Rimborso Iva 2018 più veloce e soldi direttamente in conto corrente, sono queste alcune delle novità introdotte nel Decreto MEF 22 dicembre 2017 pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Maggiore priorità quindi ai rimborsi fiscali con accredito su conto corrente. I dettagli sulle nuove regole e il Decreto da consultare a fondo pagina, in questo articolo di approfondimento.
Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’8 gennaio 2018, diventano effettive le nuove modifiche sui tempi di attesa dei rimborsi Iva. In base all’articolo 1 comma 4 bis del DL numero 50 del 2017, infatti, dal 01 gennaio 2018 i rimborsi passano ad una priorità ben più alta per i contribuenti.
I rimborsi fiscali nei confronti dei contribuenti, saranno erogati direttamente dalle strutture di gestione dell’Agenzia dell’Entrate di competenza e non più solo dalle tesorerie provinciali. In questo modo i tempi saranno molto veloci soprattutto con riferimento ai rimborsi dell’Iva.
Non sarà considerato, in merito, il periodo di imposta di riferimento. La procedura, potrà essere attivata anche per i rimborsi Iva 2017 di cui non si è ancora ricevuto il pagamento.
Rimborso Iva 2018 diretto in conto corrente
A partire dal primo gennaio 2018, sarà possibile ricevere direttamente sul conto corrente i rimborsi Iva.
Alle date di erogabilità e di presentazione più remote, sarà data la prima priorità per i rimborsi. Seguono i periodi di riferimento più remoti e dagli importi minori. In base a queste nuove regole, è importante per i titolari di partita Iva, controllare i dati comunicati al Fisco relativamente ai codici IBAN e procedere nel caso, a comunicazioni su nuove variazioni dei dati.
Sulla base del nuovo provvedimento sui rimborsi Iva, infatti, i pagamenti saranno erogati direttamente su tale conto corrente da parte delle strutture di gestione dell’Agenzia dell’Entrate di competenza.
Rimborsi Iva 2018, adempimenti obbligatori
Novità sui rimborsi IVA 2018, anche in merito ai contenuti del DL 193/2016 sugli adempimenti richiesti per richiedere i rimborsi fiscali. E’ presente un aumento della soglia di rimborso alla cifra di 30 mila euro senza l’obbligo da parte dei contribuenti, di presentare documentazioni specifiche come garanzie, visto di conformità o DURC.
Per le compensazioni, invece, potrà essere richiesto un rimborso libero solo nel caso in cui il credito non superi la soglia dei 30 mila euro. Viceversa per crediti superiori si dovrà richiedere un visto di conformità crediti Iva o Prestazione di garanzia. Ma solo se i soggetti che presentano istanza rimborso Iva non sono considerati a rischio.
Per quest’ultimo caso, è richiesta anche la presentazione di una garanzia bancaria o assicurativa per ottenere un rimborso oltre i 30 mila euro di Iva a credito.
DECRETO MEF 22 dicembre 2017 PDF
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