Scadenze fiscali gennaio 2022: dall’invio dei dati di spesa sanitaria alla trasmissione dell’esterometro per il quarto trimestre 2021, fino ad arrivare al ravvedimento Iva. Le scadenza fiscali del mese di gennaio 2022 sono diverse e riguardano soprattutto i titolari di partita iva. Lato consumatori, sempre entro gennaio, precisamente entro il 31, i contribuenti interessati dovranno trasmettere la dichiarazione sostitutiva per l’esonero dal pagamento del canone RAI. Infatti, è possibile comunicare al Fisco, con apposita dichiarazione sostituiva, che in nessuna delle abitazioni dove è attivata l’utenza elettrica è presente un apparecchio tv sia proprio che di un componente della propria famiglia anagrafica.
Attenzione, l’invio dell’autodichiarazione entro il 31 gennaio è condizione necessaria per beneficiare dell’esonero per l’intero anno.
Scadenze fiscali gennaio 2022: ecco le principali date da ricordare
Ecco le principali scadenze fiscali di gennaio 2022 da ricordare.
Le scadenze per i datori di lavoro
Anche gennaio chiama all’appello i datori di lavoro.
Tali soggetti, entro il 17 gennaio, sono tenuti al versamento delle ritenute Irpef sui redditi di lavoro dipendente e assimilati corrisposti nel mese precedente.
I versamenti sono effettuati in F24 con i seguenti codici tributo:
- 1001 – Ritenute su retribuzioni, pensioni, trasferte, mensilità aggiuntive e relativo conguaglio;
- 1002 – Ritenute su emolumenti arretrati;
- 1012 – Ritenute su indennità per cessazione di rapporto di lavoro.
La stessa cosa dicasi per le ritenute effettuate sui redditi da lavoro autonomo corrisposti nel mese di dicembre. Versamenti da effettuare in F24 con il codice tributo 1040. Naturalmente come periodo di competenza andrà indicato dicembre, 12/2021.
L’obbligo riguarda anche le ritenute alla fonte su provvigioni (per rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione e di rappresentanza) corrisposte nel mese precedente.
Entro la stessa data, i datori di lavori procederanno a versare all’INPS i contributi previdenziali e assistenziali a loro carico. Infatti, il versamento deve essere effettuato entro il giorno 16 del mese successivo a quello di riferimento (periodo di svolgimento della prestazione). Considerato che nel mese di gennaio, il 16 è domenica, la scadenza è spostata al lunedì 17.
In materia di IVA, i contribuenti mensili sono tenuti a liquidare e a versare l’Iva di dicembre (F24 con codice tributo 6012).
Esterometro ed elenchi Intrastat
Il 25 gennaio scade il termine per l’invio degli elenchi Intra.
Nello specifico, l’obbligo afferisce:
- per gli operatori comunitari con obbligo mensile, alle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi rese nel mese di dicembre nei confronti di soggetti UE;
- per gli operatori intracomunitari con obbligo trimestrale, alle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi rese nel quarto trimestre del 2021 nei confronti di soggetti UE.
La trasmissione è effettuata esclusivamente in via telematica all’Agenzia delle Dogane mediante il Servizio Telematico Doganale E.D.I. (Electronic Data Interchange) oppure all’Agenzia delle Entrate sempre mediante invio telematico.
Entro il 31 gennaio va inviato l’esterometro relativo al 4° trimestre 2021. L’adempimento riguarda i dati delle operazioni effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato.
Vale sempre la regole in base alla quale, non c’è obbligo di esterometro per le operazioni per le quali:
- è stata emessa una bolletta doganale e
- quelle per le quali siano state emesse o ricevute fatture elettroniche.
L’esterometro sarà obbligatorio anche per le operazioni del primo semestre 2022. Infatti, l’abolizione dell’adempimento in parola, è stato rimandato con il D.L. 146/2021, c.d decreto fiscale, al 1° luglio 2022. Nello specifico, per le operazioni effettuate e ricevute a partire dal 1° luglio, verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato, i dati dovranno essere trasmessi tramite il Sistema di interscambio, già in essere per la fatturazione elettronica.
