezione del proprio cassetto fiscale.
Altro vantaggio di questo sistema riguarda la garanzia degli oggetti acquistati; questo perchè gli scontrini saranno conservati e archiviati automaticamente e si eviterà così il rischio di perderli o rovinarli anche a distanza di anni.
Infine le misure anti-evasione non colpiscono solo gli esercenti, ma sarà possibile creare una sorta di database sui nostri consumi e di conseguenza doverli giustificare in qualche modo in sede di accertamento. In vista dell’introduzione di tale sistema, le aziende stanno provvedendo ad adeguarsi, ancora non è ben chiaro se gli esercenti avranno l’obbligo di consegnare una copia di cortesia al proprio cliente.
Dal punto di vista “ecologico” sia la fatturazione elettronica che gli scontrini avranno un impatto positivo con la natura, ciò che all’inizio può sembrare complesso, a breve farà parte delle nostre abitudini e consultare il cassetto fiscale per controllare gli scontrini, sarà come guardare il proprio saldo in banca dal cellulare.