Per conservare i vantaggi della Definizione agevolata (“Rottamazione-quater”) introdotta dalla Legge n. 197/2022, è necessario pagare la quarta rata entro il 31 maggio 2024. La norma prevede però una tolleranza di cinque giorni e quindi il pagamento sarà considerato puntuale se effettuato entro mercoledì 5 giugno 2024.
Le rimanenti rate del 2024 dovranno essere saldate entro il 31 luglio e il 30 novembre, secondo le scadenze indicate nel piano contenuto nella Comunicazione delle somme dovute ricevuto dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione.
Ma vediamo tutti i dettagli.
Cos’è la rottamazione cartelle quater
La rottamazione quater è una agevolazione che permette ai contribuenti di definire in maniera agevolata i debiti affidati all’agente della riscossione nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 ed il 30 giugno 2022.
La misura è stata regolata attraverso la Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022) ed è stata più volte ampliata e prorogata. Oggi costituisce uno degli strumenti della tregua fiscale e, soprattutto, permette di saldare le somme dovute a titolo di capitale, le spese per le procedure esecutive e i diritti di notifica, risparmiando sugli interessi, le sanzioni, gli interessi di mora ed il cosiddetto aggio che non vengono versati.
Qualcosa come tre milioni di contribuenti hanno fatto domanda per accedere alla rottamazione quater. I richiedenti si sono divisi tra quanti hanno optato per il versamento in un’unica soluzione e il piano rateale. Ma non tutti sono riusciti a rispettare il calendario per il versamento degli importi dovuti.
Come fare i pagamenti delle rate della rottamazione quater
Per effettuare i pagamenti delle rate della rottamazione quater, si usano i moduli allegati alla Comunicazione delle somme dovute già inviata dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione e disponibile anche sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it.
È importante ricordare che il mancato pagamento o il pagamento oltre il termine previsto, così come pagamenti di importo inferiore rispetto all’importo previsto, comporteranno la perdita dei benefici della Definizione agevolata, considerando quanto già corrisposto a titolo di acconto sul debito residuo.
I pagamenti possono essere effettuati anche tramite diverse modalità tra cui banca, sportelli bancomat (ATM) abilitati ai servizi di pagamento Cbill, internet banking, uffici postali, tabaccai e circuiti Sisal e Lottomatica.
È possibile anche pagare sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it o tramite l’App Equiclick utilizzando la piattaforma pagoPa. Gli interessati possono inoltre effettuare il pagamento direttamente agli sportelli dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione prenotando un appuntamento.
Come ottenere i moduli di pagamento delle rate della rottamazione
Per ottenere una copia dei moduli di pagamento delle rate della rottamazione quater, i contribuenti possono scaricare una copia dalla propria area riservata sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it oppure richiederla via e-mail, allegando un documento di riconoscimento.
Quali cartelle pagare? A cosa serve il servizio ContiTu
L’Agenzia delle Entrate – Riscossione offre anche il servizio ContiTu, che consente di selezionare le cartelle da pagare in via agevolata. Attraverso questo servizio, il contribuente può scegliere di pagare solo alcuni degli avvisi/cartelle contenuti nella Comunicazione delle somme dovute.
Alla fine della procedura, il contribuente riceverà via e-mail un prospetto di sintesi con le cartelle/avvisi scelti per il pagamento e i relativi moduli di pagamento. Per i debiti rimanenti, la Definizione agevolata non avrà effetto.
Cosa prevede la definizione agevolata
La Definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 permette di versare solo l’importo dovuto a titolo di capitale e quello dovuto a titolo di rimborso spese per le procedure esecutive e per i diritti di notifica.
Non sono dovute somme a titolo di sanzioni, interessi iscritti a ruolo, interessi di mora e aggio. Per i debiti relativi alle multe stradali o ad altre sanzioni amministrative, non sono dovuti interessi o aggio.
Conclusioni
In conclusione la proroga dei termini prevista dal Milleproroghe offre un’opportunità ai contribuenti di adempiere ai loro obblighi fiscali in modo agevolato e tempestivo, evitando sanzioni e interessi aggiuntivi. L’Agenzia delle Entrate – Riscossione, raccomanda quindi di prendere le necessarie misure per rispettare i nuovi termini stabiliti.