Ravvedimento operoso Acconto Iva
Entro il 26 gennaio può essere sanato il carente od omesso versamento dell’acconto iva 2021, versando una sanzione minima. Infatti, entro tale data è possibile ricorrere al ravvedimento breve versando gli interessi legali e la sanzione del 15% ridotta ad 1/10 ossia 1,5%. Il ravvedimento è ammesso anche dopo. Le riduzioni sanzionatorie applicate, ex art.13 del D.lgs 472/1997, saranno man mano meno vantaggiose.
Per i tributi amministrati dall’Agenzia delle entrate, l’Iva rientra in uno di questi, il ravvedimento non è percorribile solo in caso di notifica degli atti di liquidazione e di accertamento. Comprese le comunicazioni da controllo automatizzato e formale delle dichiarazioni, c.d avvisi bonari.
Spese sanitarie al Sistema T.S.
Entro il 31 gennaio, gli operatori sanitari, direttamente o tramite un intermediario devono inviare al Sistema tessera Sanitaria, i dati delle spese sanitarie pagate dai propri assistiti nel 2° semestre 2021. Spese per visite mediche, farmaci, esami di laboratorio ecc. Tali dati sono messi a disposizione dell’Agenzia delle entrate per la predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata.
Nello specifico, le scadenze da rispettare sono le seguenti:
- 30 settembre 2021, per le spese sostenute nel primo semestre dell’anno 2021;
- il 31 gennaio 2022, per le spese sostenute nel secondo semestre dell’anno 2021;
- entro la fine del mese successivo alla data del documento fiscale, per le spese sostenute dal 1 ° gennaio 2022.
Dunque, dal 2022 l’invio, diventa mensile. Entro il 28 febbraio andranno comunicate le spese di gennaio.
Rileva sempre il principio di cassa ossia la data di pagamento del documento fiscale.
Devono comunicare i dati sulle spese sostenute dai loro pazienti:
- le strutture sanitarie (accreditate al Ssn, autorizzate non accreditate e quelle appartenenti alla Sanità militare);
- farmacie e parafarmacie;
- medici chirurghi e odontoiatri;
- professionisti sanitari (psicologi, veterinari, infermieri, tecnici radiologi, ostetrici e gli ottici, e dal 2019 gli iscritti ai nuovi albi professionali in base decreto del ministero della Salute del 13 marzo 2018 e gli iscritti all’albo dei biologi);
- ecc.
Oramai si può parlare di obbligo generalizzato per tutti gli operatori sanitari. Il decreto Mef del 16 luglio 2021, ha ulteriormente allargato la platea dei soggetti obbligati. Il riferimento è agli iscritti agli elenchi speciali ad
esaurimento, istituiti con il decreto del Ministro della salute 9 agosto 2019.
Attenzione, tali ultimi soggetti inviano i dati relativi al 2021 con un’unica comunicazione da trasmettere entro il 31 gennaio 2022.
Esonero canone RAI
Entro il 31 gennaio è possibile presentare la dichiarazione sostitutiva per l’esonero del canone rai 2022.
Infatti, i contribuenti titolari di un’utenza elettrica per uso domestico residenziale, per evitare l’addebito del canone TV in bolletta, possono dichiarare che in nessuna delle abitazioni dove è attivata l’utenza elettrica a loro intestata è presente un apparecchio tv. Sia proprio che di un componente della loro famiglia anagrafica, presentando la dichiarazione sostitutiva con l’apposito modello(Quadro A).
Indicazioni ribadite sul portale dell’Agenzia delle entrate.
Attenzione, è importante presentare la dichiarazione sostitutiva entro il 31 gennaio in quanto ciò permette di godere dell’esonero per l’intero anno.
Il modello può essere inviato direttamente dal contribuente (credenziali SPID, CIE o CNS) oppure tramite intermediari.