Un po’ in ritardo, ma è arrivata: stiamo parlando della proroga della rottamazione quater. Attraverso un emendamento, che è stato approvato in Senato il 6 dicembre in fase di conversione del Decreto Anticipi, è stato introdotto il rinvio della scadenza della prima e della seconda rata del 6 novembre e del 5 dicembre. I diretti interessati, ora come ora, avranno tempo per pagare fino al 18 dicembre 2023.
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del decreto Anticipi (L. 15 dicembre 2023, n. 191, di conversione del decreto Anticipi D.L. n. 145/2023), diventa ufficiale la riapertura al 18 dicembre delle scadenze del 31 ottobre e del 30 novembre per i versamenti da parte dei soggetti che hanno aderito alla rottamazione quater. Questa è quindi un’ulteriore possibilità per poter beneficiare della rottamazione quater senza perdere i benefici accordati dalla tregua fiscale.
Proroga rottamazione quater: cosa sapere
Approvata, oltre il tempo massimo previsto, un emendamento che prevede il rinvio della prima e della seconda rata della rottamazione quater. Quelle, per intenderci, che sono scadute lo scorso 6 novembre e lo scorso 5 dicembre 2023. Il nuovo termine è il prossimo 18 dicembre 2023.
Ad introdurre la proroga delle rate della rottamazione quater ci ha pensato un emendamento, che è stato approvato in Senato. La novità è stata inserita all’interno del testo della legge di conversione del Decreto Anticipi n. 145/2023, per il quale è arrivato il via libera proprio dal Senato.
Cosa cambia, a questo punto, per i contribuenti? Sarà possibile, in estrema sintesi, poter risalire sul carro di quanti beneficiano della rottamazione delle cartelle quater, nel caso in cui non si fosse riusciti a versare le prime due rate nei tempi previsti dall’agevolazione.
Proroga rottamazione quater: nuova scadenza prima e seconda rata al 18 dicembre 2023
Ricordiamo che la scadenza della seconda rata della rottamazione quater era stata fissata per lo scorso 30 novembre (o 5 dicembre con i cinque giorni di tolleranza previsti).
Il calendario delle scadenze fiscali di fine novembre è normalmente molto fitto ed impegnativo. Quello della rottamazione quater costitutiva, tra l’altro, un onere particolarmente pesante, perché il pagamento della seconda quota è pari al 10% del debito complessivo contratto con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Che si va ad aggiungere a quanto è stato versato entro lo scorso 31 ottobre (6 novembre, dato che il 5 era domenica, considerati i 5 giorni di tolleranza).
Le scadenze particolarmente ravvicinate hanno indotto il legislatore ad accogliere le richieste di una proroga del termine di versamento prevista entro la fine del mese di novembre, che con la tolleranza dei cinque giorni è stato rinviato al 5 dicembre 2023.
Le novità circa un possibile rinvio dei termini non sono arrivate tempestivamente. L’emendamento a firma Claudio Lotito (Forza Italia) approvato in Senato nel corso della discussione che ha portato alla legge di conversione del Decreto Anticipi ha ufficializzato la proroga della rottamazione-quater al 18 dicembre 2023. Nel dettaglio è stato previsto che:
i versamenti con scadenza il 31 ottobre 2023 e il 30 novembre 2023 si considerano tempestivi se effettuati entro il 18 dicembre 2023.
Quella che abbiamo davanti, in estrema sintesi, è una riapertura dei termini per il versamento delle rate della rottamazione quater. Un’iniziativa che ha lo scopo di mettere in regola quanti non sono riusciti a pagare la prima e la seconda rata.
Rottamazione quater: in un mese si paga il 20%
Marco Cuchel, Presidente ANC, nel corso del XIX Congresso Nazionale ANC, aveva messo in evidenza come fosse necessario rivedere il calendario delle scadenze fiscali. Benché siano stati posti in essere alcuni interventi sul fronte della dichiarazione dei redditi, ad oggi si continuano a sovrapporre molte scadenze. Un fatto che mette in difficoltà i contribuenti e molti professionisti del settore.
Maurizio Leo, viceministro all’Economia, nel corso dello stesso congresso si era detto favorevole ad una modifica del calendario fiscale. Non citando direttamente la rottamazione quater, aveva spiegato che sarebbe stato opportuno calibrare i tempi. In modo da rendere più agevole il rapporto tra i contribuenti e l’amministrazione finanziaria.
L’ANC, proprio a ridosso della scadenza del 30 novembre, aveva lanciato un secondo appello al Governo, con un comunicato stampa nel quale parla di una proroga necessaria:
coloro i quali hanno intenzione di saldare il loro debito con l’erario, avranno non poche difficoltà a reperire la liquidità necessaria alla regolarizzazione della propria posizione fiscale.