Sono diverse le scadenze fiscali previste nel corso del mese di maggio. Tra le più importanti è bene ricordare la dichiarazione dei redditi, che può essere presentata attraverso il Modello 730/2024. Ma anche la quarta rata della rottamazione quater, che deve essere rispettata per non perdere le agevolazioni previste dalla misura.
Il primo appuntamento da tenere a mente, in realtà, è il 30 aprile, quando diventerà disponibile a tutti gli effetti il Modello 730 precompilato. Dal prossimo 20 maggio (data confermata dall’AdE) sarà possibile iniziare a modificare i dati direttamente online.
Ma entriamo nel dettaglio e vediamo quali sono le scadenze fiscali più importanti del mese di maggio.
Scadenze fiscali di maggio 2024: inizia la stagione della dichiarazione dei redditi
Una delle scadenze fiscali più importanti è quella relativa alla dichiarazione dei redditi per il rimborso veloce. I primi giorni del mese, sostanzialmente, risultano essere tranquilli: il 2 maggio è necessario effettuare il versamento dell’imposta di registro. L’operazione deve essere effettuata per tutti i contratti di locazione che sono stati stipulati il 1° aprile 2024. O che siano stati rinnovati con una decorrenza dalla stessa data.
La scadenza fiscale del 2 maggio, però, non coinvolge gli eventuali contratti di affitto per i quali sia stato scelto il regime della cedolare secca.
730 precompilato 2024
L’appuntamento più importante è previsto per il 20 maggio. Da questa data inizierà ad essere possibile modificare il 730 precompilato 2024. Proprio da quest’anno i diretti interessati hanno la possibilità di accedere alla dichiarazione semplificata.
Il nuovo strumento, in estrema sintesi, permetterà ai diretti interessati di correggere o integrare i dati in possesso dell’anagrafe tributaria dando delle risposte a un banale questionario. Al momento non ci sono particolari informazioni su questa novità: per avere maggiori informazioni è necessario attendere che il servizio venga attivato. E verificare se sia stata introdotta un’effettiva semplificazione.
Ricordiamo che il Modello 730 precompilato può essere consultato direttamente dal portale dell’Agenzia delle Entrate: per accedere è necessario essere in possesso delle credenziali SPID, Cie o Cns.
La presentazione della dichiarazione dei redditi nel corso del mese di maggio permette ai diretti interessati di ottenere prima eventuali rimborsi che spettano. O di dover effettuare i versamenti in caso di conguaglio. Ricordiamo che il Modello 730 precompilato si basa sui dati che l’Agenzia delle Entrate ha tratto dalle certificazioni uniche inviate dai sostituti d’imposta. Ma anche dalle detrazioni e dalle deduzioni delle spese che sono state comunicate da soggetti terzi all’AdE.
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Anche l’Iva è tra le scadenze fiscali previste a maggio
Sicuramente una giornata calda – per quanto riguarda le scadenze fiscali – è quella del 16 maggio 2024, quando si concentrano molti adempimenti.
Come per ogni altro mese, al 16 è necessario effettuare il versamento Iva per quanti hanno optato per l’Iva mensile. A maggio, però, l’appuntamento coinvolge anche quanti abbiano optato per l’Iva trimestrale: in questo caso il versamento coinvolge tutte le operazioni effettuate nel corso del primo trimestre 2024. L’Iva trimestrale prevede una maggiorazione dell’1%, con la sola esclusione dei regimi speciali previsti dall’ex articolo 74, comma 4, DPR n. 633/72.
Tra le scadenze fiscali sempre connesse con l’Iva, il 16 maggio è la deadline per versare la terza rata del saldo Iva per il periodo d’imposta 2023. L’importo è quello che risulta dalla dichiarazione annuale, che deve essere aumentato dello 0,33% mensile per gli importi relativi alle rate successivi: a maggio la maggiorazione deve essere pari allo 0,66%.
Cos’altro ricordare il 16 maggio
Tra le scadenze fiscali previste il 16 maggio sono da annoverare alcuni appuntamenti fissi, tra i quali è bene ricordare:
- la Tobin Tax, ossia l’imposta sulle transazioni finanziarie;
- il versamento delle ritenute fiscali, che deve essere effettuato dai sostituti d’imposta;
- versamento dei contributi da DM10 da parte dei datori di lavoro;
- la tassa sugli intrattenimenti.
Altra importante scadenza fiscale – sempre al 16 maggio 2024 – è costituita dall’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali. Il versamento è relativo alle somme erogate ai lavoratori dipendenti nel corso del mese di aprile e che sono connesse ai premi di produttività, redditività, qualità, efficienza.
Le scadenze fiscali del 31 maggio 2024
Tra le scadenze fiscali da tenere a mente il 31 maggio 2024 vi è la dichiarazione dei redditi che devono presentare gli eredi di un contribuente deceduto tra il 1° agosto e il 30 novembre 2023. Sempre entro la fine del mese devono essere presentate le schede per la destinazione dell’8 per mille e del 5 per mille.
Sempre al 31 maggio 2024 per gli enti non commerciali e gli agricoltori esonerati dal versamento Iva è prevista la presentazione del Modello Intrastat per gli acquisti intracomunitari che sono stati effettuati nel corso del mese di aprile.
A fine mese, inoltre, è necessario versare l’imposta di registro per in contratti di locazione e affitto con decorrenza dal 1° maggio 2024.
Deve essere presentata, inoltre la comunicazione LIPE dai titolari di partita Iva relativa alle operazioni che sono state effettuate nel corso del primo trimestre 2024.
Altre scadenze del 31 maggio
Rottamazione quater
Tra le scadenze fiscali più importanti c’è la rottamazione quater, almeno per i soggetti che non sono ancora incorsi nelle ipotesi di decadenza. La quarta rata deve essere versata entro il 31 maggio: anche questa volta sono previsti i canonici cinque giorni di tolleranza.
Ravvedimento speciale
Nel decreto agevolazioni fiscali (D.L. n. 39/2024) vi è una norma che ha riaperto i termini per usufruire del ravvedimento speciale.
Questo prevede, lo ricordiamo, l’applicazione delle sanzioni in misura pari a 1/18: il termine ultimo per il pagamento e la rimozione delle irregolarità è fissato alla data del 31 maggio 2024.
Imposta di bollo sulle fatture elettroniche in un unica soluzione
Entro il 31 maggio, inoltre, i soggetti obbligati ad apporre l’imposta di bollo sulle fatture elettroniche devono effettuare il versamento in un’unica soluzione per le operazioni effettuate nel corso del primo trimestre 2024.